In occasione della pubblicazione del volume La Storia del cinema per chi hafretta, edito da Falsopiano Edizioni, abbiamo incontrato il curatore Maurizio Failla per sapere qualcosa in più del libro e del progetto. Per chi non ne avesse ancora sentito parlare, riportiamo dal comunicato stampa, in coda l’intervista: “E’ un libro agile, simpatico e sfrontato quello curato da Maurizio Failla per le edizioni Falsopiano Edizioni, un dizionario di cinema a tutti gli effetti sul modello Mereghettiano A – Z diviso in colonne che contengono oltre 2000 film, recensiti in forma lapidaria.
La sfida infatti è stata quella di recensire un film in una riga. Impresa difficilissima a detta di molti critici “in” della carta stampata. In realtà il dizionario non vuole essere un prontuario di cinema nelle intenzioni, ma un compendio che mette in luce i difetti di un film scherzandoci su, oppure partendo dal titolo e per pretesto parlare d’altro.
La speranza è che chi legge quest’anti-dizionario, dato che è stato scritto da appassionati e cinefili e dove sono recensiti sia classici che molto cinema di genere ed anche “chicche” quasi introvabili, prenda
in mano quel film e lo veda per capire realmente se questo o quel difetto ci sia o perché è stato massacrato in quel modo ignobile.
Qualche esempio? “L’uomo che pisciava seduto” [Edward mani di forbice, Tim Burton]; “…eran giovani e forti e sono morti…” [300, Zack Snyder]; “Di mamma ce n’è una sola…” [Psycho, Alfred Hitchcock].
Un’operazione curiosa e simpatica per un libro da tenere accanto al lettore dvd e da sfogliare prima di scegliere il film della serata.”.
Potete ordinarlo direttamente dal sito della casa editrice: http://www.falsopiano.com/cinefretta.htm
[Luca Ruocco]: Cos’è “Storia del cinema per chi ha fretta”?
[Maurizio Failla]: Un dizionario di cinema.
[LR]: Come è nata l’idea per questo libro?
[MF]: Un giorno mentre “cazzeggi” apri un gruppo su Facebook e vedi che si iscrive tanta gente. Quando hai tanto materiale allora pensi a cosa farne, c’ho pensato subito a dire il vero, ma ci sono voluti più di 2 anni a farlo, c’erano da rileggere quasi 10.000 recensioni.
[LR]: Il “gruppo di lavoro” sembra vasto. Come hai coordinato il lavoro, e con quali regole hai scelto o scartato le recensioni inviate?
[MF]: Infatti è stato un lavorone: le ho lette tutte, ne ho scritte molte altre io, sceglierle è stato facile, mi sono bastato su quelle che ritenevo più precise, che mi facevano ridere di più e sui doppi sensi. Ho preso anche quelle che ricevevano più “mi piace” ovvio, questo è stato un lavoro relativamente facile che mi ha portato via comunque diversi mesi…
[LR]: Perchè hai fretta?
[MF]: Il titolo è stato emblematico per recensire in una riga, si riferisce al fatto che recensire in una riga possiamo farlo tutti, non devi essere Gilles Deleuze. Ora farne una è facile, anche 4 o 5, farne già 20 diventa un problema, 100 devi essere un genio, 2700 come ci sono nel libro è impossibile direi. Il successo lo devo esclusivamente ai miei collaboratori che sono tanti e variegati. Anche Mereghetti in ogni modo non scrive il suo dizionario da solo, io ne ho scirtte un 20% buono.
[LR]: Come recensiresti il tuo libro, dovendo inserirlo in una eventuale “Storia dei dizionari cinematografici per chi ha fretta”?
[MF]: Nel libro viene recensito “Il Bignami del Mereghetti” ma non c’entra nulla se non graficamente col dizionario vero e proprio.
[LR]: Credi che i tuoi “colleghi” più blasonati apprezzeranno un dizionario così ironico?
[MF]: No, le tante citazioni dal Mereghetti mi fanno tremare… gli ho dedicato il libro nella prima pagina: “A Paolo Mereghetti, quello del dizionario vero, con stima infinita e gratitudine” non mi paragono a Mereghetti, non ci penso minimamente, lui è Mereghetti io nn sono nessuno e nemmeno quelli che mi hanno aiutato a compilarlo.
[LR]: Puoi farci qualche esempio di recensione?
[MF]: Ne scelgo 2 su un film che tutti consocono perchè sono pezzi di storia del cinema: “Amare soltanto una slitta di legno porta un tizio a diventare potentissimo.” [Quarto potere, Orson Welles] e “La spada nella doccia.” [Psycho, Alfred Hitchcock].
[LR]: Sarà un appuntamento annuale, come gli altri dizionari di cinema?
[MF]: Non lo so, dipende dalle vendite e da quanto se ne parlerà, se diventa un appuntamento annuale significa che è stato un successo! Quindi me lo auguro!