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IL PIRATA BARBANERA di Raoul Walsh

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Il pirata Barbanera [1952], di Raoul Walsh, è un film di avventura molto divertente e dinamico. A differenza del genere d’avventura odierno, fondamentalmente basato sull’azione, e spesso privo di logicità e scarno di dialoghi, Il pirata Barbanera è denso di umorismo, leggerezza, e soprattutto è un film completo, pur se intriso di molta ingenuità.

XVII secolo. Edward Tatch, soprannominato Barbanera [Robert Newton], è uno dei pirati più temuti del Mar dei Caraibi. Il suo peggior nemico è il Capitano Henry Morgan [Torin Thatcher], al quale vorrebbe sottrarre un enorme tesoro, un tempo stato di suo possesso. Robert Maynard [Keith Andes], spia inglese, ha ricevuto l’ordine dal governo inglese di recarsi nel Mare delle Antille, per indagare sui traffici illeciti dei pirati, e scoprire i loro piani.

Così Maynard sale a bordo di una nave, ma è fatto subito prigioniero del pirata Barbanera, che nel frattempo ha ucciso il capitano del vascello, risparmiandone la donna, la bella Edwina [Linda Darnell], e la sua dama di compagnia, Alvina [Irene Ryan], al solo scopo di far confessare loro dove si trovi il tesoro di Morgan, che il capitano della nave era riuscito a rubare. Gli uomini di Barbanera sono veri e propri schiavi, maltrattati e sottomessi. Tra loro spicca Ben [William Bendix], il più sveglio, quello che più conosce Barbanera, e che lo teme meno. Egli, con l’iniziativa di Maynard, e con l’appoggio di Edwina e degli altri uomini, studia un possibile piano per far fuori il pirata, ed entrare in possesso dei tanti tesori nascosti sulle isole circostanti. Ogni tentativo, però, fallisce. Sarà la conoscenza di un pover’uomo, per giunta matto, a far scattare una diabolica strategia da parte di Barbanera ai danni di Morgan: l’uomo, identico nell’aspetto a Barbanera, sarà da lui ucciso, per far credere a Morgan, che con i suoi uomini si sta preparando all’attacco, che lui è morto, per tendergli un tranello.

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Eccellente l’interpretazione di Robert Newton nei panni di Barbanera, un personaggio di spessore, davvero ben scritto da Raoul Walsh. Barbanera è un anti-eroe spietato, violento, ma anche un burlone.

Pochi sono i crimini [di effetto] che Barbanera compie, ma solo perché spesso incarica i suoi uomini di compierli per lui, che ha ben altro a cui pensare [ad esempio mangiare, o pensare a come beffare Morgan], e non vuole sporcarsi troppo le mani [non vediamo nessuna scena di violenza]. Barbanera è spregiudicato, e il suo difetto migliore, perché ci diverte, è proprio la leggerezza. Ogni pericolo, rischio, minaccia, è affrontato dal pirata con una tenuità, come se si trattasse di qualcosa d’irrilevante, di bazzecole. Tutta scena, in realtà è un combattivo, inflessibile, spietato, competitivo. Invece Ben è il suo uomo più fidato, è molto perspicace. Ha frequentato così a lungo Barbanera da conoscere a memoria tutte le sue mosse false, i suoi imbrogli, le sue tattiche. Ed è grazie alla sua sagacia che impedisce il proprio sotterramento, consueta punizione praticata da Barbanera, che, sotto ogni tesoro nascosto sottoterra, è solito seppellire un suo uomo, per buon auspicio.

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Non poteva mancare la coppia formata dall’uomo affascinante, Robert Maynard e dalla bella donna, Edwina, tanto per condire il film di romanticismo, e perché no, anche una sciocca e spassosa dama di compagnia, Alvina, più stordita e svampita che mai, che lega subito con Barbanera.

Il pirata Morgan è poco caratterizzato. Arriva sulla scena troppo tardi, mentre sarebbe stato senz’altro più avvincente vederlo entrare in azione prima.

Il pirata Barbanera non è un film di elevato spessore, non ha nulla da dimostrare né una morale da difendere. È un film il cui scopo è quello di lasciar libero il passaggio per spiare il mondo dei parati, e perché no, tornare bambini.

 

Gilda Signoretti

 

 

Regia: Raoul Walsh

Con: Robert Newton, Keith Andes, William Bendix, Linda Darnell

Durata: 99’

Formato: 4:3

Audio: Italiano 2.0 Inglese 2.0

Distribuzione: Puntozerofilm [www.puntozerofilm.it]

Extra: /

InGenere Cinema

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