Il Genere comico italiano sembra proprio non volersi proprio riprendere dal suo stato letargico. Per forza di cose non si può che provare nostalgia nei confronti delle commedie di un tempo, anche senza andare troppo lontano negli anni. Qualità come originalità, creatività, leggerezza, non appartengono più, almeno guardando alla maggior parte dei casi, alla commedia all’italiana, e sembra proprio che ai registi-burattinai del Genere non interessi neanche distinguersi gli uni dagli altri, altrimenti perché continuare a giocare sempre le stesse carte?
È nata una star? di Lucio Pellegrini [E allora mambo!, 1999] non si distingue da tante altre commedie, risultando perciò non solo un film monotono, ma anche superfluo e gracile. Poco aiuta il riferimento a Nick Hornby, scrittore inglese molto affermato, dal cui racconto Not a star, edito nel 2010 da Guanda Editore, prende spunto il film. La sceneggiatura [scritta da Michele e Lucio Pellegrini con Massimo Gaudioso] si libera del peso del racconto nella seconda parte, che è una libera prosecuzione del racconto, ma è lacunosa perché non sa dirottare verso mete diverse dalla consuetudine e dalle mode assolutamente mediocri del momento, e, seppur senza risultare eccessivamente volgare, non può fare a meno di esserlo almeno in parte.
Si ha ormai la certezza che la maggior parte dei registi nostrani dediti alle commedie, considerino le stesse un prodotto della volgarità, come se solo la trivialità e i continui riferimenti al sesso potessero suscitare risa.
Lucia [Luciana Littizzetto] e Fausto [Rocco Papaleo] sono i genitori di Marco [Pietro Castellitto], un ragazzo di 19 anni, iscritto all’alberghiero, un po’ svogliato e all’apparenza intontita. La realtà, però, è diversa, e Lucia e Fausto, rea una vicina di casa spiona [Michela Cescon], verranno a conoscenza della nuova occupazione di Marco: l’attore di un film porno. Ma come è possibile che un ragazzo così tranquillo possa avere certe fantasie? E da quanto tempo si diletta nel genere? E soprattutto, che ruolo ha Elena [Cristina Odasso] in tutto questo? Lucia e Fausto, storditi e ancora increduli, si metteranno alla ricerca di indizi che riescano a far luce su questa imbarazzante storia.
Indubbiamente il film si regge sulla presenza di Luciana Littizzetto [che con Pellegrini aveva già lavorato al cinema, oltre che in tv, con E allora mambo!] e Rocco Papaleo, due attori che non hanno bisogno di presentazioni, e che, seppur protagonisti di un film che di ironico ha ben poco, riescono però a far sorridere, con la loro verve e spigliatezza. La coppia Papaleo–Littizzetto funziona, ma è poco sfruttata. Speriamo quindi di vederli nuovamente insieme in altri contesti. Per quanto riguarda Pietro Castellitto, figlio d’arte ai primi esordi, poco influisce la sua presenza nel film, anche perché la storia è basata sulla reazione dei genitori alla notizia del suo debutto nel genere porno. E se fa sorridere la smemoratezza che egli mostra con la faccia da imbambolato, poco però funziona il personaggio, che è solo usato come mezzo per amplificare le gag scaturite dalla coppia genitoriale.
Va spezzata una lancia a favore della colonna sonora curata da Dario Brunori, meglio conosciuto come Brunori SAS, uno dei migliori esempi nel panorama indipendente italiano.
Gilda Signoretti
Regia: Lucio Pellegrini
Con: Luciana Littizzetto, Rocco Papaleo, Pietro Castellitto
Uscita in sala in Italia: venerdì 23 Marzo 2012
Sceneggiatura: Massimo Gaudioso, Lucio Pellegrini, Michele Pellegrini
Produzione: IBC Movie, Warner Bros. Pictures, Entertainment Italia
Distribuzione: Warner Bros. Pictures
Anno: 2012
Durata: 100’