Centurion [che originariamente avrebbe dovuto intitolarsi Night Legion] di Neil Marshall [Dog soldiers, 2002; The Descent, 2005], che oltre a dirigerlo ne ha curato il soggetto e ne è anche sceneggiatore, fa parte di quella categoria di film bellici difficili da dimenticare [Ben Hur, 1959; Il Gladiatore, 2000; Troy, 2004; Alexander, 2004]. Il culto della Roma antica la fa da padrone, e il fascino della sua storia è espresso in modo magistrale da Marshall, che già con Dog soldiers si era cimentato nel genere war/avventuroso, catturando l’attenzione della critica, e un buon gradimento di pubblico.
Purtroppo solo da noi, in Italia, il film ha dovuto subire vari rinvii, che gli hanno impedito di uscire in sala, eppure, in USA e nel mercato europeo [il film uscì nel Luglio del 2010] era stato accolto con fervore. In Italia, si dice, non è stata trovata una distribuzione per questo film, fino alla fresca uscita del dvd, dello scorso 13 Aprile, del film, distribuito in home video dalla One Movie e 01Distribution.
Dopo l’uscita di Doomsday, che aveva diviso la critica, Marshall riprende il filone iniziato con Dog soldiers, che nel frattempo è diventato un cult movie del cinema americano contemporaneo.
Protagonista del film è la IX Legione, costituita da tremila soldati romani, i quali, nel 117 anno domini, dopo aver conquistato nuovi territori, sono pronti a sottomettere anche le terre celtiche, su ordine del governatore Agricola [Paul Freeman]. Il primo obiettivo è la Britannia. Dovranno fare però i conti con la popolazione dei pitti [così soprannominati per la loro abitudine dipingersi il corpo], feroce e spietata, pronta a contrastare le invasioni nemiche, e di fronte alla quale la Legione romana non potrà fare altro che arretrare. Un blitz dei Pitti ad un forte romano, stermina la guarnigione, risparmiando il centurione Quintus Dias [Michael Fassbender], che, fatto prigioniero dai nemici, viene salvato dall’intervento del generale Virilus [Dominic West, nei panni del tiranno Tirone in 300], alla ricerca del re dei Pitti, Gorlacon [Ulrich Thomsen] al quale vuole far patire le stesse sevizie a cui sono stati malauguratamente sottoposti i suoi uomini, prima di ucciderlo. L’esercito, guidato dalla guerriera indigena Etain [Olga Kurilenko], muta e con un forte istinto animalesco, grazie al quale fiuta facilmente la presenza umana, in viaggio verso la Scozia [al confine della quale è edificata la fortificazione romana, sul Vallo di Adriano, che separa la Scozia dalla Britannia], è alle prese con l’inseguimento di Gorlacon, ma cadendo in un agguato, in seguito al quale la Legione viene annientata e il generale Virilus fatto prigioniero.
I pochi uomini sopravvissuti, tra cui Quintus, non si perdono d’animo. Ma, come si dice, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, e Quintus scoprirà tardi la vera natura di Etayn, che si svelerà essere una spia dei Pitti [la cui famiglia è stata sterminata proprio dai romani].
Il rimprovero che è stato fatto al film riguarda la libertà narrativa che Marshall si è preso, rispettando la storia della IX Legione romana fino ad un certo punto, lasciando spazio alla libera fantasia, dato che esistono poche informazioni sulla storia della Legione, che è realmente esistita, e tanto rapidamente si è estinta. Marshall si è prontamente difeso dalle accuse riportategli, asserendo che, essendo la IX Legione frutto di una leggenda, non era tenuto a rispettarne totalmente i contorni storici, e ha preferito esplorare la leggenda, e rendere il film più epico di quello che sarebbe stato se si fosse basato solo sulla storia. Per molto tempo si è creduto che le storie inerenti alle imprese della IX Legione romana fossero frutto di leggende, ma proprio in seguito a studi e ricerche, e riscontri oggettivi con i documenti, si è appurato che i fatti riportati disordinatamente fino alle nostre generazioni, sono veri, pur se poco chiari.
Centurion convince. Il merito che va dato a Marshall e alla sua squadra sta non solo nell’aver costruito una trama convincente e avvincente, ma anche nell’aver scritto una sceneggiatura molto curata a intimista, nonché alla scelta di splendide location, che vedono colline, montagne, boschi e laghi dominare la scena.
Centurion non è solo un film di guerra, e non solo un film di avventura. È anche un film drammatico, dove molto è lo spazio riservato all’introspezione dei protagonisti. Proprio questo aspetto distingue Centurion dai classici kolossal, concentrati per la maggior parte sulle grandi imprese e sulle azioni di guerra, sangue compreso.
Viene fuori una figura dell’uomo-soldato meno monumentale di quello che si è portati a credere, perché, se da un lato il soldato, romano o non, a causa della sua forza, incrementata dalle potenti e magnifiche armature, pare essere imbattibile, dall’altro, però, in quanto uomo, ha le sue debolezze. Anch’egli soffre di nostalgia, anch’egli ha una famiglia, anch’egli, più semplicemente, ha dei sentimenti. Ciò che unisce Quintus a Gorlacon, o Virilus ad Etain, ad esempio, è proprio la natura di essere esseri umani: gli eroi non esistono. Tutti, in fin dei conti, passano da cacciatori a vittime. Centurion fa raggelare il sangue per le spaventose scene di guerriglia, alle quali si affianca il dolore per la sconfitta, e ci porta a considerare quanto sia misera la vita. Ottimo il cast, e ottimo il lavoro svolto da tutta la squadra, a dispetto di chi diceva che il genio Marshall avesse già dato il meglio di sé, dopo il criticato Doomsday [2008].
Gilda Signoretti
Regia: Neil Marshall
Con: Michael Fassbender, Dominic West, Olga Kurylenko
Durata: 97’
Formato: 2.35:1
Audio: Italiano – Inglese Dolby Digital 5.1
Distribuzione: One Movie Entertainment [www.onemovie.it]