Se l’intenzione era quella di raffreddare i bollenti spiriti sappiate che queste proposte per l’home video della Mosaico Media non sono proprio le scelte più adatte da fare, perché pellicole come Gola profonda nera e La cuginetta inglese gli ardori invece che placarli, finiscono piuttosto per alimentarli come la benzina gettata sulle fiamme. Ripescati dalla soffitta caotica dei turbolenti anni Settanta, con una qualità audio-video piuttosto scadente, i film diretti da Albert Moore e Marc Pécas approdano dunque sul mercato nostrano in tiratura limitata per risvegliare i pruriti sopiti degli amanti del cinema ad alta temperatura. Tuttavia, in entrambi i casi, l’asticella del termometro non raggiunge gli esiti febbrili tanto desiderati da quella fetta di acquirenti che se ne sono impossessati con la speranza di regalarsi qualche momento di piacere. Speranza che deve cedere però spazio alla delusione cocente.
Con Gola profonda nera, Moore mette in quadro l’ennesimo sbiadito clone erotico di quel cult soft core che rispondeva al titolo di Deep Throat, che nel 1972 fruttò al suo regista Gerard Damiano e alla produzione una vagonata di soldi [costato 25.000 dollari, si dice che ne abbia incassati circa 600 milioni, cifra incontrollabile, anche perché la distribuzione passò presto a una società di presunti mafiosi italo-americani], mentre alla sua celebre protagonista, Linda Lovelace, la fama dei cultori della materia e un posto privilegiato nei cuori e nelle fantasie di molti spettatori a tutte le latitudini.
Lontano anni luce dalla carica sessuale e dall’umorismo beffardo con cui Damiano condiva e smitizzava i congressi carnali e gli orgasmi, Moore porta sullo schermo un tentativo spudorato di cavalcare l’onda del successo ottenuto dal collega italo-americano, semplicemente parafrasandone il titolo. In tal senso, è piuttosto facile cascare nel tranello se non avvertiti del pericolo di inciampare in qualcosa di completamente diverso rispetto al film del 1972. Quello di Moore è un thriller erotico multirazziale che ha dalla sua parte solo la bellezza statuaria di una venere nera come Ajita Wilson, più a suo agio svestita che nei panni del ruolo che è chiamata a ricoprire. I fragili ingranaggi sui quali si regge la sceneggiatura vanno di pari passo con gli altrettanto instabili meccanismi di scrittura utilizzati per cucire assieme i fili drammaturgici e narrativi. Ne viene fuori un plot edulcorato che ha paura di sporcarsi le mani, al contrario di quanto il collega Pécas ha con maggiore coraggio provato a fare nel suo La cuginetta inglese.
Proposto nella doppia versione soft e hard, il film di Pécas non risparmia allo spettatore inquadrature decisamente più spinte e “penetranti”, che molto concedono allo sguardo e poco all’immaginazione. Va in scena il più classico dei triangoli sessuali, con la terza “vogliosa” incomoda venuta da lontano con il chiaro intento di destabilizzare l’armonioso equilibrio sentimentale di una perfetta coppia di sposi. I brandelli di storia con i quali la sceneggiatura prova ad assemblare alla meno peggio l’architettura narrativa della pellicola diretta dal regista transalpino nel 1975 [la prima versione italiana è datata 1977], passano inevitabilmente in secondo piano per fare largo sullo schermo alle acrobazie da materasso con e senza la Lolita di turno, dentro e fuori dalle mura domestiche. La noia si impossessa ben presto della visione, lasciando spazio solo a qualche flebile brivido caldo.
Francesco Del Grosso
–
GOLA PROFONDA NERA
Voto film
Voto DVD
Regia: Albert Moore
Con: Ajita Wilson, Ronald Mardembro, Patrizia Webley, Agnes Kalpagos
Durata: 84′
Formato: 16/9 1,78:1
Audio: Italiano Dual Mono
Distribuzione: Mosaico Media [www.mosaicomedia.it]
–
LA CUGINETTA INGLESE
Voto film
Voto DVD
Regia: Marc Pécas
Con: Ribecca Brooke, Béatrice Harnois, Jean Roche
Durata: versione soft 96′; versione hard 94′
Formato: versione soft 16/9 1,85:1; versione hard 16/9 1,33:1
Audio: versione soft Italiano, Francese, Spagnolo Dual Mono; versione soft Italiano, Inglese Dual Mono
Distribuzione: Mosaico Media [www.mosaicomedia.it]