Marco Tullio Giordana, a quattro anni dal suo ultimo film, Sangue pazzo, torna al cinema con Romanzo di una strage [2012]. Giordana ha spesso mostrato il suo interesse nei confronti del cinema storico, scegliendo di raccontare storie di cronaca che hanno infangato il nome dell’Italia [Sangue pazzo, 2008; I cento passi, 2000; Pasolini, un delitto italiano, 1995]. E ora si ripropone, con Romanzo di una strage, in un film di alto spessore che racconta la strage di Piazza Fontana, avvenuta a Milano il 12 Dicembre 1969, in pieno pomeriggio. L’argomento è certamente molto scottante, e ancor oggi, a distanza di 43 anni, se ne discute e ci si indigna, sia per i depistaggi protrattisi negli anni, sia per le lungaggini processuali e soprattutto per una sentenza definitiva imbarazzante.
Giordana dirige con la maestria che gli compete questo film, cercando con minuzia di particolari di descrivere, senza mai cadere nel banale, una storia complessa, avvolta tutt’ora da molti dubbi.
È il 12 dicembre 1969, ore 16:37, quando una fortissima esplosione, le cui cause sono inizialmente poco chiare, fa saltare in aria la Banca Nazionale dell’Agricoltura a Piazza Fontana, a Milano, e uccide 17 persone, ferendone 88.
Ad occuparsi del caso il commissario Luigi Calabresi [Valerio Mastandrea], il questore Marcello Guida [Sergio Solli]e Antonino Allegra [Giacinto Ferro], capo dell’ufficio politico della questura di Milano. L’esplosione è stata causata da una bomba, l’ennesima e la più potente.
Quell’anno, infatti, Milano, come le città principali italiane, erano state bersaglio di diverse esplosioni organizzate. I sospetti cadono su un gruppo di anarchici, guidato da Giuseppe Pinelli [Pierfrancesco Favino], che viene trattenuto in carcere pur senza prove reali, solo perché conoscente di Pietro Valpreda [Stefano Scaldaletti], che un testimone, di professione tassista, dice di aver accompagnato alla banca alcuni prima dello scoppio.
Dall’altra parte, però, in mezzo alle lotte studentesche del 1968/1969, si confondono gruppi di neonazisti, ed è sui movimenti del gruppo che indagano i giudici Pietro Calogero [Corrado Invernizzi] e Giancarlo Stiz [Diego Ribon], che preparano l’arresto di Giovanni Ventura [Denis Fasolo]e Francesco Freda [Giorgio Marchesi]. La politica assiste sgomenta alla situazione, incapace di prendere decisioni. Aldo Moro [un eccezionale Fabrizio Gifuni] si sente braccato, e sfoga la sua crisi affidandosi alla sua fede cattolica.
Calabresi, convinto di aver preso un abbaglio accanendosi inizialmente su Pinelli, morto in questura, durante l’interrogatorio in circostanza poco chiare, e sul gruppo anarchico, inizia a pensare che il traffico d’armi abbia legami con la strage.
Giordana, anche in questo film, si giova della presenza del suo fido e bravissimo Luigi Lo Cascio [I cento passi, La meglio gioventù], anche se non in veste di protagonista. Prendono parte al film, in ruoli minori, anche altri attori che in passato hanno già collaborato col regista, come Luca Zingaretti, Michela Cescon [Lucia Pinelli], Giorgio Colangeli [Federico Umberto D’Amato], e, eccezionalmente, compare anche Giampaolo Pansa.
I ruoli principali sono affidati a volti televisivi, come Mastandrea e il gettonatissimo Favino, sempre sorprendente. La sceneggiatura, firmata dallo stesso Giordana con Sandro Petraglia e Stefano Rulli, già collaboratori di Giordana, autori di Pasolini, un delitto italiano, La meglio gioventù, Quando sei nato non puoi più nasconderti.
Romanzo di una strage è un ottimo film, che si costituisce anche di alcuni sommessi momenti ironici, come la scena in cui i ministri litigano e si offendono, mentre sono castigatamente seduti intorno ad un tavolo, o le battute di Pinelli, che, va detto, non alleggeriscono il film dove, va detto, a volte si respira un po’ l’aria di una buona fiction televisiva, ma questo è il conte da pagare quando ci si trova a gestire una storia complessa e di ampia risonanza. Romanzo di una strage è senz’altro un’altra significativa e bella prova di Giordana.
Gilda Signoretti
Regia: Marco Tullio Giordana
Con: Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Fabrizio Gifuni, Corrado Invernizzi, Diego Ribon, Luigi Lo Cascio
Uscita in sala in Italia: venerdì 30 Marzo 2012
Sceneggiatura: Marco Tullio Giordana, Sandro Petraglia, Stefano Rulli
Produzione: Cattleya in collaborazione Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Anno: 2012
Durata: 130’