Appassionato di espedienti che hanno fatto cara la nostra commedia di una volta, il regista Carlo Vanzina [Sapore di mare] torna dietro la macchina da presa con un prodotto fatto di storie, che si intrecciano nell’arco di 24 ore, e che ha per titolo Buona giornata.
Protagonisti sono: un conte decaduto [Christian De Sica], che vedrà la sua antica casa invasa da una troupe televisiva; un milanese trapiantato in Puglia [Diego Abatantuono], rappresentante di prodotti di domotica e con i problemi di famiglia sul groppone; un evasore fiscale [Maurizio Mattioli] alle prese con la finanza; una manager di Milano [Teresa Mannino] che si ritroverà senza borsa e quindi senza “l’utile” che la faccia sentire se stessa [il telefono cellulare]; un politico poco pulito [Lino Banfi] che dovrà fare i conti con l’elezione al Senato di una legge che gli rema contro; uno scaramantico toscano [Paolo Conticini], tifoso sfegatato della Fiorentina, che con l’aiuto della sua ragazza [Chiara Francini] dovrà far sì che la sua squadra vinca allo stadio; un notaio napoletano [Vincenzo Salemme] che si mette nei guai con sua moglie [Tosca D’Aquino], per colpa di una giovane escort straniera.
Tutto un giro di vite che, da nord verso sud, cerca di fare il punto su vizi e difetti dell’Italia e degli italiani.
Che ormai Vanzina non sia il fiore all’occhiello di certa critica è risaputo, una volta la motivazione era la volgarità [che non sempre è stata presente nei suoi film, a dire il vero], oggi sembra essere, invece, quel senso di leggerezza totale nel raccontare le cose, come se si fosse avvicinato troppo ad certa una frivolezza narrativa che abbia reso le sue storie troppo superficiali.
Eppure, proprio su questo difetto [?] di base il noto regista si è sbizzarrito realizzando questo Buona giornata, una commedia che guarda al padre Steno con fare spensierato e col solo pretesto di voler divertire la gente in sala, sfornando trame e personaggi singolari, senza eccessivi manierismi, proprio come solo una volta si sapeva fare.
Difatti mette più malinconia che gioia quel conte decaduto interpretato da De Sica [Vacanze di Natale a Cortina], come anche l’interpretazione di Banfi [L’allenatore nel pallone], memore dei suoi fasti cinematografici anni ’70/’80, o la prova di un superlativo Mattioli [Un’estate ai Caraibi] alle prese con un ruolo che molto deve alle performance di Mario Carotenuto.
Il resto delle trame vacillano tra la farsa napoletana, ovviamente il segmento legato a Salemme [Olè], e l’attualità spicciola, il non disprezzabile episodio della Mannino [A Natale mi sposo]; mentre di più esile impatto la storia di Abatantuono [Eccezzziunale…veramente], scritta dall’attore stesso assieme a Giovanni Bognetti, e quella, abbastanza inutile, dell’accoppiata Conticini [Natale a Beverly Hills] –Francini [Maschi contro femmine].
Su queste basi Buona giornata andrebbe guardato sotto la giusta aspettativa, preso per quel prodotto facile da vedere che è, senza arrivare all’errore di pensare che la faciloneria di fondo sia più un difetto che un pregio.
Che piacevole commedia sarebbe stata, altrimenti?
Mirko Lomuscio
Regia. Carlo Vanzina
Con: Christian De Sica, Diego Abatantuono, Lino Banfi, Vincenzo Salemme, Maurizio Mattioli
Uscita in sala in Italia: venerdì 30 marzo 2012
Sceneggiatura: Carlo Vanzina, Enrico Vanzina
Produzione: Medusa Film, in collaborazione con SKY
Distribuzione: Medusa Film
Anno: 2012
Durata: 131’