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BENVENUTI A ZOMBIELAND di Ruben Fleischer

 

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Columbus [Jasse Eisenberg] è un imbranato studente che si ritrova, suo malgrado, a rivestire il difficile ruolo di sopravvissuto alla cinematograficamente classica epidemia che ha trasformato tutti gli esseri umani in morti viventi. Il giovane, non proprio l’esatto ritratto dell’eroe senza macchia e senza paura, continua, a volte anche in maniera imbarazzante, a salvarsi degli attacchi dei famelici cadaveri antropofagi grazie ad una serie di accortezze, anzi, di regole comportamentali che, quasi tutte partorite dalla sua enorme codardia, lo hanno praticamente esentato da qualsiasi situazione di pericolo. Ciò non toglie che, come in ogni zombie-movie che si rispetti, il giovane Columbus dovrà cominciare a relazionarsi con un gruppo eterogeneo di reduci che, sempre in tono con l’umorismo della pellicola, andranno dal cafonissimo Tallahassee [Woody Harrelson], patito di armi e grande uccisore di morti viventi che, anche se apparentemente privo di ogni forma di sensibilità e maturità, dovrà ricoprire il ruolo di “padre protettivo” per il giovane; alla coppia di wild girls formata da Wichita [Emma Stone], la ragazza dei sogni dell’imbranato protagonista, e dalla sua piccola Little Rock [Abigail Breslin], sua sorella, due giovani molto difficili da domare, che sembrano non voler accettare il fatto che a Zombieland l’unione faccia la forza.

Il gruppo di quattro sopravvissuti non ha più contatti con quello che, in un passato neanche troppo remoto, rappresentava la realtà quotidiana, proprio per questo arriveranno a diventare l’uno per l’altro, presto o tardi, qualcosa di più vicino al concetto di famiglia che un mondo abitato da morti viventi potesse offrire.

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Benvenuti a Zombieland [2009] parte davvero col botto. Già soltanto l’idea della lista di regole redatte dal pauroso Columbus che vengono messe in scena nell’incipit, per poi ritornare per tutto l’arco del film a fare da leitmotiv, è di certo una maniera divertente e fresca di affrontare una tematica classica e più volte rivisitata. Qualche accenno, lanciato senza troppa importanza, fa risalire l’inizio della diffusione del morbo da carne infetta messa in commercio sottoforma di hamburger, ma questo conta davvero poco. Importanti sono, invece, alcuni flashback, dedicati ai singoli personaggi, molto utili per scoprire il loro passato, temporalmente vicino, ma che sembra sepolto sotto cumuli di macerie.

Il regista Ruben Fleischer cavalca l’onda della zombi-comedy, sub-Genere in cui i cadaveri ambulanti sembrano barcollare davvero a proprio agio, negli ultimi anni. Ma, tra i tanti titoli che hanno cercato di far resuscitare sotto una luce meno cupa gli affamati defunti, Benvenuti a Zombieland è quello che riesce meglio a bissare i fasti del capostipite L’alba dei morti dementi [Edgar Wright, 2004].

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Di certo siamo di fronte ad un titolo molto più giovanilistico, e per questo meno incisivo, ma comunque accattivante e che può vantare picchi da alto gradimento, non solo proprio grazie al vademecum stilato da Columbus, ma anche per la very special guest Bill Murray nelle vesti di sé stesso. Diretti nella città di Los Angeles, infatti, i quattro reduci decidono di passare la notte nei fasti di una villa di una delle tante star del cinema che abitavano la costa. Tallahassee conduce i suoi nell’enorme proprietà del suo unico idolo [Bill Murray, appunto]: iniziano così una serie di spassosi siparietti intorno al migliore dei Ghostbusters [Ivan Reitman, 1984], che pare abbia trovato il modo di aggirarsi in mezzo ai morti viventi senza essere attaccato, grazie ad un po’ di make up cinematografico. L’entrata in scena del grande Murray, poi, è davvero nulla se confrontata con la sua uscita…

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La cosa che convince poco di tutto il film è di certo la parte conclusiva, sospesa tra il ripetitivo e il poco sviluppato, illuminata solo dalla mortale che, quasi perfetta per una horror-comedy dai colori teen, non poteva che servire ad esaltare il valore di affetto e fiducia reciproca cresciuta nell’animo di ognuno dei quattro appartenenti al gruppo.

Nel Blu-Ray, distribuito da Sony Pictures, tanti contenuti extra: dalle scene eliminate al dietro le quinte, passando per i trailer ufficiali e per due video di making off.

 

Luca Ruocco

 

Regia: Ruben Fleischer

Con: Jasse Eisenberg, Woody Harrelson, Emma Stone, Abigail Breslin, Bill Murray

Durata: 81’

Formato: Panoramico ad alta definizione 2.40:1

Audio: Italiano, Inglese 5.1 DTS-HD MA

Distribuzione: Sony Pictures [www.he.sonypictures.it]

Extra: Scene eliminate, Commento degli attori e degli sceneggiatori, In cerca di Zombieland – dietro le quinte, Zombieland è la tua terra – La zombificazione degli Stati Uniti, Gli effetti visivi, Trailer Ufficiali. In esclusiva per il Blu-Ray, Oltre il cimitero –Traccia Picture-in-Picture dietro le quinte

InGenere Cinema

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