E’ il film dei grandi numeri: 250 milioni di dollari di budget [a suo tempo un record, ora non più], più di un miliardo incassati nel mondo, 11 premi Oscar su ben 14 nomination ed ora torna in sala sui principi di un altro numero, il tre, che sta per 3D.
Naturalmente stiamo parlando di Titanic, il kolossal di James Cameron [Terminator] che si ripropone ora, a 15 anni dalla sua realizzazione e ben 100 dalla famosa tragedia, nei nostri schermi sotto forma di prodotto a tre dimensioni, come vuole la recente legge di mercato [anche alla saga di Guerre stellari sta toccando la stessa sorte].
Sorvolando sulla storia che ruota attorno a questo capolavoro della cinematografia anni ’90, il discorso che si va ad aprire riguarda ovviamente il coinvolgimento di questa stereoscopia moderna [il 3D appunto], utilizzata in tal caso col solo intento di attirare altro pubblico; effettivamente poco si nota della profondità visiva e il lavoro di riconversione non aggiunge null’altro al fascino dell’opera di Cameron, anzi ciò che se ne evince durante la visione è quanto stupendo sia il film, in tutta la sua maestosità e intelligenza, ricco di uno sguardo lucido sugli eventi che portarono alla tragedia e su come socialmente fosse spaccato il mondo una volta, aprendo la non disprezzabile critica sulla disgustosa differenza di ceto, dalla quale dipendeva il valore di ogni singola vita umana.
Rileggere oggi tali messaggi e significati assume più valore, se ben pensiamo che nel mondo c’è una crisi economica che incombe di paese in paese, punto di vista che si accosta con la commemorazione di quelle vittime.
Un discorso, questo, giusto per fare il punto sull’importanza di questo kolossal, per il resto, per la sua validità artistica, c’è poco da aggiungere: l’esile storia d’amore che serve da introduzione all’ora e mezza di affondamento, realistica e coinvolgente grazie a tutta la maestria tecnica che il buon Cameron conosce, gli astri nascenti Di Caprio [The departed – Il bene e il male] e Winslet [poi premio Oscar per The reader] al massimo del loro splendore, le magnifiche musiche di James Horner [Braveheart – Cuore impavido] e la stupenda canzone cantata da Celine Dion, ambedue premiate con Oscar, che accompagnano lo spettatore nel pieno della poesia narrativa.
Titanic torna così come ce lo ricordiamo, senza perdere un minimo del suo fascino magnetico da perfetto prodotto ad alto costo, e con l’aggiunta di questo tre dimensioni più che altro specchietto per le allodole, scusa buona per rigoderselo in sala.
E pensare che a rilanciare recentemente la visione 3D è stato proprio quell’altro successo mondiale che è Avatar, anch’esso diretto da Cameron, ma con meno valide doti artistiche che in Titanic.
Speriamo che il regista ritorni presto al cinema con idee più ispirate.
Mirko Lomuscio
Regia: James Cameron
Con: Leonardo Di Caprio, Kate Winslet, Billy Zane, Kathy Bates, Frances Fisher, Bernard Hill
Uscita in sala in Italia: mercoledì 4 aprile 2012
Sceneggiatura: James Cameron
Produzione: 20th Century Fox
Distribuzione: 20th Century Fox
Anno: 1997
Durata: 187’