Ormai rilegato nella sua figura di playboy eterno, lo show man Fabio Volo torna sui grandi schermi con un nuovo film, Studio illegale, film che lo impiega ancora una volta nell’ovvio ruolo dello sciupafemmine in carriera che va incontro a qualcosa che lo porterà verso un cambiamento.
Nel ruolo dell’avvocato Andrea Campi, il nostro è alle prese con gli imprevisti della vita, che lo vogliono coinvolto in una causa legale che sarà per lui traghetto verso l’amore vero.
La sua avversaria, infatti, è la bella legale Emilie [Zoe Felix], una francese al servizio del cliente che Andrea dovrà affossare, ma che ben presto convolerà insieme al bell’avvocato verso un’intricata storia sentimentale.
Come riuscire a tenere lontano le emozioni dal lavoro? Attorno a questo annoso quesito Andrea dovrà darsi da fare per riuscire a portare a portare a termine la causa.
E dopo questo plot, la domanda spontanea più giusta è: come riuscire a tenere Fabio Volo lontano dal cinema?
Non contento del suo exploit con quello che era stato il lungometraggio tratto da un suo best seller, ovviamente ci riferiamo a Il giorno in più di Massimo Venier, il noto simbolo televisivo dell’uomo che la sa lunga sul mondo delle donne colpisce ancora, e di nuovo interpreta un personaggio fatto su misura sulla sua credibilità scenica di playboy, e gioca molto sul fattore mediatico che aleggia intorno a lui.
Dire che di tutto questo non si sentiva il bisogno sarebbe dire cosa ovvia, in un momento in cui, poi, il cinema italiano davvero non se la passa granché bene… Non si sentiva la mancanza di assistere a questa trama, tratta da un romanzo [!?] di Federico Baccomo, fatta di una redenzione sentimentale da una parte, e dell’ennesimo protagonista misogino ricreduto dall’altra, soprattutto se a interpretarlo è l’insopportabile Volo.
Poi aggiungiamo la poca ispirazione da parte del regista Umberto Carteni [suo era Diverso da chi?] nel raccontare questa love story, che arranca a forza di canzoni tendenziose con scene annesse, insomma, le motivazioni per non guardare Studio illegale aumentano a dismisura.
Poco ispirato è anche il contorno attoriale; c’è la bella Felix [era in Giù al nord di Dany Boon] in un ruolo fine a stesso [l’appiccicata sorpresa finale dovrebbe darle spessore, ma inutilmente], un Ennio Fantastichini capo dello studio legale infido e antipatico, un’oca Marina Rocco ed un volenteroso Nicola Nocella, quest’ultimo unica nota positiva di tutto l’operato.
Per il resto l’ennesimo vuoto intorno a cui gira ormai il nostro cinema italiano, preso a fornirci di tanto in tanto questi scherzi su celluloide, mal accetti dal pubblico voglioso di cose nuove.
Male che va, se proprio volessimo essere positivi verso questo Studio illegale, potremmo ben ricamare sul fatto che, almeno, non si tratti di un adattamento di un “best seller” di Volo…
Troppo poco, però, per farselo piacere, veramente troppo poco.
Mirko Lomuscio
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STUDIO ILLEGALE
Regia: Umberto Carteni
Con: Fabio Volo, Zoe Felix, Ennio Fantastichini, Pino Micol, Nicola Nocella, Jean Michel Dupois
Uscita in sala in Italia: giovedì 7 febbraio 2013
Sceneggiatura: Federico Baccomo, Francesco Bruni, Umberto Carteni, Alfredo Covelli
Produzione: Beppe Caschetto, Warner bros. Entertainment Italia, IBC Movie, Publispei, Madeleine
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Anno: 2012
Durata: 90’