FunFactory Entertainment approda nelle edicole italiane con un nuovo progetto editoriale: Dark Movie, costola del magazine Dark, che si compone di un fascicolo monografico [di sedici pagine a colori], allegato ad un DVD inedito, prodotto e distribuito proprio dalla factory di Terni.
Ad aprire le danze è il Krokodyle [2010] di Stefano Bessoni, film indipendente e sperimentale in cui il regista di Imago mortis [2008] riversa parte della sua storia personale e delle sue ossessioni.
Krokodyle, per dirla con l’autore, è “una storia strana, molto personale e senza una morale, forse macabra… e un po’ paranormale”, per saperne di più trovate la nostra recensione a questo link.
Il DVD di Krokodyle, con libretto allegato, si impreziosisce con un esclusivo video di backstage, contenuto negli extra oltre al trailer e alla galleria fotografica.
L’uscita è prevista per il 27 giugno 2011, al prezzo di 9,90 euro, ma se dovesse risultare difficile reperirlo in edicola, è possibile acquistarlo online.
Krokodyle [e questo è l’esperimento filmico in esso racchiuso] è un diario personale, un racconto autobiografico molto realista, che s’adorna delle passioni e degli interessi dell’autore, per arrivare a poterlo rappresentare a tutto tondo. Kaspar, il giovane regista interpretato da Lorenzo Pedrotti, al suo primo ruolo da protagonista ma che aveva già collaborato con Bessoni proprio in Imago mortis, altro non è che un alter ego dell’autore, e il suo vivere male la difficoltà di riuscire a mettere in cantiere un progetto filmico lo avvicina ancora di più al suo creatore.
Ugualmente il progetto di Kaspar di lavorare ad un film indipendente che sia una sorta di diario personale è allo stesso tempo nodo drammaturgico e una delle chiavi di lettura dello stesso Krokodyle. Un film sul film, quindi, ma anche un film dentro al film. Uno strano labirinto meta-cinematografico che Bessoni mette in cantiere per raccontare sé stesso e per minare le basi dell’industria mainstream, non solo rivolgendosi a co-produzioni indie, ma frazionando all’infinito il plot, arrivando a presentare una storia sì compiuta, ma ordinata in pagine singole e separate, sfogliabili, racchiuse all’interno di capitoli.
Guarda la nostra video-intervista a Stefano Bessoni: