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BUBBA HO-TEP di Don Coscarelli

Elvis è davvero morto? Si è spento tristemente inseguendo disperatamente una felicità che non riuscì mai a raggiungere attraverso il successo, o forse è stato rapito dagli alieni ed è stato trasportato in un luogo segreto dove, assieme ad Adolf Hitler e ad altre personalità “eccentriche” del XX secolo, vive per l’eternità, grazie ai benefici influssi di tecniche fantascientifiche?

Niente di tutto questo. E’ vero, Elvis [Bruce Campbell] è ancora vivo ma, purtroppo per lui, non possiede nessun segreto dell’eterna giovinezza. Come potremo ascoltare dalla sua stessa voce, all’apice del successo, scontento della vita che era ormai obbligato a condurre, decise di cedere la sua identità al più somigliante fra i suoi sosia, e di prendere a sua volta il posto dell’imitatore.

Il fato non ebbe tanto rispetto per il Re, per questo lo ritroviamo, stanco e invecchiato, steso in un letto di una casa di riposo per anziani. Le sue gambe subirono un grave trauma quando, durante una delle sue esibizioni come “imitatore di sé stesso”, cadde incidentalmente dal palco. Da allora è costretto ad un incedere lento e claudicante.

Come se non bastasse, una strana infezione che lui crede un tumore, lo ha colpito in una zona davvero intima, causandogli, oltre ai fastidi fisici dovuti alla malattia, anche un grandissimo senso di frustrazione.

Le giornate passano inutilmente e lui, sempre più avvilito, trascorre il tempo a letto in una specie di dormiveglia. Il suo unico amico, un anziano signore di colore convinto di essere il presidente Kennedy [Ossie Davis], è anche l’unico all’interno della clinica a credere che Elvis sia veramente il Re del Rock, e non un anziano in preda a crisi arteriosclerotiche. Ma il fatto che l’unico a dargli fiducia sia “il presidente” non è di grande aiuto per migliorare l’umore di Elvis.

Frustrazione si somma a frustrazione, non fossero bastati gli infortuni fisici, il non riuscire a riavere indietro la sua identità, è un vero colpo al cuore.

Stremato e deluso, il Re aspetta di spegnersi, mentre assiste con annoiata passività ai decessi di altri anziani “coinquilini”, che hanno deciso di precederlo.

D’un tratto, però, la lista dei trapassi inizia a farsi sinistramente abbondante e nell’ospizio si comincia a respirare un’atmosfera strana. Una notte, intento a prepararsi per il sonno, Elvis riceve la visita di un enorme scarafaggio. L’insetto sembra avere intenzioni belliche ma, dopo un po’ di trambusto, il vecchio Re riesce ad avere la meglio.

Non riuscendo più a riprendere sonno, Elvis si reca nella camera del “presidente”, per scambiare due chiacchiere, non sospettando assolutamente che di lì a poco avrebbe dovuto assistere all’apparizione di Bubba Ho-Tep, una mummia egizia vestita da cowboy [da qui il suo nome, come viene spiegato dal “dizionario” in calce nei primi secondi del film], che vaga per l’ospizio in cerca di anime da strappare via dai corpi degli infermi per placare la propria fame. Elvis e Kennedy dovranno lottare contro Bubba Ho-Tep per riuscire a rimanere vivi e rispedire il non-morto all’inferno.

Ora vi propongo di fare mente locale: Elvis in pensione interpretato da Bruce Campbell, geniale interprete della trilogia The Evil Dead [La casa, 1981; La casa II, 1987; L’Armata delle Tenebre, 1993; regia Sam Raimi], qui in una forma attoriale davvero strepitosa; Ossie Davies che interpreta un uomo di colore convinto di essere il presidente Kennedy e una mummia egizia vestita da cowboy che aspira le anime dagli orifizi intimi di anziani mezzi sciroccati, per cibarsene e poi scaricarne le scorie nei bagni dell’ospedale.

Direi che gli ingredienti per pensare di trovarsi di fronte ad una perla del cinema weirdo ci sono tutti. Se aggiungiamo che la sceneggiatura è tratta da un romanzo breve di Joe R. Lansdale [La notte del drive-in, 1998, Einaudi] e che la regia è dell’apprezzabilissimo Don Coscarelli [Phantasm, 1979; Panico sulla montagna, per la serie Masters of Horror, 2005], l’unico consiglio è di correre a recuperare l’edizione dvd finalmente giunta in Italia grazie allo staff della Dell’Angelo Pictures [il film è del 2002, e in Italia ha saltato l’uscita in sala]. Edizione tra l’altro ricca di extra!

Bubba Ho-Tep mescola commedia, horror, satira e falso biopic. Il risultato è un impasto di quelli buoni, da assaggiare voracemente. I titoli di coda promettono nuove succulente: potremmo avere, a breve, notizie di un secondo capitolo Bubba Nosferatu: Curse of the She-Vampires. E la speranza c’è tutta!

Luca Ruocco

 

Regia: Don Coscarelli

Con: Bruce Campbell, Ossie Davis

Durata: 92’

Formato: 16:9 – 1.85:1

Audio: Dolby Digital 5.1, Dolby Digital 2.0

Distribuzione: Dall’Angelo Pictures

Extra: Making off; Joe R. Lansdale legge “Bubba Ho-Tep”; Scene cancellate; La sala del tempio; Video Musicale; Trailer originale

InGenere Cinema

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