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CONTRABAND di Baltasar Kormákur

contrabandChris Farraday è un ex marinaio che è stato licenziato dalla nave su cui lavorava a causa della sua abitudine a contrabbandare merci rubate a New Orleans. Nonostante negli anni sia riuscito a costruirsi una vita onesta, è costretto a tornare nel mondo nella criminalità per proteggere la moglie, la figlia e il cognato, dopo che quest’ultimo per evitare di essere arrestato ha buttato in mare preziosa merce illegale.

Se a qualche spettatore la sinossi di Contraband ricorda vagamente qualcosa di già visto e sentito, la sensazione di dejà vu è assolutamente legittima e naturale visto che l’ultima fatica dietro la macchina da presa di Baltasar Kormákur, dopo i pluri-premiati 101 Reykjavík, Hafið, A Little Trip to Heaven e Mýrin, non è altro che il remake del film del 2008 Reykjavík-Rotterdam, diretto da Óskar Jónasson e scritto dallo stesso Jónasson con Arnaldur Indriðason. Il doppio filo rosso che congiunge le pellicole, oltre al fatto che la seconda è il rifacimento della prima, si snoda lungo altrettante direttrici genetiche di Contraband: da una parte troviamo Kormákur firmare la regia di un progetto che lo aveva visto quattro anni prima nella veste di attore protagonista, passate ora a Mark Wahlberg, dall’altra la presenza nei credits della coppia JónassonIndriðason alla voce “soggetto”. Ciò rende possibile una continuità dal punto di vista creativo tra l’originale e il suo clone, che ha rappresentato già all’epoca del primo sodalizio un punto di forza e che adesso appare, senza ombra di dubbio, un elemento chiave della riuscita dell’operazione.

Presentato in anteprima italiana lo scorso marzo all’ultima edizione del Bari International Film Festival, il film approda nelle sale nostrane a partire dal 25 luglio con la Universal Pictures. Nella politica di allungamento della stagione cinematografica ci può anche stare, ma Contraband avrebbe meritato ben altra uscita, viste le qualità espresse sul grande schermo da un’opera che sa come tenere incollati alle poltrone gli spettatori di turno.

contraband2Lo fa grazie a un mix di azione e thriller, dove la tensione e, soprattutto, l’adrenalina sono gli ingredienti chiave della sua riuscita. Grande merito va riconosciuto alla sceneggiatura di Aaron Guzikowski, collante solido, seppur con qualche sbavatura e digressione presente qua e là nella narrazione, capace però, alla lunga distanza, di rendere il passaggio dal vecchio al nuovo efficace e meno traumatico. Il plot affidato a Kormákur gioca anch’esso su un palleggio insistito tra l’ultima “missione” a bordo della nave del protagonista e la resistenza di sua moglie [Kate Beckinsale] in quel di New Orleans, nei confronti del malavitoso di turno e alle sue continue minacce [un Giovanni Ribisi in stato di grazia nel ruolo del boss Tim Briggs].

Lo script di Guzikowski smorza e ridimensiona di molto le atmosfere da giallo che avvolgevano e caratterizzavano la matrice dalla quale proviene, per lasciare ampio spazio alla componente action soprattutto nella parte centrale ambientata a Panama, con scene dal forte impatto fisico, che dal punto di vista stilistico e visivo richiamano alla mente Heat – La sfida e la trasposizione cinematografica di Miami Vice: dall’assalto al portavalori con successiva sparatoria e inseguimento tra S.W.A.T. e rapinatori  al conflitto a fuoco nel magazzino generale di Gonzalo. contraband3La componente thriller viene relegata a valida sottotraccia pronta a emergere quando c’è ne bisogno, ossia quando l’azione decelera e la tensione dialettica ed emotiva prende il sopravvento. Al resto ci pensa il regista islandese dietro alla macchina da presa, cucendo addosso alla storia e ai personaggi che la animano dall’interno uno stile eclettico e sempre sul pezzo che rende la fruizione gradevole, divertente ed eccitante.

Francesco Del Grosso

 

Regia: Baltasar Kormákur

Con: Kate Beckinsale, Mark Wahlberg, Giovanni Ribisi

Uscita in sala in Italia: mercoledì 25 luglio 2012

Sceneggiatura: Aaron Guzikowski

Produzione: Universal Pictures, Blueeyes Productions, Farraday Films, Working Title Films

Distribuzione: Universal Pictures

Durata: 110′

Anno: 2012

InGenere Cinema

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