Prometheus non è solo un tentativo di tirar fuori dalla mitologia inerente la saga di Alien qualcosa di nuovo da dare in pasto ai più nerd fra gli appassionati e alle giovani nuove leve. Non è prequel come tanti, di quelli che tentano di ricreare mondi già visti e stra-conosciuti, per puntare con sicurezza su qualcosa che, di per sé, già funzioni, solo spostando il tutto indietro nel tempo, per cercare di impostare un taglio vintage.
Prometheus è un film perfettamente sospeso tra l’autoriale e il commerciale, un nuovo capitolo della saga che, in maniera coraggiosa, non tenta di ancorarsi al già-detto-già-visto.
Il regista e produttore Ridley Scott non vuole aver debiti con sé stesso, con gli universi da lui stesso spalancati, e, per rientrare con passo fiero nel mondo sci-fi di Alien, sceglie la porta del retro. Prometheus non ricama, come avrebbe fatto l’opera di qualsiasi mestierante incaricato di riportare alla luce una serie di film cult, sugli xenomorfi, o sul passato di Ellen Ripley…
Scott riprende le fila della “sua” fantascienza ricreando per intero una nuova mitologia che scorre parallela a quella di Alien, per intrecciarsi con questa in alcuni punti, sparsi ma fondamentali: dal mondo grafico/organico che fa da location ad entrambi ad alcune creature come i facehugger, che si ritrovano in diversi stadi evolutivi, allo Space Jockey, creatura che di sguincio faceva la sua comparsata in Alien e che rappresenta ora la colonna portante di un film che passa dallo sci-fi per arrivare a scomodare temi forti e molto attuali come quello del creazionismo.
Ma Prometheus non si ferma qui: il viaggio per eccellenza compiuto dallo staff capeggiato dagli studiosi Shaw [Noomi Rapace] e Holloway [Logan Marshall-Green], e finanziato dalla multinazionale Weyland Corporation [rappresentata sulla nave spaziale dal trittico David/Fassbender, Vickers/Theron e Weyland/Pearce] verso il pianeta di origine degli “ingegneri” che, all’inizio dei tempi, avrebbero dato inizio alla vita sulla terra, per vegliare sulla nascita delle prime civiltà umane e ritornare poi a perdersi nello spazio profondo, racchiude in sé l’incomunicabile binomio tra credo e scienza. Una realtà dicotomica che brucia nell’anima della protagonista, una scienziata caparbia ma intimamente innamorata dell’idea di un dio creatore, un’eroina dura ed emozionale che nulla ha da invidiare alla Ripley della Weaver.
E forse il VM14 imposto al film nel nostro paese è da imputare più alla potente messa in scena [e stiamo parlando di uno sci-fi] di un concreto messaggio creazionista/alienologico, piuttosto che alle [comunque presenti e riuscite] scene violente e splatter, che raggiungono il punto di massima forza visivo/emotiva nel parto cesareo che la Shaw è costretta ad auto-praticarsi per eliminare dal suo ventre l’embrione alieno.
Prometheus è già in home video, distribuito dalla 20th Century Fox, in differenti e interessanti edizioni [dal DVD al Blu-Ray, ad un cofanetto che racchiude l’ultimo film di Scott insieme ai capitoli della saga Alien].
La migliore fra le edizioni resta, senza ombra di dubbio, la Prometheus Collector’s Edition 3 Dischi.
All’interno della custodia cartonata [in un elegante commistione di nero, azzurro e argentato], la custodia amaray contiene, per l’appunto, tre dischi bd e un ottimo booklet.
Nei dischi, oltre all’edizione in alta definizione del film [impeccabile in audio e video], potrete rivivere l’esperienza di riguardare Prometheus in tre dimensioni, per poi abbandonarvi alla visione di una marea di contenuti extra, che vanno dalle scene estese commentate, ad un inizio ed un finale alternativi, a dei video virali con protagonista la dottoressa Shaw o l’androide David [interprete di un eccellente video pubblicitario] o, ancora, una sorta di messaggio che i viaggiatori della nave Prometheus inviano ai loro “ingegneri”, ai commenti di regista e sceneggiatori.
Ma il fiore all’occhiello del cofanetto è di certo il making of “Gli dei furiosi”, un documentario di oltre tre ore e mezza di durata, che ripercorre le varie tappe della nascita, della strutturazione e della lavorazione di questa nuova nascita della fantascienza firmata Scott.
Sulla quarta di copertina, una delle frasi di lancio recita “Le domande troveranno risposte”: quel che è certo è che le oltre tre ore di documentario di risposte ne riusciranno a dare davvero tante!
Il booklet, composto al 100% di immagini, ricostruisce tra bozzetti, frame e disegni gigeriani tutta l’evoluzione drammaturgica del film.
Il cofanetto offre anche la possibilità di download della copia digitale del film sul proprio pc.
Chiedere altro alla 20th Century Fox sarebbe ingordigia!
Luca Ruocco
–
PROMETHEUS
Regia: Ridley Scott
Con: Noomi Rapace, Michael Fassbender, Guy Pearce, Idris Elba
Durata: 124’
Audio: Italiano 5.1 DTS; Inglese 7.1 DTS HD Master Audio
Formato: 16:9 – 1.920×1.080 pixel, 24fps
Distribuzione: 20th Century Fox [www.20thfox.it/bluray]
Extra: Scene tagliate: che includono un inizio ed un finale alternative; “Gli dei furiosi”: documentario sul making of di Prometheus; Commento del regista/produttore Ridley Scott; Commento dello sceneggiatore Jon Spaihts e dello sceneggiatore/produttore esecutivo Damon Lindelof; I file di Peter Weyland; L’archivio della Weyland Cop; Accesso a tutto il materiale di Prometheus… e molto altro ancora!