Mosaico Media continua la sia opera di riscoperta dei film cult anni ’70, prendendo in esame film a volte diversi tra loro, già solo per la nazionalità. E’ il caso de L’Ossessa, i raccapriccianti delitti di Monroe Park, [meglio conosciuto come Il tocco di Satana, che è la traduzione del titolo americano, del 1971] di Don Henderson, e Terror beach[da noi conosciuto con diversi nomi: come La notte dei resuscitati ciechi o ancora La notte dei gabbiani, che sarebbe poi la traduzione letterale del titolo originale], del prolifico Armando De Ossorio.
L’Ossessa, a differenza di quello che farebbe pensare la pubblicata sulla prima di copertina del DVD, “La storia di un esorcismo”, non è un film del filone esorcistico, ma una storia sulla possessione diabolica che si personifica in Lusinda, un’anziana signora dal volto deturpato e dalla pelle cadente.
La storia del film ha inizio dall’arrivo a Monroe Park di Yodie [Michael Berry], che, ormai giunto a destinazione, viene informato da un enigmatico benzinaio della terribile fine di un vecchio possidente, infilzato con un forcone. Yodie presta poca attenzione alla vicenda, preso com’è dalla conoscenza di Melissa [Emby Mellay], una ragazza solare con cui presto comincerà una relazione.
Segue la presentazione ufficiale ai genitori di lei, una coppia taciturna, che guarda con sospetto Yodie. Melissa ha volutamente evitato di presentare Yodie Lusinda [Jeanne Gerson], una vecchia dall’aspetto riluttante, che si presenta al ragazzo spaventandolo. Melissa fa sapere a Yodie che si tratta di una bisavola, rinchiusa in camera dal giorno in cui subì un’ustione. Dietro la bonarietà di Melissa si nasconde in realtà una strega di 130 anni, che non ha detto tutta la verità sulla personalità e sulla pericolosità di Lusinda.
L’Ossessa descrive una storia di possessione non sviluppata, dal momento che Lusinda, che dovrebbe dominare la scena, non solo è poco presente, ma anche poco convincente. La sua malvagità dovrebbe incutere timore, così come il suo aspetto [tuttavia non così ripugnante], ma il tutto è condotto con troppa approssimazione, così da non incidere realmente nella vicenda, che invece si dilunga sulla passione tra i due ragazzi e sulla doppia personalità dilla ragazza, che concluderà il film rivelando a Yodie la sua vera identità. Peccato cheHenderson non abbia giocato sull’enigmaticità dei personaggi, compresi i genitori di Melissa, che avrebbero dovuto avere una parte più attiva nel film.
Terror beach, 1975, del prolifico De Ossorio, è il quarto capitolo della saga iniziata con Le tombe dei resuscitati ciechi, La cavalcata dei resuscitati ciechi, La nave maledetta. Anche stavolta il film continua con la narrazione dei templari, che, tornati in vita, hanno ripreso le loro abitudini antiche: salire in processione al monte a notte fonda, in onore del dio del mare, sacrificare giovani vergini, alle quali conficcare la spada nel petto per poi estrarle il cuore, assoggettare l’intero villaggio, allontanando sgradevoli ospiti, in questo caso il dott. Henry Stein [Vìctor Petit], medico generico giunto nel villaggio per esercitare la sua professione, e sua moglie Joan [Marìa Kosty].
Da subito la coppia si sente rifiutata dagli abitanti del villaggio, che negano loro l’ingresso nelle botteghe. Le strane abitudini degli abitanti, quella, ad esempio, di uscire di notte cantando inni al dio marino, far suonare ininterrottamente le campane, trascinando con sé il gracchiare dei gabbiani, verranno chiarite da Teddy [Josè Antonio Calvo], un uomo con problemi mentali che chiederà alla coppia protezione nella loro casa. A lui si aggiunge Lucy [Sandra Mozarowsky], che vuole liberarsi dalla prigionia templare di cui è vittima, ribellandosi.
Terror beach, girato in Portogallo, se somiglia a L’Ossessa per la leggerezza con cui è girato e con cui racconta una storia macabra, ha maggiori scene d’azione che sfruttano la violenza dei templari, che infatti danno inizio al film, mostrandoci subito una donna catturata e poi sacrificata [la scena non è contemporanea alla storia narrata poi dal film, infatti si colloca nel XV secolo]. De Ossorio gioca molto con le tetre ambientazioni, interne ed esterne, ma non osa più di tanto. Il film ha la pecca di adagiarsi su alcune scene che risultano perciò lunghe, ma è un film che non può essere ignorato, intanto perché a dirigerlo è un regista che si è cimentato con molta foga nell’horror, genere in cui si è specializzato, e poi per la natura della storia, un intreccio di thriller e horror, e, non dimentichiamolo mai, Terror beach racconta una storia molto discussa all’epoca della sua uscita, soggetta, come molti altri film di quegli anni a duri interventi censori.
Gilda Signoretti
L’OSSESSA, I RACCAPRICCIANTI DELITTI DI MONROE PARK
Regia: Don Henderson
Con: Emby Mellay, Michael Berry, Jeanne Gerson
Durata: 72’
Formato: 4:3 1.33:1
Audio: Italiano Dual-Mono
Distribuzione: Mosaico Media [www.mosaicomedia.it]
Extra: /
TERROR BEACH
Regia: Armando De Ossorio
Con: Vìctor Petit, Marìa Kosty, Josè Antonio Calvo, Sandra Mozarowsky
Durata: 85’
Formato: 4:3 1.78:1
Audio: Italiano Dual-Mono
Distribuzione: Mosaico Media [www.mosaicomedia.it]
Extra: Foto di scena