Home / Recensioni / Home Video / I MERCENARI di Sylvester Stallone

I MERCENARI di Sylvester Stallone

I Mercenari – The Expendables, uscito nel 2010, è l’ultima fatica di Sylvester Stallone. Gli ingredienti sono quelli di sempre: frenesia, botte, rappresaglie, violenza, muscoli e sparatori; alle quali si aggiunge una forte dose di umorismo.

La sceneggiatura è firmata da Dave Callaham e dallo stesso Stallone, che è anche protagonista del film. Un gruppo di mercenari, gli Expendables [così chiamati in quanto disposti al sacrificio, abituati al rischio, e quindi sicuri di non avere nulla da perdere], amici da una vita, ha appena ricevuto l’incarico da mr. Church [Bruce Willis], misterioso  uomo d’affari, di effettuare una missione molto rischiosa, che rifiutano all’istante.

Tanto per cominciare viene escluso dal gruppo il cecchino provetto Gunnar [Dolph Lundgren],  perché troppo istintivo e per niente riflessivo. È proprio in seguito ad un blitz su di un cargo di terroristi somali, finito in una strage a causa del temperamento di Gunnar, che Barney Ross [Sylvester Stallone], esperto militare e leader del gruppo, decide di cacciarlo dalla squadra. Lee Christmas [Jason Statham], in passato membro della SAS [Special Air Service] peraltro esperto di armi da taglio, è afflitto perché la donna che ama [a modo suo] frequenta un altro uomo, e quindi, non essendo in vena, è assolutamente contrario ad attuare il blitz.

Ma nella vita mai dire mai. Come da tradizioni, infatti, i mercenari finiranno, volenti o nolenti, tutti [Yng, interpretato da Jet Li; Hale, interpretato da Terry Crews, e Toll, interpretato da Randy Couture] per essere invischiati nella faccenda. I mercenari sono esperti del combattimento corpo a corpo e dell’artiglieria, e solo loro potranno assolvere [naturalmente riuscendoci] al rischioso mandato.

Ma ecco che entra in scena un altro personaggio, Tool [Mickey Rourke], in passato membro e mente della squadra. Dopo un passato burrascoso, ha deciso di uscire dal team, e ciò per due ragione: ormai ha una certa età, che non gli permette di essere scattante e tempestivo nelle azioni di battaglia, e poi perché vuole vivere questo suo secondo tempo in modo tranquillo. È un uomo stanco. Di tutta la sa carriera ha un solo rimpianto, cioè quello di non essere riuscito a salvare una ragazza serba dal suicidio. Ora si occupa di tatuaggi, una sua passione. Mantiene, però, i contatti sia con la sua vecchia banda che con i mandanti degli incarichi, ed è a lui che viene chiesto di commissionare una nuova impresa, che definisce una andata e ritorno dall’inferno, tanto per rendere chiara l’idea di quello che toccherà ai suoi membri.

Il lavoro è sporco, come al solito: bisogna togliere di mezzo il generale Gaza [David Zayas], dittatore dell’isola di Vilena, nel Golfo del Messico. La squadra perciò si mette all’opera. Sale su un aereo e giunge a destinazione. Sull’isola Barney incontra Sandra [Giselle Itiè], loro contatto. Barney ne è subito attratto. La prima operazione del gruppo consiste nell’azionare una bomba aerea per far esplodere il litorale. Sandra, non appena Barney sale sull’aereo non lo segue. Non può lasciare la sua gente, anche a costo di subire torture [come in effetti succederà]. Barney sente di non avere la coscienza a posto, avendo lasciato in balia dei pericoli e del fanatismo della dittatura la donna e gli abitanti dell’isola, e perciò convince gli amici a tornare.

La missione si fa complessa. Intanto Gunnar si è schierato dall’altra parte, tradendo i suoi amici ma, aspetto più significativo, si scopre che in realtà l’avversario più temibile è un ex agente della Cia, James Monroe [Eric Roberts], sempre in compagnia del perfido Paine [Steve Austin], militare violentissimo. Il dittatore Gaza è in realtà sottomesso a Monroe, che ha scelto, facendosi due conti, che era più remunerativo infiltrarsi in un traffico di droga, che continuare a lavorare per la Cia.

L’umorismo e la violenza sono i due fattori preponderanti su cui si regge I mercenari – The Expendable. Sono due ingredienti opposti ma perfettamente conciliabili tra loro, e per questo vincenti.

Stallone ha voluto rievocare i film d’azione anni ’80, di cui I mercenari – The Expendables è un tributo, e lo ha fatto andando a cercare alcune  vecchie glorie del genere d’azione: Willis, Schwarzenegger, Rourke.

I primi due fanno una veloce apparizione nel film [ma neanche Rourke si vede molto]. Li vediamo insieme con Stallone in una sola scena, nella quale Willis, nei panni del cliente mr. Church, intrattiene i due mercenari invitandoli ad accettare o meno l’incarico.  Schwarzenegger [da sempre considerato dalle cronache come il rivale numero uno di Stallone], ex mercenario, come Barney, rifiuta con vena ironica la missione, cedendola fieramente a Stallone, il quale risponde alle battute simpatiche del collega con la battuta: “Lui non parteciperà alla missione, è troppo occupato. Vuole diventare presidente”, facendo riferimento alla nuova veste dell’attore, dal 2003 governatore dello Stato della California.

Stallone avrebbe voluto nel cast anche Steven Seagal, Jean Claude Van Damme e Kurt Russell, Wesley Snipes, Jackie Chan e Forest Whitaker, che per un motivo o per un altro hanno declinato l’invito.

I mercenari – The Expendables ha sbancato i botteghini in America, incassando circa 13 milioni di dollari [è costato 80 milioni di dollari], di cui 33 milioni sono nei primi tre giorni. Lo stesso successo non si è ripetuto in Italia. Eppure solo nella prima settimana il film aveva esordito bene, avendo superato un milione di euro, per scendere poi perentoriamente.

Forse Stallone poteva osare di più. La brutalità c’è [anche se la costante presenza del fattore umoristico sminuisce volutamente certe azioni], l’azione pure, ma manca lo spirito tipico dei film vecchio stampo, ovvero quell’adrenalina che li contraddistingueva.

Chissà, magari è proprio a causa dell’età delle forzute celebrità anni ’80, troppo poco credibili in un film d’azione “serio”, oggi,  a far venire in mente a Stallone [che si concede ancora in scene d’azione, ma poco in quelle corpo a corpo] di realizzare un film diverso dai precedenti suoi soliti.

Gli va il merito non solo di averci provato, ma anche di averci fatto rivivere in ogni modo quegli anni, e di averci divertito.

Il film, disponibile in dvd e blu-ray dal 3 Febbraio, prodotto e distribuito dalla 01 Distribution, contiene al suo interno le interviste a Sylvester Stallone, il trailer, il b-roll, e la photogallery.

Gilda Signoretti

Regia: Sylvester Stallone

Con: Sylvester Stallone, Jason Statham, Jet Li, Mickey Rourke

Durata: 103’

Formato: 16:9

Distribuzione: 01 distribution – One Movie [www.onemovie.it]

Extra: Interviste a Sylvester Stallone, Trailer, B-Roll, Photogallery

InGenere Cinema

x

Check Also

DONNE IN ONDA – IL RACCONTO DELL’IMMAGINARIO FEMMINILE NEI PRIMI 70 ANNI DI RAI di Lorenza Fruci

Il guaio di non essere uomini. È questo il titolo di uno ...