E’ della scorsa primavera la notizia secondo cui la Dall’Angelo Pictures avesse acquistato i diritti di distribuzione e doppiaggio del film su scala nazionale, e recentissima, poiché risalente al 3 Novembre 2010, l’uscita in home video del film. Dall’Angelo Pictures distribuisce Giallo in tre edizioni: bluray e dvd, e una completissima versione dvd Deluxe Edition, con un secondo disco contenente gli speciali Giallo dietro le scene, Torino magica, Marco Werba: la musica di Giallo, Master class con Dario Argento.
E’ giunto il fatidico momento che il film più criticato del maestro del brivido made in Italy arrivi nelle mani dei suoi fan e nelle grinfie detrattori!
Arriva un momento, nella lunga vita di un regista, in cui ci si accorge che, dopo anni di progetti riusciti, mancano le idee, le energie, e comunque la voglia di fare ed esercitare la propria professione. E quando arriva questo momento è la fine. In Italia, e non so altrove, capita che artisti di cinema e di musica, in primis, non accettino questa condizione, e allora possono succedere due cose: incominciare ad imitare se stessi, rischiando così di fare due copie di uno stesso lavoro, oppure di realizzare prodotti assolutamente bacati, come se fossero scritti da un principiante poco promettente.
Con molta onestà, e anche con molto rammarico, anche il maestro Argento, come altri, è arrivato al capolinea, e o se ne rende conto una volta per tutte, oppure speriamo che io mi stia sbagliando, e che possa rivestirsi di quella perduta professionalità e gusto per il particolare di una volta.
Giallo, ultima fatica del maestro è un film che ha fatto discutere già prima di uscire, e la cui distribuzione ha dato non pochi grattacapi ad Argento che, dopo la critiche feroci che aveva suscitato La Terza madre, e i suoi non brillanti risultati al botteghino, non si era certo arreso.
Finanziato da una casa produttrice americana, la Hannibal Pictures, il film aveva destato da subito curiosità, anche per la chiacchierata presenza di attori, la cui disponibilità veniva di volta in volta smentita. Si parlava della presenza nel cast di Vincent Gallo, Ray Liotta, Asia Argento, i quali, per diversi motivi, hanno poi rinunciato al film, per il quale sono stati infine confermati il premio Oscar Adrien Brody, che peraltro è anche una dei produttori, Emmanuel Seigner [moglie di Polanski] ed Elsa Pataky.
I veri problemi del film si presentano proprio nella fase di distribuzione cinematografica. Infatti Giallo, dopo essere stato accolto con fermento al Fantafestival di Roma e nei festival esteri di Edimburgo, Pusan, e Cannes [dove sono andate in fumo le trattative per la vendita dei diritti], non uscirà mai nelle sale cinematografiche [italiane e non], e lo stesso regista si dirà, inizialmente, sgomento e ignaro delle motivazioni.
Successivamente, in un’intervista risalente allo scorso Gennaio, apparsa su Il Giornale, Argento prova a spiegare che fine abbia fatto il film, e le varie peripezie cui era andato incontro: “Non lo sa nessuno. La cosa strana è che anche il primo film italiano con un attore premio Oscar. È incredibile”.
La stessa produzione, che tanto aveva corteggiato Argento, promettendogli lauti compensi, inizia negarsi, e il motivo di questa clamorosa e inspiegabile clandestinità crea un vero giallo sul Giallo.
“Sono spariti. Non mi rispondono neanche più al telefono. La segretaria non me li passa! Ci hanno messo parecchi soldi. Il film deve essere costato molto. E poi a Brody dovrebbero averlo pagato una cifra enorme… Però non so se hanno già dato tutti i soldi. Forse anche questa è la ragione per cui c’è questo casino”.
Ma andiamo alla trama. Il film ruota intorno alla figura di un serial killer, che, usando come espediente un taxi per acciuffare le sue vittime, giovani e avvenenti ragazze, le sequestra, le tortura, e, infine, le uccide. I cadaveri delle vittime sono poi abbandonati, all’alba, in alcuni angoli della città,come per una sorta di sfida con la polizia. Del caso si occupa l’ispettore Enzo Avolfi [Adrien Brody], coinvolto in modo particolare al caso, a causa di un passato, che verrà reso noto verso la fine, che molto ha a che fare con la vicenda in questione. Quando a sparire, e a finire quindi nella gabbia dell’assissino è Celine [Elsa Pataky], una modella giunta a Torino per una sfilata, ecco che entra in scena la sorella, Linda [Emmanuel Seigner], assistente di volo. L’ostinazione nel cercare Cecile e la caparbietà permettono a quest’ultima di affiancare Avolfi, fino a diventare sua aiutante improvvisata, nonostante la solitudine e l’intromissione dell’ispettore.
A parte la storia, scontata, già sentita, il film è monco di alcuni incastri necessari per la sua riuscita.
In Giallo manca tutto ciò che ci faceva amare, parlare, commentare e riguardare più volte i film di Dario Argento. Innanzitutto non c’è più attenzione al particolare, ovverosia la firma tangibile di un film targato Argento, manca la suspense, l’impazienza di arrivare a scoprire l’assassino, poiché ci è mostrato da subito; la caratterizzazione dei personaggi, fatti di una personalità quasi insulsa; e la bassa onda di slancio del film, reo di essere troppo stantio, formalista e pressato in un genere, il giallo, appunto, che non sembra più essere l’habitat naturale del maestro.
Ci si chiede dove sia la mano di Argento, dove siano i suoi giochi, le sua fisime, i suoi vizi, insomma. Non si riconosce più, un po’ come era già successo, prima che si parlasse di crisi argentiana, proclamata con l’uscita de Il cartaio e continuata con La terza madre [certamente il più riuscito della triade], con Trauma, certamente troppo americano.
Qui manca l’immaginazione, l’inventiva, l’ossessione e la maniacalità verso ciò che è orrido.
Addirittura il volto dell’assassino, il cui ruolo è impersonato dallo stesso Brody [tra i titoli di coda nascosto nell’anagramma Byron Deidra], è a dir poco clownesco. Tranne perché autore delle torture che ci vengono offerte, non ha niente, anche solo nell’aspetto, che possa incutere timore. E’ un ragazzo malato, mentalmente e fisicamente, senza alcuno spessore morale. Non trasmette neanche curiosità.
L’ispettore Avolfi, poi, è abbastanza ambiguo. Se viene descritto, già dalle prime battute, come un uomo schivo, malato di lavoro al punto tale da considerare casa sua il suo studio, chiuso verso ogni forma di comunicazione, e quindi asociale, non si capisce come mai una donna, parente di una delle vittime dell’assassino, riesca a farsi “assumere” come aiutante, pur non essendo competente in materia investigativa.
Tutto ciò lascia sgomenti. Sia Emmanuel Seigner che Elsa Pataky mancano di incisività. Seigner sembra vestire i panni di un’eroina dei fumetti, con il volto sempre arrabbiato, pronta a stendere qualcuno alla boxe. Pataky, poi, ha troppo spazio. Essendo una vittima, è ovvio che la sua recitazione non potesse essere priva di mugolii o grida strazianti, ma le sue lagne tornano a farsi sentire troppo spesso, e diventano leitmotiv del film.
Brody fa del suo meglio, ma neanche la sua recitazione, forse data la poca definizione del personaggio, riesce a salvare il film. Addirittura non è lui a scoprire l’identità dell’assassino, ma Linda, e questo rende poco plausibile la professionalità dell’investigatore, che occupandosi da anni di serial killer, dovrebbe quantomeno pensare a ipotesi più costruttive.
Notizie insistenti parlano di un possibile remake di Suspiria [la cui produzione dovrebbe essere curata dalla First Sun], prodotto da Marco Morabito, a cui Argento ha venduto i diritti sulla pellicola, e la cui regia dovrebbe essere affidata a Luca Guadagnino e David Gordon Green, mentre è stata smentita la notizia del remake, a causa dei costi ingenti che prevedeva, di Pronfondo Rosso 3D.
Intanto sappiamo con certezza che Argento sta lavorando alla sceneggiatura di Dracula 3d, le cui riprese, dovrebbero iniziare a Marzo 2011, sperando in un ritorno come lo intendiamo noi. Tanti auguri, maestro Argento!
Gilda Signoretti
Regia: Dario Argento
Con: Adrien Brody, Emmanuelle Seigner, Elsa Pataky
Durata: 92’
Formato: 16:9 – 1.85:1
Audio: Dolby Digital 5.1
Distribuzione: Dall’Angelo Pictures [ www.dallangelopictures.com ]
Extra: Giallo dietro le scene, Torino magica, Marco Werba: la musica di Giallo, Master class con Dario Argento