Horror e fantascienza made in Italy per CineKult di CG Home Video che riscopre in edizione DVD due titoli davvero succulenti per gli amanti del cinema fantastico fatto in casa.
Zombie-movie, esoterismo e un po’ di critica sociale per il Virus di Bruno Mattei, un film nato dalla solita impronta emulativa dello Zombi [1978] di George A. Romero [da cui il film di Mattei estrapola alcune scene; tratti distintivi di alcuni personaggi, tra cui quelli del militare interpretato da Franco Garofalo, e la musica dei Goblin], miscelata ad un’idea di Rossella Drudi, ripresa nella sceneggiatura di Claudio Fragasso e dello stesso Mattei, secondo cui, in un ipotetico futuro fantapolitico, potrebbe succedere che le grandi potenze decidano di risolvere il problema della fame nel mondo, costringendo chimicamente le affamate popolazioni a sbranarsi tra loro.
In un laboratorio scientifico, impegnato proprio nei loschi scopi di produrre un farmaco in grado di trasformare gli indigeni in cannibali, qualcosa va storto: la classica esplosione con annessa fuga di gas tossico manda a gambe all’aria i malefici piani dei cosiddetti paesi sviluppati. Scienziati e operai sono i primi ad essere attaccati dal morbo, e a tramutarsi in cadaveri antropofagi.
Il salto narrativo ci porta in piena giungla, dove una giornalista [interpretata dalla Margit Evelyn Newton de La puritana di Ninì Grassia, del 1989, qui alla sua prima esperienza da protagonista], assieme ad un cameraman e ad una coppia di amici con bambino, finisce proprio nel bel mezzo dell’epidemia.
Dopo i primi smembramenti, il gruppo si assottiglia e la bionda reporter, assieme al baffuto operatore, si trova, per tentare di sopravvivere, a doversi appigliare a quattro militari giunti sull’isola per monitorare la situazione.
Uno degli episodi “zombeschi” più fruibili, tra quelli italiani: anche se non siamo a livelli alti come lo Zombi 2 [1979] di Lucio Fulci, Virus [1981] riesce a dimostrare come ai tempi d’oro della nostra industria di Genere fosse facile, per i nostri registi artigiani, portare a casa un film personale [pur se originato da idee altrui], con poche intuizioni e qualche metro di pellicola.
Davvero estremi alcuni degli effetti speciali, che includono una testa “svuotata” a mano da occhi e lingua e un gatto che fuoriesce dalle viscere di una vecchietta; mentre un po’ campata in aria risulta la trovata della giovane giornalista che, per inoltrarsi all’interno della giungla senza indispettire gli autoctoni, pensa bene di spogliarsi tutta nuda, dipingersi addosso segni tribali e incamminarsi davanti alle due camionette dei militari. Il DVD della CineKult raccoglie, tra gli extra, i titoli dell’edizione italiana del film, e una serie di interviste a Drudi, Mattei, Fragasso, Newton e Garofalo.
Un intenso traffico ufologico interessa, invece, la trama di Occhi dalle stelle, 1978, di Mario Gariazzo.
Il fotografo Peter Collins [anche in questo caso
Franco Garofalo] scopre, sviluppando alcune fotografie scattate ad una modella in mezzo ad una radura, di aver immortalato, oltre alla donna, un disco volante.
Il fatto inspiegabile, unito al ricordo dell’improvviso malfunzionamento di orologi e radio, al momento del servizio fotografico, spingono Collins a ritornare nottetempo sul posto. La curiosità dell’uomo è subito ripagata da un incontro ravvicinato del terzo tipo. Il fotografo trova momentaneo riparo all’interno di una villa, ma ben presto gli alieni [umani più che umanoidi e vestiti con tuta e casco di lana e una retina protettiva sul viso] riescono a rapire il fotografo e uccidere l’uomo che lo aveva ospitato, mettendosi a breve anche sulle tracce della modella.
Mentre il giornalista Tony Harris [Robert Hoffman], capitato accidentalmente sul caso, inizia un pericoloso percorso di ricerca della verità riguardante UFO e complotti legati agli avvistamenti, un gruppo di agenti segreti, guidati da un impassibile George Ardisson [che in questo film sembra anticipare decine di anni prima il personaggio de l’uomo che fuma di The X-files, per carattere ed espressioni], danno man forte ai malvagi alieni nel tentativo di screditare la notizia dell’avvistamento e gettare sabbia sull’accaduto.
Nonostante il preludio e le tematiche affrontate, più che uno sci-fi, Occhi dalle stelle è una spy-story, un thriller con buone scene d’azione, che funziona per l’appassionato, anche con gli effetti speciali decisamente scarni che si ritrova e, soprattutto, evita di inserirsi nella facile via del buonismo del visitatore alieno, raccogliendo anche alcune informazioni veritiere sull’argomento che stava tanto a cuore al regista.
Nell’edizione CineKult, uno speciale intervista-carriera a Garofalo e il mediometraggio da lui scritto-diretto-interpretato Schizofrenia di un attore.
Luca Ruocco
VIRUS
Regia: Bruno Mattei
Con: Margit Evelyn Newton, Frank Garfeeld, Franco Garofalo
Durata: 96’
Formato: 1.78:1 anamorfico
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0
Distribuzione: CG Home Video – CineKult [www.cghv.it]
Extra: Interviste, Titoli versione italiana, Trailer
OCCHI DALLE STELLE
Regia: Mario Gariazzo
Con: Robert Hoffmann, Nathalie Delon, Martin Balsam, Franco Garofalo, George Ardisson
Durata: 93’
Formato: 1.85:1
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0
Distribuzione: CG Home Video – CineKult [www.cghv.it]
Extra: Interviste, Schizofrenia di un attore, Trailer