Vi avevamo parlato di Blood Story tempo fa, sia per anticiparvi l’uscita al cinema, che dopo, dedicandogli una recensione. Ve ne riparliamo ora che il film è da qualche mese negli store, in DVD e Blu-Ray, distribuito da Filmauro.
Blood Story, diretto da Matt Reeves [Cloverfield, 2008], fece discutere a causa del paragone inevitabile con il precedente svedese Let me in, di Tomas Alfredson, 2008. Entrambi traggono la loro trama dal fortunato romanzo di John Ajvide Lindqvist, del 2004 [ma edito in Italia solo nel 2008], ma se la base della storia è la stessa, cambiano le modalità con cui questa viene trattata. Non è il caso di soffermarci sulle differenze, e, avendo Reeves sostenuto più volte che il suo Blood Story non è un remake di Let me in, crediamo inutile continuare a scavare su tale questione.
Blood Story non è, e menomale, il solito film contemporaneo sui vampiri alla Twilight, ma sfrutta la potenzialità e il fascino vampiresco in modo intelligente. Affrontare un film pensato per grandi, ma con protagonisti due adolescenti, con il chiaro intento di suggestionare e impressionare, non è semplice, e Reeves in questo è stato molto abile. Blood Story viaggia in crescendo, e si agghinda di vari momenti di suspense che sono preceduti da lunghi silenzi, in cui è il respiro di Abby.
Abby [Chloe Moretz] si è appena trasferita con suo padre [Richard Jenkins] in un condominio nel New Mexico.
È una ragazzina molto riservata, dall’aria triste, il cui aspetto ha qualcosa di inquietante. Accanto all’appartamento dove vive, abita con sua madre Owen [Kodi Smit-Mc Phee], un ragazzino complessato, vittima del bullismo e dell’odio reciproco che si scambiano i genitori, separati da tempo. Owen fa presto amicizia con Abby, e per la prima volta guarda al mondo femminile con meno pregiudizi e maggiore apertura. Scopre in Abby una vera amica, ma non ha ancora ben compreso a quale realtà la ragazza appartenga e come mai delle volte riesca a fare cose impensabili, o per quale motivo in alcuni giorni sembri così pallida e malata, mentre in altri volte sia così in salute…
Reeves sa come suggestionare, e lo dimostra molto spesso, già ad esempio nelle scene di caccia in cui Richard Jenkins, dallo sguardo catalizzatore, va a caccia di carne umana e compie memorabili assassinii [annega, sgozza, trascina cadaveri nella notte], e allettanti sono anche le scene in cui Abby, una vampira molto animalesca, violenta e selvaggia, si aggira con disinvoltura e destrezza al buio, per poi tornare alla normalità una volta sazia. I due attori protagonisti sono eccellenti, Moretz [Kick-Ass, 2010, di Matthew Vaughn] è magnifica, davvero brava nel non tradire mai l’inespressività del personaggio che interpreta, e Smit-McPhee [The road, 2009, di John Hillcoat] è una vera promessa. Bella la sinergia tra i due personaggi, che avvertono la presenza dell’altro anche se separati da una parete.
I contenuti extra vanno dal trailer e dagli spot tv ad una sezione speciale, dedicata alle interviste agli attori e al regista, e infine il cortometraggio Help Wanted, di Francesco di Molfetta, dedicato al tema del vampirismo, vincitore del concorso “Raccontaci la tua Blood story”, indetto da Filmauro nel 2011.
Abby: “Ho bisogno di sangue per vivere”
Gilda Signoretti
Regia: Matt Reeves
Con: Chloe Moretz, Kodi Smit-Mc Phee, Richard Jenkins
Durata: 112’
Audio: Inglese/Italiano Dolby Digital 5.1
Formato: 16/9 2.35:1
Distribuzione: Filmauro Home Video [www.filmauro.it]
Extra: Speciale; Help Wanted; Trailer; Tv spot