Home / Recensioni / News / Addio a PAOLO DE CRESCENZO

Addio a PAOLO DE CRESCENZO

paolo_gargoyleUna delle ultime volte che ci siamo incontrati, nell’estate del 2011, mi disse: “E’ inutile farsi illusioni”.

Sembrava una frase da film, perché il cinema lo adorava e di cinema viveva, ma era, in realtà, la fortemente malinconica sintesi della situazione di salute che, da qualche tempo, aveva cominciato ad affliggerlo.

A quasi un anno e mezzo da quella calda giornata, Paolo De Crescenzo, nato a Roma nel 1947, ci ha lasciati, portato via dalla malattia contro cui qualsiasi sforzo si è rivelato inutile.

Quella malattia che, in ogni caso, non aveva fatto scomparire la sua inarrestabile voglia di fare legata alla passione per la Settima Arte, nella quale maturò una lunga esperienza in qualità di direttore finanziario per un grande gruppo cinematografico; prima ancora di diventare direttore generale dell’A.S. Roma, dell’A.C. Fiorentina e della Lux Vide, sotto cui produsse nel 2002 la mini-serie televisiva Il bacio di Dracula di Roger Young, interpretata da Patrick Bergin, Giancarlo Giannini e Stefania Rocca.

Quella passione che lo portò a fondare nel 2004 Gargoyle Books, casa editrice di libri e DVD, meritevole di rientrare tra le etichette che hanno contribuito alla riscoperta del Genere horror, sia nel campo letterario che delle visioni digitali casalinghe, a XXI secolo da poco avviato.

Casa editrice che Paolo, complici le non più rassicuranti condizioni di salute, ha poi abbandonato, pur continuando a sfruttare il suo grande desiderio di riscoprire la celluloide grazie al marchio Jubal Classic Video, particolarmente interessato a riportare alla luce quei grandi titoli [e non solo] che ebbero per protagonisti divi del calibro di John Wayne, James Stewart e Danny Kaye.

Coraggiosi eroi che, al centro di una produzione onesta e pulita, sembravano spesso rispecchiare proprio il modo di fare dello stesso Paolo, sempre pronto a gettarsi in una nuova, non facile avventura, ma senza mai finire per essere associato al resto di chi continua ad operare all’interno del settore nella poco raccomandabile Italia odierna.

Il fatto che non sia più qui con noi sembra quasi testimoniare ulteriormente – e in maniera dolorosa – che sia sempre meno, su questa Terra, lo spazio concesso a personalità tanto linde quanto generose, proprio come non vi è più in sala per quel cinema tempestato di buoni ma sinceri sentimenti destinati ad accompagnarci verso il lieto fine.

Ciao Paolo, mi e ci mancherai tanto quaggiù!

Francesco Lomuscio 

InGenere Cinema

x

Check Also

JASON BOURNE – La saga

È la mattina del 14 marzo 1887. Un uomo si risveglia in ...