2010. Una missione della Nasa fa ritorno sulla Terra con una sconosciuta forma di vita aliena e per un’avaria si schianta nell’America Centrale. Immediatamente appaiono nuove forme di vita e metà della superficie del Messico viene messo in quarantena.
2016, oggi. Una squadra dell’esercito Americano si trova a combattere contro uno strano essere, mentre esplode tutto intorno. Poi la scena si sposta su Andrew, un giornalista americano che capisce che c’è qualcosa di strano che il governo ha insabbiato per non creare panico. Cerca di fotografare la vita in Messico infettato da mostri alieni, mentre accompagna in America la figlia di un uomo molto ricco destinata a sposarsi da lì a qualche giorno. Andrew però non ha voglia di fare da accompagnatore, mentre la donna, Samantha non ha voglia di tornare a casa né di sposarsi.
Il viaggio prende una strana piega. Tra i due vi sono momenti di confidenza e di intimità, che però non sbocciano mai in qualcosa di concreto; Samantha racconta ad Andrew le sue remore sul matrimonio, mentre il giornalista finisce per raccontarle la sua vita passata, una famiglia alle spalle, e adesso la voglia di fare la grande scoperta in Messico.
Il viaggio si fa sempre più difficoltoso, i due incappano in una serie di disavventure, e non ultimo incrociano anche i mostri. Va a finire che si ritrovano senza documenti né soldi, ma nonostante questo la coppia riesce a svicolare gli intoppi e a continuare il viaggio. Finalmente la coppia arriva al confine, prendono la decisione di restare in Messico affascinati dagli alieni, ma vengono condotti a forza su un aereo.
Capiremo che si tratta dello stesso aereo che abbiamo visto all’inizio del film. Un finale un po’ aperto a diverse interpretazioni ma che soprattutto lascia lo spazio ad un possibile sequel.
Dopo essere stato presentato in anteprima al SXSW Festival, al Festival di Cannes il film di Gareth Edwards ha cominciato a destare sempre più interesse a Hollywood, tanto che il regista è stato definito il nuovo Neill Blomkamp.
Il film è un’opera prima di un giovane regista cresciuto a pane e sci-fi degli anni ’80. E si vede.
Monsters [2010], infatti, mostra come il regista sia stato fortemente condizionato e ispirato da film come Alien, ET, Jurassick Park. Molti sono i richiami a Romero e a Carpenter, a tratti sembra di vedere tutt’un altro film. La trama è piuttosto prevedibile, l’idea di scegliere una coppia e di sviluppare la storia tra i due protagonisti, non è nuova, inoltre manca di qualche elemento che vivacizzi un po’ tutto e che renda intrigante la vicenda.
Ma il film è nel complesso rispettabile, soprattutto tenendo conto che è stato realizzato con un budget relativamente ridotto. Tecnicamente è ineccepibile; la fotografia gradevole, ci regala ampi e stupendi scorci messicani.
I calamari giganti fosforescenti, sono affascinanti, e le loro gesta seguono i canoni di tutti i più famosi horror-monsters movie. Alieni che a volte passano del tutto in secondo piano, soprattutto nei frame in cui il film assume un tono più intimista.
Monsters ha inoltre il pregio di avere una marcata sfumatura da mockumentary, il regista, infatti, attraverso l’obiettivo della macchina fotografica di Andrew mostra un Messico abbandonato a sé stesso, il cui governo nasconde la realtà delle cose.
Il film, tutto sommato, piace, e, secondo il volere del regista, riesce a mescolare amore e mostri.
Melania Colagiorgio
Regia: Gareth Edwards
Con: Whitney Able, Scoot McNairy
Uscita in sala in Italia: giugno 2011
Sceneggiatura: Gareth Edwards
Produzione: Vertigo Films
Distribuzione: One Movie
Anno: 2010
Durata: 93’