Per la seconda volta Logos Edizioni ci accompagna nel macabro e affascinante mondo di Stefano Bessoni che, dopo il volume illustrato Homunculus [trovate la nostra recensione qui],arrivato nelle librerie lo scorso settembre, inaugura il nostro autunno con un nuovo volume, se è possibile ancor più incantevole del precedente: Wunderkammer, da pochi giorni in libreria.
Anche questa volta Bessoni ricrea, attraverso ipnotici disegni a matita sospesi a metà tra il macabro e il grottesco, una delle tematiche principe del suo immaginario. La costruzione di una wunderkammer è, infatti, fra i temi di cui si compone l’ultimo lungometraggio del regista romano, Krokodyle [2010], ma è diventa materia ancora più magmatica in un suo lavoro di qualche anno precedente: Frammenti di scienze inesatte [2005].
In questo film, infatti, uno dei protagonisti si trova di punto in bianco invischiato in una incontenibile passione di costruire una propria camera delle meraviglie, luogo speciale dove esaltare la caducità della vita e l’estrema stravaganza di madre natura, trasformando un mucchio di ossa e qualche strana creatura in feticci da idolatrare.
Wunderkammer di Bessoni, consiste, in nuce, in un un piccolo e utile manuale per la costruzione della propria camera delle meraviglie, grazie ai disegni e ad alcune semplici ma essenziali spiegazioni. Contrariamente ad Homunculus, l’autore non sceglie la via della storia in rima, ma presenta in maniera puntuale tre differenti collezioni di “piccole meraviglie, cose naturali o artificiali, oggetti che suscitano stupore e qualche volta orrore”.
Leggendo Wunderkammer potrete rimanere affascinati dalla scoperta dell’esistenza di tre differenti modi di impostare la propria raccolta, vagliando la possibilità di rivolgersi al collezionismo di reperti classificabili come naturalia [ossa, teschi e altri residui di ciò che fu vivo, e che la morte ha congelato fino al ritrovamento], artificialia [creature strane e piccoli mostri, sia reali che posticci, costruiti, magari, unendo insieme due o più mummie di animali differenti] o mirabilia [dove ad antichi balocchi rattoppati vengono accostati moderni automi].
La wunderkammer, magnifica ossessione di Stefano Bessoni, è un territorio che per natura riesce ad esaltare il suo immaginario, che diventa visivamente spiazzante al cinema, e ancor più affascinante nei disegni contenuti all’interno del volume Logos.
In quelle che il regista-autore definisce come le antiche progenitrici dei musei di storie naturali, ci si sarebbe potuti trovare davanti a piccoli draghi, sirene, diavoli e angeli, basilischi, o addirittura in una Jenny Haniver o nella mummia di un nachzehrer. Ugualmente, sfogliando il volume di Bessoni, ci si troverà davanti ad un affascinate manuale di zoologia fantastica, ma non solo.
L’ossessione per la morte trasuda da ogni disegno, rimbomba nelle orbite vuote delle piccole creature, stride nelle rughe d’espressione dei comici personaggi. Immancabile, poi, il colto citazionismo.
Luca Ruocco
Autore: Stefano Bessoni
Editore: Logos Edizioni [www.logosedizioni.it]
Pagine: 48
Illustrazioni-Foto: Sì
Costo: 15,00 euro
BookTrailer: