Si capisce benissimo, un po’ il tepore, un po’ questa terra di nessuno, l’assopimento è d’obbligo. L’aritmia cerebrale domina una mente svogliata e così: ricevo quello che mi merito! Questa è la storia, vera, di un errore.
Film: REPO MEN di Miguel Sapochnik [2010]
Remy [Jude Law] e Jake Freivald [Forest Whitaker] lavorano per la multinazionale The Union. Siamo in un futuro molto prossimo., in cui è possibile sostituire qualunque organo del corpo umano, qualora ce ne sia bisogno, purché si sia in grado di pagare. Remy e Jake Freivald sono due tra i vari Repo Men.
Il loro lavoro è semplice: recuperano gli organi che sfortunati proprietari non riescono più a pagare, cosa che accade molto di frequente ed in modo cruento e sanguinoso. I due sono molto amici e molto competenti, tanto da essere, nel loro campo, i migliori.
Remy, però, comincia ad avere dei dubbi, vuole smettere e questo Jake non riesce né a capirlo né ad accettarlo tanto che, sabotando un defibrillatore che Remy deve usare durante un recupero, finisce per procurare all’amico un danno tale da costringerlo ad accettare un nuovo cuore fornito ovviamente dalla Union. Remy, da cacciatore diventa preda, ed è costretto a fuggire dai suoi ex-compagni. Durante la fuga, incontra Beth [Alice Braga], i due finiscono per amarsi ed insieme tentano di cambiare il reciproco ineluttabile destino. Jack li aiuta, ma non ci potrà essere altro modo di uscirne che la morte.
Tratto dal romanzo REPO MEN [2011] di Eric Garcia [1972]
Ed ecco l’errore!
Compro il libro [Ed. RCS Libri, Milano 2011] e leggo tutte tutte le 316 pagine bianche con le parole in nero e mi sembra proprio che, eccezion fatta per la descrizione del periodo militare, di cui nel film non esiste traccia, le due “cose” siano identiche, ma avevo tralasciato le “Note dell’autore”. Dodici pagine.
Il libro si vende con il titolo del film, ma il film non è tratto da questo libro, bensì da un precedente lavoro dello stesso autore dal titolo The repossession mambo. Dopo aver girato il film, gli stessi autori hanno riscritto il libro, 316 pagine, che io ho comprato e letto, pensando che dal libro fosse tratto il film!
Questo “dovrebbe “ essere Garcia Eric! Ed io non voglio comprare The repossession mambo temendo che questa storia di bambole russe non termini più.
Note
L’unica nota riguarderebbe il rapporto, oggi, tra scrittura e film, in un momento in cui tutti gli autori di successo scrivono più sceneggiature che narrativa e questo, Garcia lo spiega benissimo proprio in quelle Note che io avrei meritato di leggere prima e non dopo.
Comunque, torneremo sul problema…
Dascia Mastro