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DETECTIVE DEE e il mistero della fiamma fantasma di Tsui Hark

detectivedee1Sontuoso, epico, iper-cinetico, adrenalinico, poetico, fantasmagorico: sono questi alcuni degli aggettivi che la critica nazionale e internazionale ha speso in favore dell’ultima fatica dietro la macchina da presa di uno dei maestri indiscussi del cinema orientale contemporaneo. Stiamo parlando di Tsui Hark e del suo colossal in costume Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma, presentato con successo in concorso alla 67esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e ora disponibile per il mercato home video nella collana Far East Film della CG HV. Una gioia per occhi e le orecchie degli appassionati del cinema di genere [e non solo] proveniente dall’Estremo Oriente che, dopo aver assaporato sul grande schermo [distribuito nelle sale nostrane grazie alla lungimiranza della Tucker Film lo scorso 26 agosto] le straordinarie immagini messe in quadro da uno Tsui Hark in grande spolvero, possono riviverle seduti comodamente nel salotto di casa.

Il regista di origini vietnamite, ma di scuola hongkonghese, torna ad affrontare un genere come il wuxiapian che nella sua carriera gli ha regalato gioie e dolori, come nel caso dell’altalenante Seven Swords. Stavolta le incertezze e i difetti riscontrati nella pellicola del 2005 cedono il passo a un cappa e spada all’orientale che mescola sapientemente dramma storico, legal thriller, azione e fantasy, in un patchwork di generi davvero assortito. Ed è soprattutto dalla combinazione perfetta di quest’ultimi due ingredienti che nasce la solidità narrativa e il grande impatto visivo che è alla base del nuovo film firmato da Tsui Hark.

detectivedee4Siamo nell’anno 690 d.C., al tempo della dinastia Tang, nella città capitale di Luoyang. Vi si sta costruendo un monumentale stupa buddista. Quando sarà completato, la prima donna Imperatrice della Cina, Wu Zetian, salirà formalmente al trono del Paese più grande e potente del mondo. Ma una serie di misteriose sciagure minaccia l’ascesa di Wu al potere: diversi uomini sono morti per autocombustione in pubblico. Decisa a risolvere il caso prima di salire al trono, Wu si rivolge a un candidato improbabile, Di Renjie, fatto imprigionare otto anni prima dopo che lui l’aveva criticata per aver preso il potere alla morte dell’Imperatore.

Il plot, tratto dall’omonimo romanzo di Lin Qianyu, riflette sul grande schermo con estrema efficacia proprio una fusione di colori, atmosfere e elementi tradizionali cinesi con una trama poliziesca avvincente e ben strutturata. Al suo interno è possibile rintracciare chiaramente temi e stilemi, tanto del filone wuxiapian quanto della filmografia del regista di Once Upon a Time in China e Time and Tide.

Lo script ci trascina letteralmente e senza mezze misura in un “valzer” di sospetti, intrighi di potere, inganni, sortilegi, trame e complotti, il tutto attraverso una superlativa lezione di messa in scena e di messa in quadro che regala allo spettatore di turno grandi esempi di velocità di esecuzione [ossia come la frammentazione dovuta ai continui stacchi può tramutarsi in fluida continuità] ed eleganza coreografica [si va oltre il wire work]. Merito delle magnifiche sequenze d’azione disegnate dal sempre all’altezza Sammo Hung e degli effetti visivi di Chen Kuo-Fu, che danno quel tocco in più all’ottimo lavoro di regia di Tsui Hark.

detectivedee2Sequenze d’azione che rappresentano l’assolo di una coinvolgente sinfonia audio-visiva, in grado di riportare alla mente di volta in volta i magici duelli aerei di un cult come Storia di fantasmi cinesi di Ching-Siu Tung [vedi il combattimento nel Bazar fantasma], la cadenza da balletto e la geometrica chirurgia del movimento marziale dei wuxia di Zhang Yimou e Ang Lee [i combattimenti che si svolgono nel monastero infinito e negli uffici imperiali], la potenza del contatto corporeo e armato manifestata nello spazio di due dei capolavori di King Hu come A Touch of Zen e Come Drink With Me [il tutti contro uno ambientato dentro e fuori dalla grande statua di Buddha che precede l’epilogo]. In poche parole uno spettacolo strabiliante, ipnotico, qua e là estetizzante sul piano cromatico, plastico e in primis super dinamico.

E uno spettacolo di questo tipo, reso ancora più emozionante grazie alla nitidezza delle immagini e al sonoro avvolgente, non poteva che essere accompagnato da un comparto extra di tutto rispetto che propone, oltre al trailer italiano e alla ricca galleria fotografica, una serie di interessanti approfondimenti dedicati al film. Si parte con un video saggio a cura di Giona A. Nazzaro dal titolo “Tsui Hark Once Upon a Time in China”, nel quale il critico ripercorre le tappe fondamentali della cinematografia hongkonghese di ieri e di oggi, attraverso un viaggio nel genere wuxia, nella produzione degli Shaw Brothers e tra le pellicole dirette dai celebri esponenti della vecchia generazione e della Nouvelle Vague di Hong Kong, tra cui proprio Tsui Hark. Del regista nato a Saigon traccia le linee guida dagli esordi con The Butterfly Murders sino a Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma, quest’ultimo sviscerato attraverso un’attenta, lucida e puntuale analisi contenutistica, formale e tecnico-stilistica. Seguono a ruota quattro speciali realizzati in occasione del lancio promozionale nelle sale, ognuno incentrato su un aspetto chiave della pellicola: in “Un colossal del genere fantasy” è possibile rivivere attraverso le parole di Tsui Hark, Sammo Hung e del supervisore degli effetti visivi Chen Kuo-Fu, le immagini tratte dal backstage e i bozzetti del découpage, le fasi principali della lavorazione a partire dalla sceneggiatura; in “Viaggio nella dinastia Tang” si svelano i trucchi legati alla messa in scena, ai costumi e alle scenografie, mentre in “I film d’azione secondo il regista Tsui” quelli che hanno reso possibile la realizzazione delle complicate sequenze d’azione; per chiudere in bellezza con “Gli effetti speciali”, nel quale si scorrono via via i segreti relativi all’utilizzo della computer grafica applicata ad alcune scene chiave.

Francesco Del Grosso

 

Regia: Tsui Hark

Con: Andy Lau, Carina Lau, Bingbing Li

Durata: 119’

Formato: 16:9 – 2.35:1

Audio: Italiano DD 5.1, Italiano DD 2.0, Cantonese DD 2.0

Distribuzione: CG Home Video [www.cghv.it]

Extra: Tsui Hark Once Upon a Time in China; Un colossal del genere fantasy; Viaggio nella dinastia Tang; I film d’azione secondo Tsui; Gli effetti speciali; Gallery; Trailer

InGenere Cinema

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