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UNDEAD OR ALIVE di Glasgow Phillips

Sembra che i morti viventi abbiano stretto un segreto patto con produzioni e registi per continuare la nuova carriera cinematografica che, dopo i fastosi banchetti antropofagi [classici e rivisitati], li ha portati ad essere le creature più richieste e apprezzate della horror-comedy.

I risultati, in verità, sono più che altalenanti e i film davvero riusciti si contano sulle dita di una mano: La notte dei morti dementi [Edgar Wright, 2004], Black sheep [variazione sul tema di Jonathan King, 2006], Benvenuti a Zombieland [Ruben Fleischer, 2009]. Di molti, troppi altri se ne sarebbe volentieri fatto a meno.

Undead or alive – Mezzi vivi e mezzi morti di Glasgow Phillips [2007] si posiziona sopra la soglia della sufficienza, soprattutto grazie all’ardita scelta del regista e autore di aggiungere altra carne al fuoco, sommando al processo di ibridazione un terzo Genere: il western.

La prima buona notizia è che Undead or alive riesce a rimanere leggero e frizzante, nonostante questo esperimento di sovraccarico; Phillips [già autore della serie animata South Park] dimostra di saper dosare bene gli ingredienti, per non far dell’abbondanza un minestrone immangiabile.

Poco prima di esser catturato, il capo indiano Geronimo lancia una maledizione sul popolo invasore dell’uomo bianco.

 

Tempo dopo, un tranquillo agricoltore si trasforma inspiegabilmente in uno zombi famelico e divora i cervelli di moglie e figlia.

Come da buona tradizione, è normale che da un morto vivente si origini un’epidemia che presto arriverà a contagiare [attraverso il morso] tutta la popolazione della cittadina.

A lottare per cercare di rimanere in vita, un soldato disertore, Elmer [James Denton] e un imbranato e ottuso cowboy, Luke [Chris Kattan], braccati come prede dallo sceriffo Claypool [Matt Besser]e dal suo clan di manigoldi zombificati.

Una particolarità dei non morti di Phillips è il fatto che, anche dopo il trapasso, riescano a mantenere integre la propria personalità e le abitudini, e continuino a dimostrarsi perfettamente in grado di parlare, agire e ragionare.

A differenziarli dai vivi, uno stato di decomposizione notevole e accelerato e un’acuta fame di cervelli umani.

In soccorso dei due uomini arriverà l’avvenente Sue [Navi Rawat], avvenente nativa americana e nipote di Geronimo. La giovane è depositaria del segreto del nonno, riguardo all’unico modo per sconfiggere la maledizione: cibarsi della carne viva dello sciamano che la lanciò.

Il fatto che Geronimo, al manifestarsi del primo caso di zombificazione sia già morto, non lascia ben sperare e, a questo, va aggiunto il fatto che, non trattandosi esattamente di classici morti viventi, stavolta non basterà sparare in fronte per fermarli.

Nonostante qualche lungaggine e alcuni punti

poco convincenti, Undead or alive si aggiudica un buon posto nella classifica [sempre in aggiornamento] delle horror-comedy con zombi.

Il film è distribuito in dvd, da Videa – CDE, in un’edizione che include, tra i contenuti speciali, due interviste al regista, riguardo la nascita del film e la scelta del “tipo” di zombi da riportare in vita nel vecchio West.

Luca Ruocco

Regia: Glasgow Phillips

Con: James Denton, Chris Kattan, Navi Rawat

Durata: 90’

Formato: 16:9 – 1.78:1

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1, Inglese Dolby Digital 5.1

Distribuzione: Videa – CDE [www.videa-cde.it] – Eagle Pictures [www.eagledvdshop.it]

Extra: Da South Park a Wild Wild West; Geronimonsters

InGenere Cinema

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