Home / Recensioni / Memorie dall'Invisibile / INBRED di Alex Chandon

INBRED di Alex Chandon

INBRED_MAIN_COVER_big_YMA volte la vita pare accanirsi su alcune persone. Così è per quattro giovani ragazzi: Tim [James Burrows], Zeb [Terry Haywood], Sam [Nadine Rose Mulkerrin]e Dwight [Chris Waller], che hanno in comune una vita complicata, motivo per cui sono ospitati da anni in una struttura per ragazzi con diverse problematiche psicologiche e comportamentali. Anche per loro è giunto il momento di farsi una vacanza, in compagnia di due assistenti sociali, Kate [Jo Hartley] e Jeff [James Doherty]. Insieme partono per un villaggio vicino allo Yorkshire, dove trascorreranno alcuni giorni. Il casolare che li ospiterà non è in buone condizioni, e infatti il gruppo dovrà rimetterlo in sesto, con un po’ di resistenza. Quella che sembrava una vacanza, si trasforma invece in un terribile esperienza, di cui i protagonisti annusano il pericolo no appena mettono piede nel pub gestito da un uomo anziano [James O’ Neill]. Non sanno, infatti, che l’uomo e la sua squadra di carnefici, composta da ragazzi con seri problemi mentali e fisici, che li rendono molto pericolosi, stanno attendendo da tempo un gruppo di forestieri con cui svagarsi un poco.

Inbred_Neil_Keenan_Headshot_È soltanto questa la ragione per la quale i ragazzi, Kate e Jeff saranno vittime di soprusi, torture e violenze inimmaginabili, presentate come degli show ai quali assistono il folto gruppo di villici. È questa, in sintesi, la trama di Inbred, diretto da Alex Chandon [Pelvirella, 1997; Cradle of fear, 2001], un regista che non ha mai mancato di mostrare la sua passione per l’horror splatter.

L’anteprima italiana di Inbred è avvenuta in occasione delle 32esima edizione del FantaFestival 2012, alla presenza del produttore esecutivo del film, Yazid Benfeghoul, che ha tenuto banco, di fronte ad un pubblico numeroso e divertito, a cui ha parlato delle varie fasi di gestazione del film .

Inbred è un film spassoso, che trascina lo spettatore in una risata contagiosa, coinvolgendolo in una storia malata dove è lo splatter a sedere sulla poltrona regale, disgustandoci ma anche traviandoci con scene deplorevoli, girate con molta ironia.

Inbred2La trama non sarà originale, eppure Inbred contiene in sé molti elementi che giustificano la rivisitazione del plot classico, ovvero l’arrivo di un gruppo di turisti in un villaggio sperduto e dimenticato dal mondo, considerati intrusi e perciò e seviziati dagli abitanti di un villaggio.

Di Inbred si apprezza molto il ritmo crescente, sempre frenetico, anch’esso infettato dalla morbosità dei cattivi del film.

È normale ricondurre Inbred ai film cult del genere splatter, da La casa dei mille corpi a 2001 maniacs, da Brainded ai tre capitoli di Hostel, o al celebre Le colline hanno gli occhi, con i quali condivide infatti gli stessi schemi e gli stessi stilemi, ma il film di Chandon, proprio perché più canzonatore, è certamente una riuscita rivisitazione del tema, e acquista una propria interessante identità.

Gilda Signoretti

 

Regia: Alex Chandon

Con: Jo Hartley, James Doherty, James O’ Neill , James Burrows, Terry Haywood, Nadine Rose Mulkerrin, Chris Waller

Uscita in sala in Italia: /

Sceneggiatura: Alex Chandon, Paul Shrimpton

Produzione: Yazid Benfeghoul, Margaret Milner Schmueck, Michael Kraetzer

Distribuzione: /

Durata: 90’

Anno: 2012

InGenere Cinema

x

Check Also

IL PROGRAMMA COMPLETO DEL 44° FANTAFESTIVAL: Dal 27 novembre all’1 dicembre a Roma

Giunto alla XLIV edizione, il FANTAFESTIVAL è pronto a spiegare le sue ...