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MÉLIÈS L’ILLUSIONISTA – LE ORIGINI DEL CINEMA [1896-1903]

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Memore dell’innegabile apporto che il francese Georges Méliès [1861-1938] ha contribuito a dare alla nascita e allo sviluppo del cinema fantastico, Ermitage Cinema ha pensato bene di dedicare all’illustre regista, nonché illusionista, un DVD contenente brani tratti dai suoi esperimenti filmici e cortometraggi, la cui produzione spazia dal 1896 al 1093, abilmente restaurati. Indimenticabili capolavori che hanno rappresentato una vera svolta per il cinema fantastico internazionale e che, come tutte le novità, furono certo coperti da un velo di pregiudizi e critiche negative, che li indicavano come una moda “brutta e passeggera”. E’ cosa arcinota che Auguste e Louis Lumière [1862-1954; 1864-1948] siano considerati i primi cineasti della storia del cinema, oltre che gli inventori, nel 1895, della lanterna magica, ovverosia del primo proiettore [pochi anni prima, esattamente nel 1888, Thomas Edison aveva inventato il kinetoscopio, pioniere del proiettore].

Ma se il cinema dei fratelli Lumière era essenzialmente realistico, costruito in modo che determinate inquadrature angolate confondessero lo spettatore su cosa fosse vero e cosa fosse finto, Méliès introduce una nuova idea di cinema, totalmente basata sull’illusione, sul trucco, con l’unico scopo di destare meraviglia e meritarsi così il titolo di prestigiatore per eccellenza.

Lo studio e l’analisi dei cortometraggi di Méliès, anche a distanza di oltre un secolo, non risulta né ridicola né irrilevante. Gli espedienti con cui ha lavorato alle tecniche dell’epoca risultano ancora oggi di notevole interesse, soprattutto se consideriamo i pochi mezzi allora a disposizione. La macchina da presa è complice dei lavori di Méliès, e probabilmente solo la passione per quest’arte che all’epoca era sconosciuta, unita alla sapiente maestria delle capacità del regista, hanno permesso al cinema di subire una sferzata lampante verso l’immaginifico.

È Méliès l’iniziatore del film di finzione, conosciuto come cinema fantasmagorico, accompagnato da lavori cinematografici nei quali i protagonisti sono spesso uomini e donne alle prese con trasformazioni, metamorfosi, magie di ogni sorta, visioni, sparizioni, alle prese anche con allucinazioni abbaglianti e con spettacoli di varietà nei quali mettono in mostra giochi illusionistici, i quali, man mano che le mani del suo creatore acquistavano sicurezza e abilità, col passare degli anni, crescevano di credibilità e aumentavano lo stupore della massa.

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Le trame dei suoi capolavori sono molto semplici, ma non per l’epoca in cui vennero realizzati. Quello a cui mirava Méliès non era la diffusione di messaggi morali, né la propaganda di costumi e mode dell’epoca, ma la descrizione di veri e propri trucchi cinematografici, che oggi chiameremmo effetti speciali. In Partie de cartes, del 1896, la sua prima fatica, non c’è spazio per gli effetti speciali, ma è divertente l’inquadratura scenica, fissa per mantenere l’attenzione su tre uomini [l’uomo seduto al centro è lo stesso Méliès], che, seduti intorno ad un tavolo rotondo, compiono gesti continui, come quello del bere, di fumare, di leggere. In Une nuit terrible, del 1901, invece, la trama è solo un pretesto per dare libero accesso alle illusioni. Vediamo un uomo che sta per mettersi a letto. Spenta la candela, ecco che un grosso ragno nero gli salta addosso, e, non appena l’uomo, preso dallo spavento, accende la luce, il ragno fa in tempo a saltare sulla parete, ma verrà colpito con la scopa dall’uomo, che per vendicarsi ulteriormente del torto subito lo annega nel vaso da notte. Ma la notte è lunga, e altri insetti disturbano la quiete del malcapitato.

Di grande impatto visivo, poi, è il suo ultimo cortometraggio La lanterna magica, del 1903. Qui assistiamo ad un gioco di prestigio attuato da due attori, con indosso le maschere di Arlecchino e Pierrot, i quali, con l’ausilio di alcune assi, costruiscono una lanterna magica, attraverso la quale è possibile assistere alla proiezione di alcune immagini. In conclusione, ecco che dal proiettore escono prima alcune ballerine che si cimentano in un can can, supportate poi dall’arrivo della prima ballerina che dà sfoggio della sua bravura, seguita da alcune danzatrici di danza classica. Per finire, giungono sulla scena i carabinieri, col compito di acciuffare i due, che, da gran furboni, usufruiranno della lanterna per nascondersi e, una volta scoperti, trovare uno stratagemma per spaventare i gendarmi.

Il dvd, oltre che raccogliere in sé tutti i cortometraggi di Méliès [Una Partie De Cartes, 1896, Une Nuit Terrible, 1896, Le Cauchemar, 1896, Le Château Hanté, 1897, La Prise De Tournavos, 1897, Entre Calais Et Douvres, 1897, L’Auberge Ensorcelée, 1897, Après Le Bal, 1897, Le Magicien, 1898, Illusions Fantasmagoriques, 1898, La Lune À Un Mètre, 1898, Un Homme De Tête, 1898, L’Illusioniste Fin De Siècle, 1899, Le Diable Au Couvent, 1899, Cendrillon, 1899, L’Homme Orchestre, 1900, Spiritisme Abracadabrant, 1900, L’illusioniste Double Et La Tête vivante, 1900, Rêve De Noël, 1900, Nouvelles Lutes Extravagantes, 1900, Le Déshabillage Impossibile, 1900, Le Livre Magique, 1900, Barbe-Bleue, 1901, Le Voyage Dans La Lune, 1902, Le Cake-Walk Infernal, 1903, Le Mélomane, 1903, Le Chaudron Infernal, 1903, Le Parapluie Fantastique, 1903, La Lanterne Magique, 1903] si arricchisce, oltre che dei menu interattivi, di alcuni bonus molto interessanti e dilettevoli: Il Mago Méliès, L’artigiano del cinema, Alle radici del cinema.

Gilda Signoretti

 

Regia: Georges Méliès

Anno: 1896 – 1903

Durata: 82’

Formato: 4:3

Distribuzione: Ermitage [www.ermitage.it]

Extra: Il Mago Méliès, L’artigiano del cinema, Alle radici del cinema

InGenere Cinema

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