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L’INNOCENZA DI CLARA di Toni D’Angelo

Dopo il lungometraggio La notte, un road movie, del 2007, e il documentario Poeti, 2007, Toni D’Angelo torna al cinema con L’innocenza di Clara.

Toni D’Angelo è un regista che ha già dimostrato di avere del talento, e riconferma le sue doti in questo film, per il quale si è avvalso di un cast artistico professionale, e, vivaddio, scelto non per una questione di richiamo commerciale [come, ahimè, si usa fare oggi con viva frequenza], ma per bravura, null’altro.

Il titolo del film avrebbe dovuto essere Da stelle a stelle, espressione molto usata tra i cavatori di marmo, ma poi si opta per questo L’Innocenza di Clara.

Clara [Chiara Conti] è una ragazza vivace e solare, fidanzata con Maurizio [Alberto Gimignani], proprietario di una cava di marmo, e direttore dell’azienda. Clara va a vivere con lui a Carrara, tra le cave di marmo e i boschi della Lunigiana, al confine tra la Toscana e la Liguria. Maurizio è un uomo sereno, e la presenza di Clara lo ha reso un uomo migliore, che alla vita non chiede nient’altro.

Inoltre può contare sull’amicizia di Giovanni [Luca Lionello], uno scultore di statue di marmo, sposato con Luisa [Rosanna Gentili], e padre dell’adolescente Angela  [Irena Goloubeva], con la quale ha un rapporto quasi inesistente. Clara, che nel frattempo ha sposato Maurizio, si adatta bene a quella vita solitaria in montagna, e si aggira con disinvoltura nella grande casa di Maurizio, che si appresta a personalizzare. Ma i continui impegni di Maurizio, il gelo dell’inverno che non permette di uscire, e l’isolamento della montagna dal resto del mondo, la incupiscono.  La donna comincia a soffrire la solitudine e a frequentare un amante [Bobo Rondelli].

Le giornate sono tutte uguali, ed è proprio la monotonia a farla da padrone, unita alla superficialità di Clara, che non ha ancora imparato ad assumersi le proprie responsabilità. Ma una bomba, in senso metaforico, è pronta a scoppiare, e a stravolgere l’equilibrio e la vita familiare di due famiglie.

L’innocenza di Clara è un noir fatto di sofferti silenzi, di ambientazioni suadenti ma contemporaneamente angoscianti, al pari della visuale che si può godere dalla grande finestra, dalla cui Maurizio e Clara guardano le montagne, che chiudono la loro casa con l’ausilio di grandi e lunghi abeti, simili e muraglioni. Clara è incappata in un mondo che renderà pericoloso, in cui la sua spavalderia e la sua leggerezza, unita al fatto di essere una “forestiera”, saranno la miccia di un futuro falò pronto a fare tabula rasa di tutto.

Per Clara, Maurizio non è il suo uomo, ma un uomo, uno dei tanti da ammaliare. Ciò è dimostrato con evidenza nelle due scene in cui, rispettivamente, prima Maurizio e poi Giovanni, la accompagnano a far visita a suo padre. Le due scene sono identiche, così come i dialoghi, la pettinatura e i vestiti di Clara. Sembra quindi che per Clara non ci sia differenza tra Maurizio o Giovanni, tanto che nel presentare i due al padre, non indica nemmeno chi siano.

Clara ha bisogno di diverse presenze maschili alle quali piacere, per assumere poi il ruolo di protagonista, ma non cerca l’amore. Anche i dialoghi con suo padre sono monotoni, tanto che Clara, ogni qualvolta lo incontra, non fa altro che dirgli quanto egli sia elegante e quanto fuori il tempo sia bello. Mai, però, gli chiede come stia.

Protagonista inconsapevole del film è Luisa, moglie di Giovanni, una donna, sola, triste, ripiegata da una vita piatta, che da quasi vent’anni la vede ingoiare con pazienza le isterie del marito.

D’Angelo firma un film degno di nota, diretto con intelligenza, e che ha scritto con particolare cura con lo scrittore Maurizio Braucci [che, tra le tante collaborazioni, ha partecipato alla scrittura di Napoli, Napoli, Napoli, di Abel Ferrara] e Salvatore Sansone [attore in Una notte, di cui è stato anche sceneggiatore].

Non sono i dialoghi, però, a strutturare lo scheletro drammaturgico, in quanto sono i silenzi il vero punto di attrazione del film. Le ambientazioni e parte dello schema filmico potrebbero ricordare Padroni di casa, di Edoardo Gabbriellini, ma i due film sono sicuramente molto diversi, sia per soggetto che per sviluppo della storia.

Gilda Signoretti

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L’INNOCENZA DI CLARA

4 Teschi

Regia: Toni D’Angelo

Con: Chiara Conti, Alberto Gimignani, Luca Lionello, Rosanna Gentili

Uscita in sala in Italia: giovedì 13 Dicembre 2012

Sceneggiatura: Toni D’Angelo, Maurizio Braucci, Salvatore Sansone

Produzione: 13 Dicembre

Distribuzione: Istituto Luce Cinecittà

Anno: 2012

Durata: 82’

InGenere Cinema

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