Due sorelle appartenenti al mondo leccatamente pattinato dell’alta borghesia: un unico contesto famigliare, due caratteri opposti. Calma, rispettosa, rassicurante Emanuela [Sherry Buchanan]; perversa, lasciva, sfrontata Giovanna [Paola Montenero]. Quest’ultima gestisce un bordello in cui se ne vedono di tutti i colori e proprio quello diviene origine e destinazione dei mali che affliggono Emanuela, castrata dal marito, sbruffone palazzinaro [Daniele Dublino]. Ma incontra un giovane e bello studente che necessita di aiuto e…
Di certo non verrà ricordato come capitolo in grado di sovvertire la storia del cinema, eppure questa fatica di Franco Rossetti [in questo caso firmatosi con lo pseudonimo di Fred Gardner] qualche numero dalla sua lo dimostra.
Innanzitutto si segue con un certo interesse, si articola con buon ritmo e propone alcuni momenti trash davvero degni di questo nome, oltre che di situazioni che lasciano almeno un po’ il segno.
Inoltre gli attori appaiono piuttosto coinvolti nel progetto: la protagonista, una stupenda e morbida Buchanan, di cui si ricordano diverse partecipazioni che contano nel filone B italiano, è più efficace da un punto di vista estetico che artistico. Ma per il resto si assiste da buone prove attoriali, come quella della Montenero, virago-androgina alquanto algida; oppure quella di Marina Lotar/Frajese, vero nome Marina Headman, che vanta collaborazioni tanto con il cinema «normale» che con personaggi come Gabriel Pontello e John Holmes.
Quello che stride va ricercato un po’ nelle forzature che talune situazioni si portano appresso e nella modalità con cui gli steps della sceneggiatura si collegano. Il regista, nel cui curriculum il ruolo di sceneggiatore sovrasta decisamente quello di occhio dietro la macchina da presa, dimostra di voler affastellare le situazioni tirandole un po’ per i capelli. Il quadro complessivo appare del tutto sufficiente, ma ben poco organico.
Ciononostante, si tratta di un’opera dotata di una certa personalità e che, dividendosi in due ipotetiche parti [la prima di spiegazioni e premessa dei fatti, la seconda con gli sviluppi degli stessi], mantiene un buon registro in entrambe. I primi trenta minuti meritano di essere visionati anche solo per il compendio di perversioni e deviazioni sessuali che sceneggiano. E per quella che forse si fa il momento più ricordato, ovvero il modo in cui la madre delle sorelle beve il tè facendoselo servire dal domestico.
Si potrebbe anche avanzare una velata critica ai molli e stucchevoli costumi dell’alta borghesia, ma l’intento si rivelerebbe un’ardua forzatura, nonché esercizio troppo intellettuale. Certo il contatto fra due universi, quello dei ricchi e quello dei poveri, a un certo punto avviene, ma Rossetti lo banalizza, caricandosi di cliché, trattandolo velocemente e dunque senza pungere al punto giusto.
Da notare che, per tutta la quasi ora e mezza di durata, si viene in contatto con tutta una serie di personaggi e maschere tragicomiche che depongono assolutamente a favore del film e che muovono più di un sorriso.
Due parole anche per il contrappunto musicale di accompagnamento: il main theme, che sia all’inizio che alla fine viene proposto in tutta la sua interezza, è davvero molto suadente e gradevole.
Purtroppo il DVD con cui il film è stato messo in circolazione appare carente sotto vari punti di vista: l’aspetto video risente di puntinature e sfarfallii [una VHS, né più né meno], ma è l’audio a sgomentare in quanto basso di livello.
Curiosità: girano anche altri titoli come «Il mondo porno di due sorelle», «Le due sorelle», «Le 2 sorelle.
Alessio Bacchetta
Regia: Franco Rossetti
Con: Sherry Buchanan, Paola Montenero, Marina Lotar, Brunello Chiodetti, Daniele Dublino, Chaterin Zago
Durata: 82′
Formato: 16:9 – 1.78:1
Audio: Italiano
Distribuzione: Mosaico Media [www.mosaicomedia.it]
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