Udite, udite: se avete in mente di fuggire dal freddo inverno italiano per fiondarvi a Lake Victoria, in Arizona, beh, ve la siete proprio andata a cercare. Troverete lì, pronti a perseguitarvi, i temibili piranha, resuscitati per l’occasione da un b-movie del ‘78.
Ciò che più caratterizza questa specie di pesci carnivori è senz’altro la bocca: simile a una trappola. I suoi denti, piccoli e acuminati, sono così efficienti nel loro lavoro di squadra, nel recidere di netto brandelli di carne umana. Ugualmente Piranha 3D [2010], lavora di incisione nell’immaginario dello spettatore, azzanna e asporta di netto: l’importante è lasciare il segno, e poi si sa, la carne è sempre carne.
Alexandre Aja, reduce dei successi quali Alta tensione [2003] e Le colline hanno gli occhi [2006] ha voluto esagerare in ogni singolo aspetto. Diciamolo subito: Piranha 3D non è un film terrorizzante. Ciò non vuol dire che non ci siano sangue e terribili uccisioni, tutt’altro i pescetti fanno benissimo il loro lavoro e il film è di certo una delle pellicole più grondanti di ferite, morti, e corpi lacerati mai girate.
C’è anche questo, ma non è l’elemento preponderante. Pirahna 3D, scritto da Pete Goldfinger e Josh Stolberg, è un film molto ironico, impertinente, a tratti dispettoso.
Vedendolo, pare di tornare bambini, quando negli anni ’80 la televisione e il cinema proponevano film di paura leggeri, che in compenso divertivano molto. Il 3D, poi, rende il tutto molto spassoso.
I piranha sono tra noi, ci guardano, dopo aver divorato un corpo umano, ci sfidano minacciosamente, poi se decidono di graziarci. Ma torneranno, nel tentativo di spazzarci via tutti. Meglio digerire un corpo alla volta.
Dopo i classici mai defunti, quali il capostipite Lo squalo [di Spielberg, che dà inizio alla saga nel 1973], Piranha [di Dante, del 1978] e Piraña paura [di Cameron, del 1981], ecco ritornare in pompa magna sul grande schermo uno jawsploitation epico, come forse mai se ne sono visti.
Qual è la storia di Piranha 3D? Gli abitanti di Lake Victoria sono invasi da una massa di giovani universitari, giunti sul posto per godersi le vacanze. Non si tratta di vacanze consuete. Non bastano il sole e il mare. Sono giovani spregiudicati, smaliziati, eccitati. La vacanza, se allontana lo studio e il senno, si imbottisce di eccesso, di sesso, di libertà ogni oltre limite. Alla preparazione dell’evento partecipa Jake [Steven R. McQueen], un ragazzo un po’ timido, ma in cerca di uno spiraglio di luce nel mondo femminile. Galeotta è la festa, poiché rivede Kelly [Jessica Szohr], sua compagna al college, di cui è infatuato. Intanto Derrick Jones [il Jerry O’ Connell de Il mio amico Ultraman in un’interpretazione davvero sopra le righe], regista eccentrico e fissato col sesso, sta girando un film porno. La presenza delle attrici, sempre mezze nude [come d’altronde le ragazze sulla spiaggia], rende ancora più elettrizzante il periodo festivo.
Che la baldoria abbia inizio. Intanto Jake riceve la proposta da Derrick di fargli da guida e per indicargli i punti più belli della zona da riprendere. Il giovane, intontito dall’esplosiva bellezza delle attrici hard, decide di salire con la troupe sulla nave, insieme con Kelly, che è subito notata dal regista, suscitando la gelosia di Jake. La situazione precipita quando Matt Boyd [Richard Dreyfuss, celebre la sua partecipazione a Lo squalo, in cui impersonava Matt Hooper, biologo marino]un pescatore, in seguito ad una scossa tellurica nel mare che ha liberato dai fondali marini i preistorici e cresciuti pirahna [Aja, rispetto ai precedenti piranha a cui siamo abituati, pensiamo agli esemplari di Piranha di Dante, li accresce di volume], è assassinato dagli stessi, che di lui risparmiano ben poco.
Lo sceriffo Jiulie Forester [Elisabeth Shue], nonché madre di Jake, viene incaricata [come ogni anno] con i suoi uomini di tenere a bada gli scalmanati ragazzi, e nello stesso di fare luce sulla scossa sismica prodottasi in mare. Il bello deve ancora arrivare, e quando arriva, entusiasma.
Le vittime pian piano aumentano, portando sgomento nello sceriffo e nella sua squadra. Jiulie e Novak [Adam Scott], suo collega, decidono di capirne di più su questi pesci carnivori andando a disturbare il biologo marino Goodman [Christopher Lloyd, protagonista della trilogia de Ritorno al futuro, di Zemeckis in cui interpretava lo scienziato Emmet Brown, davvero molto simile al personaggio qui riproposto], portandogli proprio un esemplare di piranha, la cui presenza agita e inquieta il medico, che rivela la fantascientifica realtà. Quei pirahna, che appartengono alla famiglia dei Cariacidi, sono dei pesci comparsi sulla terra durante la preistoria, e poi estinti. La loro ricomparsa in mare è inspiegabile, ma di certo ha attinenza con il sisma. E questa è la più plateale differenziazione tra i piccoli mostri acquatici di Dante e quelli di Aja. Se nel capitolo del ’78 era l’uomo stesso ad aver creato questo genere di pesce iper-bulimico,a scopi bellici, qui il piranha preistorico esiste da sempre, popola le nostre acque da prima della comparsa del primo ominide, quindi da una parte sembra scagionarci. Per una volta non siamo noi ad aver decretato la nostra fine.
D’altro canto, però, come nella dinamica dei più classici slasher i piranha iniziano a sbranare e fare a brandelli ragazzetti eccitati e libidinosi, ergendosi a nuovi educatori sociali. I pirahna, spiega Goodman, non solo hanno un olfatto sviluppato, ma anche un ottimo udito, che permette loro di sentire la presenza di un uomo.
L’apice si raggiunge nel momento in cui i terribili nemici dell’uomo raggiungono la spiaggia di Lake Victoria e fanno piazza pulita di tutti i boys esaltati, incuranti delle pressioni del vicesceriffo, che anzi viene beffeggiato dagli stessi. Il terrore è tra noi. Ecco bella e pronta una delle scene di massa stile disaster movie più caotiche della storia, e per questo stravagante e autentica.
Efficaci effetti speciali, credibili ma demenziali, soprattutto originali, felici e colorati.
È il caso di chiedersi: riusciranno i nostri eroi a rispedire nell’inferno subacqueo le creature dentate?
Per saperlo, vedetevelo e godetevelo, come se si trattasse proprio di una pietanza succulenta. Al sangue.
Gilda Signoretti
Regia: Alexandre Aja
Con: Elisabeth Shue, Jerry O’ Connell, Steven R. McQueen, Christopher Lloyd
Anno: 2011
Uscita in sala in Italia: Giovedì 4 Marzo 2011
Sceneggiatura: Peter Goldfinger, Josh Stolberg
Produzione: Dimension Films
Distribuzione: Bim