Ancora due titoli da collezione nel catalogo di Mosaico Media, all’interno della collana Cult70. Questa volta vi presentiamo due pellicole divergenti per Genere e nazionalità, ma che sono tenute insieme dal blando fil rouge che le percorre entrambe: differenti declinazioni dell’erotismo.
Rivelazioni di un’evasa da un carcere femminile è un film del 1971, regia di Gerry De Leon [Gerardo De Leòn] che si inserisce nel filone woman in prison, sub-Genere drammarico-erotico che all’interno di location carcerarie mostra crudamente la vita delle detenute, costrette a subire umiliazioni fisiche e psichiche e, ancor più spesso, a sottostare alle manie lesbo delle perverse guardie carcerarie.
AncheRivelazioni di un’evasa da un carcere femminile si adegua alle “norme”: ambientato nelle filippine, il film ci regala qualche minuto d’ambientazione, prima che Rudy [Charles Davis], un noto spacciatore del luogo, incastri Carol [Judith Brown], la sua attuale ragazza, nascondendo nella sua borsetta un grosso quantitativo di droga, proprio poco prima di cadere fra le braccia delle forze armate.
Dall’ispezione effettuata, l’uomo viene dichiarato estraneo ai fatti, e promette all’amata di tirarla fuori in brevissimo tempo dalla prigione che la attende, per l’accusa di narcotraffico, purché lei non racconti mai la verità su quella busta di eroina.
La ragazza asseconda l’uomo, accecata dall’amore, non immaginando minimamente che entrare in quel carcere voglia, in realtà, significare di assuefarsi all’inferno.
Il carcere è infatti mandato avanti dalla terribile Alabama [Pam Grier], sorvegliante capo con due grandi passioni: amare le più avvenenti fra le sue detenute e torturare quelle più aggressive, meglio ancora se americane.
Il film, presentato in versione rimasterizzata e in tiratura limitata di 999 copie, alza il livello dal momento in cui Carole e alcune altre detenute iniziano a meditare una fuga da quell’inferno.
Rivelazioni di un’evasa da un carcere femminile è stato omaggiato all’interno del Grindhouse di Tarantino e Rodriguez, nel capitolo Planet Terror [Robert Rodriguez, 2007], in cui un Tarantino soldato mutante guarda in tv proprio il trailer di questo wip.
Un erotismo meno sadico e di certo più pecoreccio segna Le calde notti di Caligola [1977] di Roberto Montero. Commedia sexy calata in epoca romana, il film si apre con le feste popolari dedicate al dio Priapo. Come da tradizione, l’imperatore Caligola [Carlo Colombo] si appresta ad invocare la benevolenza del dio della virilità attraverso un rito celebrativo che lo avrebbe dovuto vedere coinvolto nell’iniziazione sessuale di una vergine. “Avrebbe dovuto” perché al momento clou Caligola si scopre impotente.
Piegato dal peso della vergogna e spaventato dall’inattesa incapacità, Caligola decide di rivolgersi, in incognito, alle cure di un medico-santone, direttore di una clinica specializzata.
Le calde notti di Caligola mette in atto una villana commedia degli equivoci, completamente basata su doppi sensi e nudi femminili, che tenta di rimasticare situazioni da commedia classica [scambi di persone, tradimenti] ad elementi della cultura moderna, contestualizzandole all’epoca dell’impero romano [le telecronache finto-sportive delle feste priapee].
Il tutto esageratamente condito da un’atmosfera grossolana, grezza, da z-movie. Anche questo titolo è pubblicato in tiratura limitata di 999 copie.
Luca Ruocco
Rivelazioni di un’evasa da un carcere femminile
Regia: Gerry De Leon
Con: Judy Brown, Roberta Collins, Jenifer Gan, Pam Grier
Durata: 81’
Formato: 16:9 – 1.78:1
Audio: Italiano Dual Mono
Distribuzione: Mosaico Media [www.mosaicomedia.it]
Extra: /
Le calde notti di Caligola
Regia: Roberto Montero
Con: Carlo Colombo, Cinzia Romanazzi, Gastone Pescucci, Fernando Cerulli, Armando Marra
Durata: 80’
Formato: 16:9 – 1.78:1
Audio: Italiano Dual Mono, Inglese Dual Mono
Distribuzione: Mosaico Media [www.mosaicomedia.it]
Extra: /