Se i tempi in cui i film western al cinema proliferavano vi sembrano ormai distanti ere geologiche, e la nostalgia per il Genere vi attanaglia, potreste pensare di placare il senso di vuoto lanciandovi a capofitto nella lettura di un bel romanzo western, magari scritto da chi ha dimostrato più volte di essere un vero intenditore di storie a base di pistole, indiani e cowboy…
Stiamo parlando di Stefano Jacurti, scrittore, regista e attore [è recentemente apparso ne Il marito perfetto, di Lucas Pavetto, di cui vi abbiamo parlato qui], e del suo romanzo Bastardi per stirpe.
Al western, come scrittore, Jacurti si era già avvicinato con due raccolte di racconti sul west, Il baule nella prateria e Avrei voluto essere ucciso da Clint Eastwood, mentre per il cinema ha diretto il film Inferno Bianco.
La storia di Bastardi per stirpe è ambientata a Tonto Basin, in Arizona, nella seconda metà dell’Ottocento. L’autore mira a fotografare, attraverso il racconto di Genere e una situazione classica [la faida tra famiglie], un più allarmante campanello d’allarme sociale, incarnato proprio all’interno delle due famiglie e dei rispettivi capo-clan: Bud MacPherson e Sam Baxter.
La famiglia dei MacPherson si sente minacciata, con altre famiglia di cowboy che abitano a Tonto Basin oramai da molto tempo, dall’insediamento di nuovi abitanti, tra cui sono compresi i Baxter, giunti lì col proposito di metter su un allevamento di ovini, basandosi sulla grande quantità di terreni adatti al pascolo libero. I confini delle terre non sono registrati, per cui il timore dei MacPherson è che chiunque possa sfruttare le loro terre per il pascolo. I cowboy si sentono minacciati, preoccupati per il loro allevamento di bovini che, a causa del continuo brucare delle pecore, hanno a disposizione sempre meno erba.
Sarà vero quello che si dice in giro, e cioè che la proprietà privata verrà abolita e l’accesso alle terre sarà libero a chiunque? È questo l’interrogativo che si pone la gente del posto. Non c’è tempo da perdere, e così, armati fino all’osso, e decisi a farsi giustizia, i cowboy vanno all’attacco, ma dovranno sfidare i nuovi venuti, che certo non hanno alcuna voglia di cedere le armi.
Intorno ai due veri protagonisti, Bud e Sam, si stagliano alcune figure di contorno, indispensabili in un western. C’è Terry, moglie di Sam, con cui ha avuto Lucy e Mary, e Sheila, una prostituta molto conosciuta. Terry e Sheila sono due donne diverse, una tradizionale e con un forte temperamento, l’altra intelligente ma assuefatta alla sua condizione, e che si rivelerà essere una donna fidata, equilibrata.
Bud impara a conoscerla meglio col tempo, e sarà il loro rapporto a renderli migliori. Poi c’è l’impulsivo Jim, fratello di Bud, Padre Felipe, un frate messicano, e un enigmatico sciamano che si aggira nel west con il suo coyote .
Bastardi per stirpe è anche un romanzo di passione, in cui anche un uomo come Bud, che ha perso moglie e figlio, può rimettere in discussione i propri sentimenti, e in cui la fedeltà al proprio uomo o alla propria donna è un diritto, non un dovere.
Jacurti dimostra tutta la sua conoscenza nell’intrecciare storie di uomini nati e vissuti nel vechio west, ed è abile nel ricamo dei dettagli, a volte anche molto freddi e crudeli.
Al centro dei due clan, Jacurti non fa pesare la bilancia né da una parte né dall’altra, e anzi fa mediatore tra due gruppi con culture, origini e tradizioni diverse, in cui, tutto sommato, ognuno ha le proprie ragioni.
La guerra tra i clan, e in particolare tra Bud e Sam, servirà ad entrambi per riflettere sulla propria condizione di uomini liberi, che li accompagnerà verso lungo una linea evolutiva che li condurrà alla chiusa finale.
Bastardi per stirpe è edito da I libri di Emil.
Luca Ruocco
Autore: Stefano Jacurti
Editore: I libri di Emil [www.ilibridiemil.it]
Pagine: 187
Illustrazioni/Foto: No
Costo: 15,00 euro