Forte dell’enorme successo di pubblico, amplificato in modo esponenziale da un adattamento cinematografico [del 2005, ad opera di Michele Placido] e da uno televisivo rivelatosi una delle migliori serie italiane dell’ultimo decennio [firmata da Stefano Sollima tra il 2008 e il 2010], Giancarlo De Cataldo riprende le fila del suo Romanzo Criminale [2002], per ridare vita ai suoi criminali di borgata: Dandi, Scrocchiazzeppi, Bufalo, Freddo e, in primis, Libano, leader di quella batteria che vuole farsi banda [che trae spunto da quella reale, della Magliana, che rappresentò per decenni uno dei punti più neri della criminalità organizzata della capitale] e protagonista del romanzo Io sono il Libanese [Einaudi Stile Libero BIG, 2012].
Una sorta di prequel di Romanzo Criminale che ritorna sulla storia del Libanese, per fotografare il suo desiderio di uno stile di vita estraneo al suo rango sociale, per incorniciare i primi passi compiuti dal ragazzo nel tentativo di raggiungere il suo utopico scopo: diventare il nuovo re di Roma.
Di Cataldo intuisce che su personaggi come il Libanese e soci è difficile scrivere la parola fine; che a distanza di anni loro stessi reclamino, armi alla mano, altre pagine bianche da riempire con la violenza e il freddo realismo che straripa dalle loro vite di strada.
Io sono il Libanese ritrae la doppiezza del suo protagonista, permettendo al lettore di seguire la sua prima manovra dia avvicinamento, quasi fortuita, ad importanti esponenti della camorra, da cui Libano inizia a prendere ispirazione per quello che sarà il funzionamento della sua futura banda tutta romana; ma contemporaneamente mostra al lettore anche un Libanese differente, quello che ancora non ha macchiato la sua anima con l’omicidio e che tentenna, felice, nell’attimo di innamoramento che lo lega ad una ragazza dell’alta borghesia romana, Giada.
Un ragazzo di borgata, determinato ma allo stesso tempo confuso, capace, però, di prendere la decisione finale che darà una nuova piega a l resto della sua vita.
Io sono il Libanese, romanzo dal taglio più introspettivo del suo diretto predecessore, riesce proprio grazie a questo nuovo taglio, a dimostrare originalità e indipendenza stilistica, venendo fuori a testa alta dall’obbligato confronto.
Difficile credere [e non sarebbe per noi una cattiva notizia] che le storie degli esponenti della banda siano definitivamente concluse.
Luca Ruocco
Autore: Giancarlo Di Cataldo
Editore: Einaudi [www.einaudi.it]
Pagine: 131
Illustrazioni/Foto: No
Costo: 13,00 euro