Nel 1692, a Salem, sette donne furono torturate e uccise da un gruppo di inquisitori guidati dal giudice Hawthorne. Le accuse erano quelle di aver praticato arti magiche e di aver giaciuto col demonio, ed essere diventate sue fedeli servitrici.
Oggi la città di Salem sembra aver dimenticato la brutale realtà dei martiri inquisitori, barricandosi dietro una cortina di folklore spicciolo, utile unicamente come attrattiva turistica. Ma il sangue reale delle streghe di Salem, brutalmente uccise per il loro rifiuto a piegarsi all’imperante arroganza della fede cristiana, continua a ribollire, aspettando un nuovo corpo in cui incarnarsi per assaporare, finalmente, l’agognata vendetta.
Nella moderna Salem, Heidi [Sheri Moon Zombie] è l’apprezzata dj di radio rock, conduttrice, insieme a due colleghi [Jeff Daniel Phillips e Ken Foree], di un programma notturno molto seguito. Proprio in chiusura di una delle puntate del programma, ad Heidi viene recapitato in reception un cofanetto di legno, contenente il vinile di un gruppo sconosciuto, “I Signori”.
La musica incisa su quel disco sarà l’ipnotica via di passaggio che condurrà le anime in pena delle streghe di Salem all’interno della vita della giovane dj, e Heidi all’interno dell’oscuro selciato che il destino aveva tracciato per lei.
Le streghe di Salem è la vera sorpresa del panorama horror dell’ultima stagione. Quello che ritroverete all’interno dei 101 minuti di durata del film è un Rob Zombie nuovo, ancor più visionario e pop, pregno di significati e rimandi al suo mondo fatto di cinema, musica e occulto; un regista comunque molto differente da quello che finora è filmicamente stato, ma sempre molto autoriale.
Rob Zombie disorienta gli spettatori, maggiormente i fan più accaniti, componendo sullo schermo un’opera stratificata su più livelli: un horror dallo stampo classico, che può esser letto attraverso i molteplici rimandi al cinema d’assedio carpenteriano o allo psico-dramma alla Polanski, per le arcane presenze pronte a soggiogare le proprie vittime sacrificali per indurre in loro dei cambiamenti emozionali e mentali, e per l’importanza data al “luogo” dello svolgersi delle vicende, che diventa prigione e luogo d’incubazione di una malattia fisica e mentale, in maniera lovecraftiana.
Ancor più che nei luoghi dei sabba mostrati nei flashback, è, infatti, il condominio dove Heidi vive, a diventare centro di attività spiritiche e demoniache, sospese tra le iniziali e sconcertanti visioni che turbano i sonni della protagonista e le reali e ancor più macabre scoperte che sarà costretta a fare, varcando la soglia delle conoscenze occulte.
Ma Le streghe di Salem è anche manifesto ideologico di un credo vissuto come sacrificio passionale [del sé], di una fede che debba condurre alla scoperta del “vero” attraverso il rovesciamento dell’“abituale”.
Sheri Moon è un’interprete catartica. Inizialmente ha scherzato a far l’ochetta schizzata, interpretando la più giovane della famiglia omicida Firefly [in La casa dei 1000 corpi e La casa del diavolo], ma, come aveva dimostrato già nel ruolo della madre in Halloween: The beginning e Halloween 2, qui ne Le streghe di Salem conferma un’attitudine attoriale assolutamente da non sottovalutare.
Tempi più dilatati, inserti poeticamente pop e una violenza molto meno graficamente esplicita, sono motivi di una profonda frattura con il cinema con cui, finora, Rob Zombie si è confrontato e, contemporaneamente, segnali di un’autoriale voglia di sperimentare territori diversi ma non meno inquietanti, pericolosi e sulfurei.
La furia iconoclasta di Zombie non risparmia alcuni osceni ritratti di eminenze canoniche, morbosamente intronizzati alla corte di un demone nano e deforme, che si fanno sempre più presenti, nella vita della dj, in prossimità del concerto che “I Signori” hanno improvvisamente organizzato a Salem.
Come da tradizione, Zombie farcisce il suo film con nomi importanti dal calderone del Genere: si va da Sid Haig, Bruce Davidson, Dee Wallace e Michael Berryman, già sodali col regista de La casa dei 1000 corpi, a Meg Foster, Patricia Quinn, Judy Geeson e Andrew Prine.
Le streghe di Salem scatta al terzo posto, nell’ipotetico podio della filmografia zombiana, subito dopo La casa del diavolo e Halloween: The beginning.
Luca Ruocco
–
LE STREGHE DI SALEM
Regia: Rob Zombie
Con: Sheri Moon Zombie, Bruce Davison, Jeff Daniel Phillips, Judy Geeson, Ken Foree, Patricia Quinn
Uscita in sala in Italia: giovedì 24 aprile 2013
Sceneggiatura: Rob Zombie
Produzione: IM Global, Alliance Films, Automatik Entertainment, Blumhouse Productions, Haunted Movies
Distribuzione: Notorious Pictures
Anno: 2013
Durata: 101’