È sbagliato pensare che il fenomeno della serializzazione sia entrato a far parte dell’industria cinematografica solo in epoca moderna.
Tutti i grandi mostri della Universal, ad esempio, hanno usufruito di un “dilungarsi” della propria vita filmica proprio attraverso la produzione di capitoli successivi che, in un modo o in un altro, riuscivano a donare nuove scintille vitali alle creature della notte o, quantomeno, a dilatarne le gesta per la durata filmica di uno o due capitoli ancora.
Anche il Gill-man protagonista de Il mostro della laguna nera [Jack Arnold, 1954] godette di ben due sequel che, in gran parte ricalcando struttura e modus operandi del capostipite, avrebbero costretto il mostruoso uomo pesce ad abituarsi alle incursioni dei cacciatori umani nel suo territorio subacqueo, talmente tanto a fondo da arrivare infine a doversi forzatamente trasferire sulla terraferma.
Si parte con La vendetta del mostro, firmato dallo stesso regista del primo capitolo nel 1955, girato in 3D come il suo predecessore. Un gruppo di scienziati, recatosi in laguna per mettersi sulle tracce dell’uomo-pesce, riesce, dopo una serie di tentativi andati a vuoto, a catturare il mostro anfibio.
Gli scienziati decidono di trasferirlo in città, per inserirlo all’interno di un grosso acquario, all’interno del quale avrebbero potuto studiarlo con più comodità mentre, allo stesso tempo, sarebbe diventato la maggiore attrazione per i visitatori. Ma, si sa, il mostro acquatico ha il cuore tenero, e anche stavolta Gill-man non riesce a non piegarsi al fascino femminile. Affezionatosi all’avvenente Helen, assistente nel parco acquatico, il mostro riescirà a fuggire durante un’esercitazione e darsi alla macchia, nelle acque oceaniche, portando con sé il gradito ostaggio.
Non c’è bisogno di scavare per scoprire che, nonostante il cambio di location, non è per trovare intricati ricami di sceneggiatura che lo spettatore dovrà rivolgersi a La vendetta del mostro [tantomeno al successivo Terrore sul mondo], visto che il tutto rimane sulla medesima declinazione degli stessi due topoi: la natura che si rivolta contro la civiltà che vuole usurparne e brutalizzarne i segreti, e la bestia innamorata della bella protagonista.
Se nel primo capitolo, poi, le apparizioni del mostro erano centellinate, qui Arnold non si fa pregare e sottopone Gill-man ad una sorta di sovraesposizione mediatica [anche grazie ad un costume migliorato nella struttura e nel funzionamento], per la felicità di chi nei film coi mostri vorrebbe vedere sempre e continuamente film coi mostri!
Nell’edizione DVD, b/n e 2D, distribuita da CG Home Video per la collana PulpVideo, non tanti i contenuti extra: si va dalla galleria di foto al trailer originale, al commento audio in lingua originale.
E sempre CG Home Video distribuisce in DVD anche l’ultimo capitolo della saga dell’uomo-pesce, Il terrore sul mondo, realizzato nel 1956 da John Sherwood.
Il dottor William Barton guida una nuova spedizione per catturare il mostro fuggito dal parco acquatico in Florida. Anche stavolta trovare Gill-man non è la parte più difficile della spedizione.
Gli scienziati riescono a rintracciarlo, ma, durante un attacco, il mostro, che tenta di far fuori i suoi avversari, rimane vittima di un piccolo incendio. Ustionato e privo di sensi, Gill-man viene caricato all’interno del battello dove gli scienziati, dopo averlo sottoposto ad una serie di esami, scoprono che l’uomo acquatico possiede anche un paio di polmoni quasi atrofizzati, e gli praticano prontamente una tracheotomia, visto che l’essere è rimasto privo di branchie a causa delle fiamme.
Per uno strano gioco evolutivo, gli uomini di scienza scoprono che sotto lo strato di squame ustionate, si nasconde anche un tessuto epiteliale molto più simile a quello umano. Gli scienziati, assecondando le brame del dottor Barton, che vuole a tutti i costi portare il mostro vivo all’interno della sua tenuta, per poterlo meglio studiare, praticano sul mostro una serie di operazioni, fino a farlo diventare una sorta di creatura di mostro di Frankenstein con la testa di pesce [somiglianza accentuata dalla statura, dall’andamento e dal vestito sdrucito con cui gli uomini decidono di vestirlo].
Questa volta il mostro, strappato dal suo habitat naturale, dovrà addirittura abituarsi a vivere sulla terra ferma [in una sorta di linea evolutiva obbligata], e il suo rapportarsi al sesso femminile verrà messo un po’ in secondo piano, concentrandosi maggiormente nel tentativo di comprendere la doppiezza dell’animo umano.
L’ultimo capitolo zoppica un po’ nel ritmo, almeno sino all’entrata del mostro nello studio medico dell’imbarcazione degli scienziati. L’incipit, infatti, risulta una slavata riproposizione della spedizione già vista nel primo e nel secondo capitolo.
Il tutto, però, acquista senso dalla scoperta del doppio apparato respiratorio del Gill-man, dalla sua costretta umanizzazione, che arriva a donare un degno finale alla saga iniziata nel 1954.
Nel DVD: il trailer, la galleria fotografica, i commenti di Tom Weaver e Bob Burns, e alcune riprese in Super 8 [della durata di 4’], che riescono a riassumere perfettamente i momenti topici del lungometraggio.
Luca Ruocco
LA VENDETTA DEL MOSTRO
Regia: Jack Arnold
Con: John Agar, Lori Nelson, John Bromfield, Nestor Paiva, Clint Eastwodd
Durata: 78′
Formato: 4:3 – 1,33:1
Audio: Italiano 5.1, Italiano 2.0, Inglese 2.0
Extra: Photogallery; Trailer originale; Commento audio in lingua originale
Distribuzione: PulpVideo – CG Home Video [www.cghv.it]
IL TERRORE SUL MONDO
Regia: John Sherwood
Con: Jeff Morrow, Rex Reason, Legh Snowden, Gregg Palmer, Maurice Manson
Durata: 75′
Formato: 4:3 1,33:1
Audio: Italiano 5.1, Italiano 2.0, Inglese 2.0
Extra: Trailer originale; Photogallery; Commento audio Tom Weaver e Bob Burns; Riprese in Super 8
Distribuzione: PulpVideo – CG Home Video [www.cghv.it]