Monsieur Lazhar è un film sulla vita, reale e naturalistico. È infatti su questi due aspetti che il regista Philippe Falardeau [Congoroma, 2006; It’s not me, I swear!, 2009] dichiara di essersi basato per l’adattamento cinematografico tratto dalla rappresentazione teatrale di Evelyne de la Chenelière’s, che ha seguito passo passo Falardeau nella sceneggiatura, con l’obiettivo di mantenere integra la personalità del protagonista: Monsieur Lazhar, appunto.
C’è molta delicatezza in questo film, che tratta un argomento non facile con eleganza e senza nessuna pedanteria. Monsieur Lazhar [Fellag] non è un eroe [parola oggi usata molto facilmente], è semplicemente un uomo che, a causa delle varie vicissitudini che ha subito nella sua terra, l’Algeria, che ancora risente degli effetti della guerra, e nella quale è avvenuto lo sterminio della sua famiglia, ha acquistato saggezza. È un uomo incredibilmente intelligente ed educato, così discreto da aver paura di parlare di sé anche alla sua collega Claire [Brigitte Poupart], un’insegnante come lui sensibile e professionale.
In una scuola elementare di Montreal una giovane insegnante si toglie la vita, impiccandosi in classe durante l’intervallo.
Due suoi alunni, Alice [Sophie Nélisse] e Simon [Emilien Néron] l’hanno vista morta, e sono rimasti molto impressionati. Alice, una bambina molto matura, per la sua età, pare avvertire di più il turbamento, e, infatti, su madre, sempre assente perché di professione hostess, è un po’ preoccupata per la chiusura improvvisa della bambina, che ha smesso di parlare con Simon, a cui dà la colpa della morte della loro insegnante.
Madame Vallaincourt [Danielle Proulx], direttrice della scuola, deve riportare alla normalità la vita scolastica, e quando si presenta per un incontro privato il signor Bachir Lazhar, è convinta da questi ad assumerlo, senza aspettare i risultati delle prossime graduatorie scolastiche, che sarebbero troppo distanti. Monsieur Lazhar incontrerà molte difficoltà nel gestire la classe, ma con semplicità e un pizzico di astuzia tenterà, riuscendoci, ad alleggerire le menti turbate dei bambini. Sarà lui infatti a liberare la tensione tra Alice e Simon. Ma Monsieur Lazhar porta un gran segreto con sé, che, quando sarà il momento, lo priverà nuovamente dei suoi nuovi assetti.
Monsieur Lazhar è un film concreto, diretto con semplicità e scorrevole. Il merito di Falardeau sta proprio nell’aver evitato di appesantire una storia che già contiene in sé molti elementi drammatici, gestiti qui con molta naturalezza e nessuna forzatura. E, come nella vita si alternano gioie a dolori, così anche in questo film il dramma per la perdita di una persona cara si alterna alla voglia di continuare a vivere, nonostante tutto. Ed è per questo che Falardeau ricorre ad un continuo uso dell’umorismo; un umorismo leggero che si materializza nella figura di Monsieur Lazhar, poi nel bidello e nel insegnante di ginnastica. Ottima la recitazione di tutti gli attori, anche dei bambini. Perfetto nei panni di Monsiuer Lazhar è Fellag.
Monsiuer Lazhar esce al cinema in Italia il 31 Agosto distribuito da Officine UBU.
Gilda Signoretti
Regia: Philippe Falardeau
Con: Fellag, Danielle Proulx, Sophie Nélisse, Emilien Néron, Brigitte Poupart
Uscita in sala in Italia: venerdì 31 agosto
Sceneggiatura: Philippe Falardeau, Evelyne de la Chenelière
Produzione: Micro_scope
Distribuzione: Officine UBU
Durata: 94’
Anno: 2012