Bisogna aspettare che faccia abbastanza buio prima di mettere in moto la difficile operazione che porterà alla cattura di Osama Bin Laden, a capo di Al Qaeda, organizzazione terroristica islamica responsabile di numerosi attentati, alcuni dei quali recenti, così come fautrice del dirottamento di quattro aerei che polverizzarono le Twin Towers, causando la morte di migliaia di persone, quel famoso 11 Settembre 2001.
Da allora cominciò una caccia al terrorista più temuto del mondo, sui cui nascondigli si è detto di tutto e ipotizzato all’infinito. Soltanto dieci anni dopo, il 2 maggio 2011, la CIA, in collaborazione con alcune forze speciali statunitensi, individuò il rifugio segreto di Bin Laden, e per lui fu la fine.
Riuscire anche solo ad immaginare un film che riesca a contenere in sé tutte gli studi, le ricerche e gli sforzi della CIA per catturare Bin Laden, è operazione alquanto complessa, figuriamoci mettersi all’opera. Eppure, Kathryn Bigelow [Il buio si avvicina, 1987; The Hurt Locker, 2008]ci è riuscita.
Operazione Zero dark Thirty, o Zero Dark Thirty [espressione usata in ambiente militare con la quale ci si riferisce alla mezz’ora dopo la mezzanotte, e quindi all’ora di inizio del raid all’interno della casa-nascondiglio del capo terrorista] è un film minuzioso, di una precisione però dinamica, che non lascia spazio a vuoti. Bigelow, su una sceneggiatura di Mark Boal [sceneggiatore e produttore che aveva ricoperto gli stessi ruoli in The Hurt Locker], si muove con abilità, mischiando azione a spionaggio, thriller a dramma, facendo girare tutto intorno a Maya [Jessica Chastain], agente della Cia da circa dodici anni, dapprima supportata da Dan [Jason Clarke], il torturatore per eccellenza dei prigionieri accusati di terrorismo, che poi lascia l’incarico, e che fino ad un certo punto è suo coprotagonista.
Le farà da spalla George Smiley [Mark Strong], il suo capo, che comprende le doti investigative di Maya, che ha forti sospetti sugli strani movimenti di un corriere che si aggira per le vie di Abbottabad, in Pakistan. Maya non riesce subito, un po’ per l’impostazione maschilista degli ambienti della CIA, un po’ perché le sue ipotesi non poggiano su prove concrete, ad avere il pieno sostegno di George, che, però, sta facendo sorvegliare un compound sospetto.
Operazione Zero Dark Thirty comincia proprio con i primi interrogatori [anticipati dall’audio delle ultime e disperate conversazioni telefoniche delle vittime dell’attentato alle Torri Gemelle] dei detenuti accusati di far parte di Al Qaeda, sfociati poi in tremende torture, come quella del waterboarding o la privazione del sonno. La riuscita del film, che convince da ogni punto di vista, è merito anche di un serrato montaggio, di Dylan Tichenor [Lawless, 2012]e William Goldenberg [quest’ultimo vincitore del premio Oscar per il miglior montaggio in Argo].
Il Nuovo Cinema Aquila ha rimesso nel proprio programma il film, che potrete vedere fino a mercoledì 27 marzo, un’occasione preziosa per chi lo abbia perso in seguito alla sua uscita lo scorso 7 febbraio.
Determinata Jessica Chastain, che rivediamo ora sugli schermi in La madre, e che impersona una donna sola, tanto da sentirsi in imbarazzo quando la sua collega Jessica [Jennifer Ehle] le chiede se stia frequentando un uomo . Maya è determinata e testarda, tanto che, guidata dal suo sesto senso sulla presenza di Bin Laden nell’edifico che sta controllando, si lancia in una estenuante presa di posizione nei confronti dei suoi colleghi, in particolare di George, segnando ogni giorno con il pennarello rosso, sul vetro del suo ufficio, i giorni trascorsi a vuoto senza che si intervenga. Il film si catalizza negli ultimi quaranta minuti, dedicati proprio al raid effettuato dagli uomini del SEAL [una delle più importanti forse speciali militari americane] che hanno portato alla cattura e all’uccisione di Bin Laden.
Gilda Signoretti
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OPERAZIONE ZERO DARK THIRTY
Regia: Kathryn Bigelow
Con: Jessica Chastain, Jason Clarke, Mark Strong, Reta Kateb
Sceneggiatura: Mark Boal
Produzione: Annapurna Pictures
Distribuzione: Universal Pictures
Anno: 2012
Durata: 157’