Il film indipendente True Love [2012], diretto da Enrico Clerico Nasino e scritto e prodotto da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro della produzione Mercurio Domina, inizia il suo percorso distributivo in Italia entrando a far parte della piattaforma digitale Cubovision [www.cubovision.it], nel cui programma il film è entrato a far parte dal 15 dicembre. Abbiamo intervista a riguardo lo sceneggiatore e produttore Fabio Guaglione.
[Luca Ruocco]: Benvenuto su InGenere Cinema. Innanzitutto racconta ai nostri lettori come nasce il progetto “True love”, di certo il lungometraggio indie made in Italy dell’ultima stagione che più di altri pare guardare, con lungimiranza e spirito di iniziativa, al mercato estero [partendo proprio dall’estetica filmica curata in maniera maniacale, che è distante da molti dei nostri lungometraggi indipendenti].
[Fabio Guaglione]: Sostanzialmente, True Love nasce da un’esigenza. Avevamo voglia di fare un lungometraggio. Mentre stavamo sviluppando diversi progetti di entità più grande, che quindi richiedevano più tempo e più soldi, ci siamo detti: “Qui possono volerci anni per mettere in piedi un film di questo tipo… perché non scriviamo un piccolo film che possiamo girare con un budget minuscolo?”.
Quindi True Love è essenzialmente la nostra risposta alla domanda: “Qual è la storia più interessante che possiamo raccontare con il budget più piccolo possibile?”.
Da lì è nato il concept della storia, che permetteva di abbattere costi di produzione in maniera organica. Molte volte quando ci si pone un limite, l’idea necessaria per aggirarlo porta in un inaspettato posto creativo, che altrimenti non sarebbe stato concepito.
L’idea di “guardare con lungimiranza e spirito di iniziativa al mercato estero” c’è stata fin dall’inizio per diversi motivi.
Il primo motivo è di natura imprenditoriale: volevamo proporre ai nostri finanziatori un progetto cinematografico inteso in maniera “industriale” nel senso migliore del termine, ovvero un progetto che, a fronte di un investimento molto contenuto, avrebbe potuto generare profitto.
Il secondo motivo, collegato con il primo, è commerciale: un film girato in lingua inglese ha automaticamente più possibilità di essere venduto su un mercato internazionale.
Il terzo motivo è creativo: per noi un certo genere di storie, a meno che non siano specificamente ambientate in un paese geograficamente diversa, nell’immaginario collettivo sono “sposate” con il mondo americano: le loro location, il modo di recitare dei loro attori… Il nostro primo cortometraggio ad esempio, E:d:e:n, si svolge a bordo di un’astronave, ma non abbiamo mai pensato di avere 4 astronauti italiani che si puntassero le pistole in maniera tarantiniana… solo sentirli parlare con qualche accento ci avrebbe fatto strano non poco.
Il quarto motivo, non ultimo in ordine di importanza, la volontà di dimostrare che un cinema italiano diverso è possibile. Se questo progetto infatti si dimostrasse remunerativo proficuo, potrebbe dare il via alla produzione di uno slate di film di genere low budget, che per l’Italia sarebbe già tantissimo.
Ti ringraziamo particolarmente riguardo la, testuale, “estetica filmica curata in maniera maniacale”. Ci teniamo molto. Abbiamo lavorato in maniera folle su ogni singolo frame del film, sia a livello video che a livello audio. Se hai usato la parola “maniacale”, vuol dire che tutto questo lavoro, ha pagato.
[LR]: I vostri precedenti lavori [“E:d:e:n”, “The Silver Rope”, “Afterville”, “dcc”] hanno reso noti, te e il tuo socio Fabio Resinaro, come un duo di sceneggiatori/registi . Come mai la regia di “True Love” è stata affidata a Enrico Clerico Nasino? Qual è il vostro ruolo nel progetto?
[FG]: La risposta a questa domanda è triplice.
Da un certo punto di vista, ci interessa assolutamente lavorare a progetti basati sui nostri concept in cui non necessariamente siamo i registi. Ci interessa produrre dei progetti interagendo con giovani registi, in modo da crearci una scuderia di talent che possa dare forma alle nostre idee.
Secondo punto, nel momento in cui abbiamo deciso di produrre True Love, eravamo legati ad una casa di produzione con un contratto di first look per la regia; non si tratta di un’opzione, ma di un meccanismo complesso che non ci avrebbe reso “immediato” poter dirigere il film…
…il che ci porta alla terza questione: volevamo fare il film, subito. Per cui siamo partiti scegliendo come regista del film Enrico Clerico Nasino, nostro aiuto regia in molti lavori negli ultimi anni. Il nostro ruolo nel film quindi è essenzialmente quello di sceneggiatori, creatori, produttori [per conto della nostra piccola casa di produzione Mercurio Domina], production designer, supervisori musicali, VFX supervisors, co-montatori, eccetera, eccetera… Inoltre, essendo noi registi ed essendo Enrico il nostro ex-aiuto regia… diciamo che siamo stati molto “invasivi” sul set e dopo di fronte ai mac di postproduzione…
Si può dire che il lavoro al timone sia stato affidato ad una mente collettiva composta da tre persone…
[LR]: Come siete e riusciti a produrre il film, mi sembra ci sia di mezzo una co-produzione con gli USA?
[FG]: Il trucco è stato semplice: siamo quasi morti. Nel senso che, abbiamo chiesto ai finanziatori un budget ultra-basso, promettendo la delivery di un prodotto di altissima qualità, artistica e tecnica, a livello internazionale. Per renderlo possibile, abbiamo lavorato a questo progetto per più di un anno e mezzo, giorno e notte, senza mai fermarsi, ognuno di noi ricopriva almeno 4 o 5 ruoli, con conti in banca che si azzeravano, fidanzate che ci lasciavano, salute psicofisica compromessa per sempre.
Ma alla fine siamo riusciti a chiudere il progetto esattamente come volevamo. Tecnicamente è una co-produzione, poiché è stato girato in due continenti [per la precisione metà film è stato girato a Los Angeles e metà a Zelo Buon Persico in provincia di Lodi] e poiché c’è stata una società di produzione americana in loco che ha collaborato per le riprese. Ma, ci teniamo particolarmente a dirlo, True Love è un film interamente ITALIANO. Scritto, creato, prodotto, post-prodotto da italiani.
Il film è infatti il risultato della joint venture produttiva tra la nostra Mercurio Domina, e la Wildside [nucleo produttivo di Brizzi&Martani, Mario Gianani, Lorenzo Mieli e Saverio Costanzo], in collaborazione con Rai Cinema e TF1 International. Nonostante tutti questi nomi coinvolti però, fidatevi, è stato un ultra-low budget.
[LR]: “True Love” ha iniziato da meno di un anno il suo cammino per i festival. In Italia abbiamo avuto il piacere di ospitarlo durante l’ultima edizione del Fantafestival, ad esempio. Come sono state le esperienze di festival finora vissute?
[FG]: Magnifiche, fantastiche, appaganti. Quello dei festival è il momento in cui, dopo aver lavorato così tanto tempo chiuso nella Bat-Caverna, si va a mostrare il film per la prima volta ad un pubblico… E’ il momento in cui ci si mette a nudo. Quindi si va in sala proiezione con un misto di sensazioni in testa ed in pancia. L’esordio è avvenuto allo Sci Fi London Film Festival, presso il prestigiosissimo British Film Institute. La sala era piena, e c’era tutta la troupe, che ancora non aveva visto il film. E’ stata una gran serata… non avevamo calcolato che il BFI è il tempio degli intellettuali inglesi, quindi qualche critico ci ha massacrato accusandoci di non essere stati all’altezza delle altre première storiche del BFI, come Quarto Potere di Wells o Ereaserhead di Lynch. Succede anche questo, nella vita.
Ma è stato bellissimo constatare che i pezzi che dovevano far spaventare facevano effettivamente fare un salto sulla sedia, percepire l’elettricità del pubblico che era completamente teso, ed è stato molto ripagante sentire tante persone tirare sù con il naso e soffiare nei fazzoletti verso la fine. O erano tutti raffreddati… o c’era un bel po’ di commozione per il finale…
La prima volta con un pubblico ti dà un forte feedback su ciò che hai fatto: cosa funziona, cosa funziona meno, cosa arriva, cosa non arriva… Il perché il film può piacere o non piacere alla gente. Ed è stupendo fermarsi dopo la proiezione con qualcuno che vuole saperne di più, che vuole esporti la sua teoria sul film.
Un’altra esperienza incredibile è stata allo Shanghai International Film Festival.
Siamo volati dall’altra parte del mondo per vedere True Love proiettato in un cinema incredibile, di fronte ad un gremito pubblico cinese. E’ stato veramente figo parlare con persone caratterizzate da un background socio-culturale completamente diverso dal nostro, che quindi hanno idee completamente diverse non solo sul cinema, ma anche sui legami affettivi e sulle prove a cui sono sottoposti ogni giorno, vero tema del film. E’ stato un momento di vero e proprio confronto culturale.
Anche la proiezione al Fantafestival è stata per noi fonte di inaspettata gioia.
Onestamente avevamo un po’ paura della proiezione in Italia. Anche in base ai nostri precedenti lavori, abbiamo constatato che c’è una forte componente di pubblico italiano che è assolutamente diffidente verso un certo tipo di produzioni di Genere. Più volte siamo stati accusati di voler “fare gli americani”. In realtà volevamo semplicemente fare cinema.
Il responso in sala a Roma è stato ottimo, ma ancora più appagante è stato il post-proiezione. Abbiamo veramente constatato quanto il pubblico italiano abbia FAME di un certo tipo di prodotto. Alcuni spettatori si sono avvicinati per rivolgerci delle domande, ed esporci le loro teorie su alcune scene… e siamo stati stupiti nell’ascoltare l’esposizione di una teoria di fisica quantistica che spiegherebbe un momento preciso del film… perché… era esatta!! E non pensavamo che qualcuno ci sarebbe mai arrivato… ciò vuol dire che anche i messaggi più nascosti del nostro film riescono a passare per un certo tipo di pubblico… il pubblico che amiamo di più.
I commenti più belli, trasversali a tutti i festival fatti finora, sono stati due:
– al di là che possa piacere o meno, il film tiene incollati alla sedia per cento minuti, immergendo completamente dentro le vicende dei protagonisti.
– anche una volta finito, il film [il suo mondo, le sue tematiche, i suoi misteri] rimane dentro la testa, a “lavorare”…
Questi sono forse i due migliori complimenti che ci potessero fare, perché vuol dire che in qualche modo siamo riusciti a costruire un vero e proprio “viaggio”, che era uno dei nostri obiettivi prefissati dall’inizio.
[LR]: Dai festival alla distribuzione. In Italia, “True Love” entra a far parte di un nuovo progetto, CuboVision. Ci spieghi cos’è, come siete entrati a farne parte, e come gli spettatori potranno visionare il vostro film?
[FB]: Cubovision è la piattaforma di video on demand di Telecom, ma è anche un sito web su cui è possibile noleggiare/comprare film.
True Love rientra nel progetto Web movies di Rai Cinema, ovvero un’iniziativa che prevede questi parametri:
– Rai Cinema ha sovvenzionato o co-sovvenzionato, per un valore di circa 100/150k euro, film di Genere italiani
– i film saranno diretti da giovani registi italiani
– la premiere di questi film avverrà sul web, per la precisione su Cubovision.it
I film sono stati quindi prodotti con questi requisiti. Questo è l’iter distributivo a cui ogni film del progetto Web Movies sarà sottoposto:
– Distribuzione in streaming sulla piattaforma Telecom [e web] Cubovision.it, gratuita per un periodo di 30 giorni;
– Distribuzione in streaming/download secondo vendita o noleggio sulla piattaforma telecom Cubovision.it, a pagamento;
– Distribuzione in streaming/download secondo vendita o noleggio sulla piattaforma Chili-tv.it ;
– Download secondo vendita o noleggio daiTunes;
– Edizione home video DVD e Blu-Ray;
– Messa in onda sui canali Rai [Rai Movie]
Questo tipo di distribuzione “sacrifica” l’uscita in sala, per un motivo di costi. Probabilmente, tra lancio copie e marketing, un film di Genere senza nomi di attori nel cast potrebbe faticare a recuperare i costi di distribuzione e promozione. Si sa che il pubblico da sala italiano prediliga la commedia, cifre alla mano.
L’iter distributivo del progetto Web Movies è, se vogliamo, in un certo qual modo sperimentale, atto a voler testare il futuro distributivo del cinema in Italia, che non può aggrapparsi alle vecchie strategie. La cosa interessante è capire se ci sono diversi tipi di pubblico che risponderanno a diversi tipi di esigenze.
Volete guardare il film SUBITO, doppiato in italiano, e con video compresso in streaming? C’è la prima window di 30 giorni assolutamente gratuita su Cubovision.it!
Volete guardare il film doppiato in italiano, e con video compresso in streaming, ma non avete fatto in tempo i primi 30 giorni o non ne avete mai sentito parlare? Lo potrete noleggiare o comprare su Cubovision.it e su Chili-tv.it.
Volete vederlo in italiano e in versione video meno compressa? Potrete noleggiarlo o comprarlo su iTunes.
Volete vederlo in lingua originale, mix originale e ALTA DEFINIZIONE? Volete vedere i numerosi contenuti extra? Allora la versione che fa per voi è l’home video, DVD o meglio ancora Blu-Ray.
Volete aspettarlo in tv? Allora ci sarà Rai Movie o Rai 4…
Insomma, potrebbero essere degli step di distribuzione che si rafforzeranno a vicenda senza per questo danneggiare i vari passaggi.
Il film seguirà un percorso diverso per ogni nazione in cui è stato venduto… Per l’Italia, Wildside ha deciso di rispondere alla richiesta di Rai di progetti di Genere e di giovani registi per il progetto Web Movies, rendendo Rai Cinema il distributore ufficiale.
[LR]: Quindi essere stati selezionati per questa piattaforma, preclude l’uscita in home video del film?
[FG]: Assolutamente no, tutt’altro. Come detto prima, una distribuzione digitale, anche con un periodo di tempo gratuito, potrebbe pubblicizzare e aumentare le possibilità di vendita di una versione home video, che presenta dei vantaggi unici come la lingua originale, il mix originale, il formato HD, i contenuti extra, ecc… Infatti speriamo che True Love uscirà in una versione deluxe… siamo convinti che molti nerd come noi vorranno gustarsi il prodotto in tale formato!!
[LR]: Pensi che il progetto CuboVision abbia le carte in regola per essere un importante trampolino di lancio per le nuove leve del cinema italiano?
[FG]: Dipende molto dal tipo di progetto… poiché, alla fine, crediamo ancora che la vera differenza la possa fare solo il contenuto. Sicuramente è uno strumento in più che ora hanno le nuove leve per poter entrare nella complessa struttura dell’entertainment italiano.
Pensiamo sia più probabile il successo se il film in questione sia di Genere, o cult, o comunque rivolto ad un pubblico che ha voglia di vedersi e rivedersi un film. E soprattutto il film dovrebbe avere dei motivi di “vivere” oltre la sua prima incarnazione su Cubovision.it.
La lingua inglese, l’HD o i contenuti extra ad esempio sono delle caratteristiche che crediamo possano dare nuova e costante vita nel corso del tempo al nostro True Love.
Parlando molto schiettamente, all’inizio sognavamo la sala da cinema per il nostro film… e quando abbiamo scoperto che, proprio in Italia, non sarebbe successo, ci siamo rimasti un po’ male. Ma con il tempo, abbiamo compreso che questo tipo di distribuzione permette di aprire un nuovo canale, per prodotti diversi, creati da autori diversi. Non è forse un grosso passo in avanti?
La cosa importante è che venga sostenuto dai mezzi di informazione… e soprattutto dal pubblico.
Se il pubblico è stanco dei “soliti film italiani”, ora ha l’unico modo possibile per cambiare le cose: supportare il nostro film. Vederlo gratis, vederlo a pagamento, noleggiarlo, pagarlo, comprare il Blu-Ray, parlarne su internet, condividere teorie… Gli spettatori sono parte attiva del cinema. Lo sono quando scaricano un film illegalmente, e lo sono altrettanto quando supportano un film. Solo supportando prodotti come True Love potranno fare in modo che ne esistano altri.
[LR]: Come state impostando, invece, la distribuzione internazionale di “True Love”?
[FG]: Le vendite internazionali del film sono state affidate al colosso francese TF1 INTERNATIONAL, che ha scelto di far entrare True Love nella sua scuderia a partire dalla sceneggiatura, che hanno trovato incredibile. Una volta finito, il film è stato quindi mostrato ai distributori di tutto il mondo presso i mercati internazionali di vendita più importanti: American Film Market, Berlin European Film Market, Cannes Film Market…
Ad oggi il film, oltre ogni più rosea aspettativa, è stato venduto in più di 60 paesi… dimostrazione che il lavoro che abbiamo duramente portato a termine è di livello internazionale.
Nonostante sia stato comprato per diversi territori, l’Italia è il primo paese in cui True Love è uscito ufficialmente.
[LR]: Quali sono i vostri progetti in pentola?
[FG]: Troppi!! Stiamo sviluppando due diversi progetti negli Stati Uniti… entrambi basati su nostri concept [uno familiare a chi ci segue da anni], ma non possiamo dire altro. Sono film di una certa portata, quindi potrebbero servire anni per realizzarli. Inoltre, dopo True Love, siamo più che mai convinti che sia importante e interessante sviluppare progetti low budget… certo, non low budget come True Love o ci rimettiamo le penne. In questo slate di film, siamo in diversa fase di sviluppo. Di alcuni stiamo scrivendo la sceneggiatura, mentre di altri abbiamo il progetto pronto e stiamo cercando i fondi necessari. Un paio di essi appartengono al genere “found footage”, con cui crediamo sia molto interessante giocare.
A noi però l’entertainment piace nel suo complesso… quindi, ad esempio, stiamo finendo di confezionare una graphic novel sci-fi, un libro… e stiamo meditando sull’idea di sviluppare un videogame per tablet… ad esempio… Would you play the True Love video game? Y/N
Luca Ruocco
TRUE LOVE, il trailer: