Appartamento ad Atene è il primo lungometraggio di Ruggero Dipaola, che, ancora prima della sua uscita in Italia, prevista venerdì 28 Settembre, ha già ricevuto diversi riconoscimenti e ha partecipato a numerosi festival in tutto il mondo. Ciò che a prima vista colpisce di questo film è la scenografia di Luca Servino, tutta incentrata all’interno delle mura domestiche della famiglia Helianos, impreziosita dagli arredamenti scuri ed eleganti degli anni ’40, dove ogni ambiente ha una sua personalità. La scelta di ambientare un film quasi esclusivamente all’interno di un appartamento è senz’altro ardua, ma Dipaola dimostra con lungimiranza e intelligenza che ciò è possibile, basta saper catturare la curiosità dello spettatore all’interno di una famiglia alle prese con l’imposizione di regole dittatoriali. È qui che entra in gioco la sceneggiatura, scritta dal regista con Heidrin Schleef [Arrivederci amore, ciao, di Michele Soavi]e Luca De Benedittis, che, attraverso dialoghi ponderati e azioni precise ripetute, mantengono suspense e non privano mai il film di momenti dinamici.
Nikolas Helianos [Gerasimos Skiadaresis] è un ricco editore di testi scolastici, ora in fallimento per via della crisi generata dalla guerra. Vive ad Atene con sua moglie Zoe [Laura Morante] e con i loro due figli, Alexandros [Vincenzo Crea], di dodici anni, che ne dimostra dieci a causa della scarsa alimentazione, e Leda [Alba De Torrebruna], di tredici anni. La famiglia ha da poco tempo subito un lutto, in seguito alla morte del figlio più grande, morto in guerra, durante un combattimento sul monte Olimpo, dove è sepolto.
Un giorno, la tranquillità della famiglia è interrotta dall’arrivo in casa di un ufficiale nazista, il capitano Kalter [Richard Sammel], che pretende ospitalità da Nikolas, che accetta per evitare brutte conseguenze. É l’aprile del 1941, e la Grecia è vittima dell’invasione italo-tedesca. Il Capitano, in realtà, non si comporta da ospite ma da vero padrone di casa, esigendo di dormire nella camera dei coniugi Helianos, che si arrangeranno su una brandina in cucina, e l’assoluta padronanza del bagno. Tutti e quattro i componenti della famiglia diventeranno da questo momento degli schiavi al suo servizio, tanto che Nikolas sarà addirittura costretto ad accorrere in bagno, avvertito da un fischio, per raccogliere i bisogni del Capitano.
Alex lo odia, e per questo disobbedisce ai suoi ordini. Il compito affidato al ragazzo è quello di fare da corriere per un generale nazista [Joan Peter Boom], che vive in una lussuosa villa. Il ragazzo, però, si ribella a questa sottomissione, a sue spese, a differenza di Leda, che è invece attratta dal capitano, o forse solo dalla sua divisa. La gioia degli Helianos per la partenza del nazista, che ha una licenza di due settimane, scemerà non appena questi sarà di ritorno. Eppure il suo umore è diverso, appare più cupo, tanto da rifiutare il cibo, ma anche più umano e fragile… A tutto c’è una fine.
Appartamento ad Atene, ispirato al romanzo omonimo di Glenway Wescott, pubblicato nel 1945, edito in Italia da Adelphi nel 2003, è un film molto minuzioso, attento ai particolari, alle angolature, ai tòpoi dei personaggi. Se è vero che ogni figlio assume i pregi e i difetti dei genitori, in Appartamento ad Atene è Leda a ricevere in eredità dal padre una bonarietà e una visione utopica del mondo lesiva della sua morale, perché non riesce ad essere realista nemmeno di fronte all’evidenza. Alex, invece, è già maturo e molto concreto. È lui a rimproverare il padre per lo stato penoso al quale si è piegato davanti ai tedeschi, annullando l’orgoglio e il proprio onore. Dipaola ha scelto per questo film attori lodevoli, offrendo a sua insaputa l’ultimo ruolo d’attore a Jean Peter Boom, scomparso da circa un anno, che avevamo visto anche in Habemus Papam di Nanni Moretti nel ruolo di un cardinale neozelandese.
Gilda Signoretti
Regia: Ruggero Dipaola
Con: Gerasimos Skiadaresis, Laura Morante, Vincenzo Crea, Alba De Torrebruna, Richard Sammel, Joan Peter Boom
Uscita in sala in Italia: venerdì 28 Settembre 2012
Sceneggiatura: Ruggero Dipaola, Heidrin Schleef, Luca De Benedittis
Produzione: L’Occhio e la Luna
Distribuzione: EyeMoon Pictures
Anno: 2011
Durata: 95’