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IL BUONO IL MATTO IL CATTIVO di Kim Jee-woon

ilbuonoilmatto1Cecchi Gori Home Video e Tucker film continuano nella loro riscoperta dei nuovi classici del cinema asiatico, grazie alla collana Far East Film, incentrata appositamente sul lancio di opere orientali destinate a diventare veri e propri cult del genere.

Stavolta ad essere preso in considerazione è Il buono il matto il cattivo di Kim Jee-woon, regista coreano che si è ritagliato anche da noi uno spazio di culto grazie ad un paio di lungometraggi come l’horror Two sisters e il noir Bittersweet life.

Si parte col dire che il titolo non è ne un vago riferimento alla famosa opera di Sergio Leone ne un gesto di tendenza che vorrebbe omaggiare lo spaghetti western; questo baracconesco prodotto manciuriano è un vero e proprio bizzarro remake de Il buono il brutto il cattivo, salvo qualche trovata meta cinematografica sparsa qua e la e un’ambientazione western reinventata, con elementi del passato e del presente mostrati con la dovuta arguzia cinefila.

La trama è la stessa, con un trio di singolari figure protagoniste in questa landa violenta, che si danno la caccia per raggiungere un tesoro nascosto mostrato in una mappa di valore: il matto Yoon Tae-goo [Sonh Kang-ho], il cattivo Park Chang-yi [Lee Byung-hun] e il buono Park Do-won [Jung Woo-sung], intraprenderanno un viaggio spericolato, ricco di sparatorie, effettuate sia contro altri personaggi bizzarri che tra di loro.

Roboante, divertente e divertito Il buono il matto il cattivo è un film che si lascia vedere per la sua esagerata vena umoristica; un concentrato di omaggi e rimandi in salsa orientale ben congegnati, con momenti di alta spettacolarità ben coreografati [la rapina al treno iniziale, il fantastico inseguimento finale lungo il deserto].

ilbuonoilmatto2Ma oltre a citare il grande regista di C’era una volta il West, qui si azzarda anche a chiamare in causa il Quentin Tarantino di Kill Bill, tanto da saccheggiargli almeno un paio di idee [però c’è da dire l’utilizzo di ‘Don’t let me be misunderstood’ qua è notevole più che in Kill Bill].

Il DVD Cecchi Gori è di qualità impeccabile, con video ben luminoso ed audio 5.1 e 2.0 [sia in italiano che in coreano] ben calibrato. Non mancano ovviamente sottotitoli in italiano, anche per non udenti.

Completano il tutto una sezione extra di notevole fattura, comprendente una lunga e completa intervista all’esperto Emanuele Sacchi intitolata “Un ponte verso la Corea” della durata di ben 24 minuti, una serie di interviste realizzate al regista e agli interpreti principali de Il buono il matto il cattivo, della durata di 18 minuti, ed infine i finali alternativi, che coprono un arco di tempo di 7 minuti.

Fanatici dello spaghetti western, con parentesi che guardano verso il cinema orientale, preparatevi, perché il film di Kim Jee-woon era l’omaggio che aspettavate da parecchio tempo [nell’attesa dell’imminente Django unchained di Tarantino stesso].

Mirko Lomuscio

 

Regia: Kim Jee-woon

Con: Song Kang-ho, Lee Byung-hun, Jung Woo-sung

Durata: 125’

Formato: 16/9- 2,35:1

Audio: Italiano 5.1, Italiano 2.0, Coreano 5.1, Coreano 2.0

Distribuzione: CG Home Video [www.cghv.it]

Extra: “Un ponte verso la Corea”: intervista a Emanuele Sacchi, Interviste al regista e agli interpreti, Finali alternativi, Trailer della linea Far East

InGenere Cinema

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