Valentina, Elvis, Daria, Fabrizio, Alice, sono i 5 personaggi principali intorno ai quali Stefano Fantelli ha costruito Strane ferite, ultima sua fatica, edita da Cut-Up Edizioni per la collana Strade perdute. Fanno da contorno ai protagonisti altri personaggi per nulla marginali, in primis Maya Murna, la nonna di Alice, sua prima confidente e compagna di tanti pomeriggi piovosi, saggia [come il detto che ripete alla fine del libro: “Il giovane se sapesse, il vecchio se potesse] e tranquilla, i 9 piccoli barboni, “El Brujo” lo stregone, le due prostitute rumene, il ragazzo magro, l’uomo con la benda sull’occhio, ed altri ancora.
Ma chi sono questi cinque protagonisti? E cosa li accomuna? Ciò che li lega è la condivisione delle ferite, quelle strane ferite del titolo, conseguenza di frustrazioni e violenze psicologiche auto-inflitte, perché risultati di un processo che ha le sue radici in un passato che non riescono a dimenticare, e di cui sono vittime. Vittime, però, consapevoli, ognuno per ragioni diverse.
Valentina vive ormai in uno stato confusionale che, paradossalmente, la rende più consapevole delle sue azioni rispetto a noi comuni mortali. Poi c’è Elvis, stanco del suo lavoro, e sempre in giro a bordo del suo furgone, proprio lui che nella vita voleva fare l’attore. Daria è un po’ la mente del libro, colei cioè che muove i fili “ipnotizzando” chi le sta accanto, lei che, vittima di un’abduction e di una violenza sessuale da parte di un alieno, nonché autolesionista, influenza la vita di Alice, in particolare, una ragazza appassionata di musica con il grande sogno di diventare una cantante, motivo per il quale invia il suo cd a diverse case discografiche.
È la dolcezza e la solarità di Alice a venire fuori fin da subito, ma anche la sua profonda insicurezza, che la porta a considerare Daria una sorta di mito da emulare, in particolare per il suo spirito di ribellione e la grinta che la contraddistingue. A coprire le sue giornate pensierose è la musica, quella dei Bauhaus e di De Andrè, che ringrazia nel suo diario, e Lord Byron e Lilith, rispettivamente il suo criceto e la sua gatta. E poi c’è lui, Fabrizio, probabilmente il più sensibile, impegnato a lavorare in un albergo, continuamente in cerca di Daria, la sua ultima ossessione. Prima di lei c’era Maya, Maya Murna, famosa attrice, con la quale è stato legato in adolescenza da un rapporto d’amore forte ma difficile, del quale conserva ricordi passionali e alcune lettere, e da cui continua a riceverne di nuove.
Ora Maya è una diva, che Fabrizio giudica negativamente, apostrofandola come una “puttana”. Come la madre distratta di Giugno ’73 di De Andrè, spesso citato da Fantelli, anche Fabrizio è un ragazzo molto distratto, in balia dell’amore per sempre perduto.
Strane ferite è un libro frastagliato, strutturalmente diviso in brevi e lunghe sequenze narrative combinate e incastrate tra loro, ciascuna dedicata a un protagonista. L’horror e le sue creature, sono una costante del libro, a partire dalle creature nere che i personaggi incontrano di continuo, e che rappresentano un avvertimento, un pericolo, fino ad arrivare ad uno strano Babbo Natale.
Non vogliamo svelarvi nulla, ma vi assicuriamo che, siate o meno fanatici dell’horror, non potrete rimanere indifferenti di fronte alla personalità dei personaggi di Strane ferite, e alla scrittura di Fantelli, diretto e conciso, che permette una lettura scorrevole.
Non ci si perde in chiacchiere, insomma, anche se, va detto, si sente a volte il bisogno di approfondire la psiche dei personaggi, che non si conoscono mai abbastanza. In questo il lettore non verrà mai accontentato.
Strane ferite porta con sé un alone di mistero che non si esaurisce neanche nel finale. Molto ci sarebbe da dire su Valentina, curata in una clinica da una equipe molto presente, alla quale Valentina racconta i suoi sogni, le sue visioni, e su Daria, l’unica ancora di salvezza per scongiurare la distruzione del mondo. È dunque la curiosità a spingere il lettore ad inoltrarsi in questo strano viaggio di Strane ferite, dove la claustrofobia, il cattivo odore, di chiuso e di scarsa igiene, di un cliente di Elvis, la finestra della casa della nonna di Alice, e molto altro ancora, colorano e adombrano le vite dei personaggi, incrementando il loro malessere.
Gilda Signoretti
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STRANE FERITE
VOTO:
Autore: Stefano Fantelli
Editore: Cut-Up Edizioni [www.Cut-Up.it]
Pagine: 196
Illustrazioni/Foto: No
Costo: 15,00 euro