Un razzo si schianta nottetempo nei pressi di Londra. Subito accorrono sul luogo del disastro le forze dell’ordine e il dottor Quatermass, lo scienziato che ha progettato il razzo e organizzato la missione spaziale da cui il velivolo era rientrato. All’interno del razzo un solo astronauta sembra essere riuscito a tornare alla base, anche se sotto shock; degli altri due, invece, non si trova traccia. Sembrano scomparsi nel nulla.
Portato d’urgenza nei laboratori di Quatermass, l’astronauta non versa in ottime condizioni di salute; sul suo corpo sembra essere in atto uno strano cambiamento che attacca la sua struttura ossea e molecolare.
In parole povere, l’uomo si sta trasformando in qualcosa di non umano, e né i medici, né lo stesso Quatermass riusciranno ad arrestare questa mutazione, che porterà il giovane astronauta a diventare un indefinibile essere tentacolare con un appetito insaziabile.
Primo capitolo della saga Hammer dedicata al professor Quatermass [interpretato in questo capitolo da Brian Donlevy], L’astronave atomica del dottor Quatermass di Val Guest [1955], è ancora oggi un caposaldo del cinema sci-fi anni ’50, sia perché riprende filmicamente le ambizioni e le paure del periodo, relative alla corsa per la conquista dello spazio [di lì a qualche anno, 1961, Yuri Gagarin, il primo uomo a viaggiare nello spazio, avrebbe fatto da apripista alle numerose missioni spaziali e all’allunaggio del 1969]; sia perché si inserisce a pieno titolo nell’ondata di titoli a base di alieni malvagi [con o senza forma], con brame conquistatrici e mordaci vizi di gola o di possessione psico-fisica [valgano per tutti due titoli: La cosa da un altro mondo di Howard Hawks, 1951 e L’invasione degli Ultracorpi di Don Siegel, 1956].
Il Quatermass de L’astronave atomica, è un personaggio decisamente diverso da quello che diventerà successivamente ne L’astronave degli esseri perduti [recensito qui]. Questo, l’”originale”, è cinico e spietato, e non fa mistero di mettere la scienza e i suoi studi sopra ad ogni altro valore, davanti alla stessa vita umana [e nonostante la disavventura vissuta riguardo l’astronave atomica, continuerà con decisione lungo la sua strada].
Una sceneggiatura solida, personaggi caratterizzati alla perfezione e gli effetti speciali misurati ma incisivi fanno de L’astronave del dottor Quatermass uno sci-fi credibile e godibilissimo, recuperabile in edizione dvd grazia a CG Home Video, nella collezione Pulp Video.
Fra i contenuti extra, la sceneggiatura originale del film.
Luca Ruocco
Regia: Val Guest
Con: Brian Donlevy e Jack Warner
Durata: 79’
Formato: 4:3 – 1.33:1
Audio: Italiano mono, Inglese originale mono
Distribuzione: CG Home Video – Pulp Video
Extra: Galleria Fotografica, Contenuti dvd-rom [Sceneggiatura del film]