Un pericoloso boss criminale perde del tutto i lumi della ragione trovandosi di fronte alla morte della compagna Isabella. L’uomo arriva a convincersi che una prostituta sia la reincarnazione della sua amata, e la costringe a prendere parte a dei terribili riti esoterici che, a suo dire, dovrebbero completare il trapasso dell’anima della compianta compagna nel corpo lussurioso della passeggiatrice.
Distratto dalla messa in atto di questi riti mortiferi, il boss non riesce a salvare la sua banda da un moto di auto-distruzione messa in atto dal suo erede, un figlio psicopatico che inizia a compiere una serie di orribili e immotivati delitti.
Questa è la storia attorno a cui ruota Resurrezione di cuori, film del 2009 del toscano Lorenzo Lepori; ma, a dire il vero, il film e il suo autore non sembrano volersi ancorare o farsi coadiuvare da uno scheletro drammaturgico rigido e leggibile da tutti, anzi, mai come in questo caso avere un sinossi a cui far ricorso potrebbe essere di fondamentale aiuto per lo spettatore alla ricerca di un significato attanziale coerente all’interno delle mille e una morte raccontate nei circa 75 minuti di video.
Ancor più del suo Il vangelo secondo Taddeo [2006], Resurrezione di cuori è un’esplosione assurda di sex-thash&gore, un’allucinazione ultra-splatter del discusso regista Lepori, qui anche nella veste di attore, che come suo solito, ma in maniera ancor più efferata e spregiudicata, non risparmia allo spettatore interminabili sequele di uccisioni, oscenità e atti sessuali che abbandonano la gabbia di un canonico svolgimento drammaturgico per farsi assurdo, parodistico.
Un’ironia di certo molto personale e non da tutti condivisibile, che fa leva sul senso di ribrezzo, enfatizzato dall’utilizzo improprio di teste mozzate, budella e parassiti del processo di decomposizione.
Lepori pare voler sollevare a tutti i costi lo scandalo, frammezzando gli omicidi e gli oscuri rituali organizzati dal boss malavitoso da innumerevoli scene, più o meno esplicite, di atti di sesso orale e anale, per sconfinare, naturalmente, visti i temi, in accenni di necrofilia.
Ma questo, ovviamente, non basta a fare di Resurrezione di cuori qualcosa di talmente “oltre”, talmente “a sé”, da diventare storia del cinema trash.
E i riferimenti, connaturati ormai da Il vangelo secondo Taddeo, sono sempre ad Schnaas più che alla volgare ironia della Troma.
Pur se con un miglioramento tecnico ben visibile, rispetto al primo lungometraggio, Resurrezione di cuori risulta un film incompleto, difficilmente digeribile, qualche spanna indietro rispetto al successivo I love you like a twist [2011].
Luca Ruocco
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RESURREZIONE DI CUORI
Regia: Lorenzo Lepori
Con: Pio Bisanti, Lorenzo Lepori
Uscita in sala in Italia: /
Sceneggiatura: Lorenzo Lepori
Produzione: Baionetta Movies Production
Distribuzione: /
Anno: 2009
Durata: 74′
Trailer: