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TATAMI di Mauro Cappiello

tatami1La passione per il cinema può spingersi a volte oltre il piacere di guardare un film e discutere a riguardo, e portare a pensare a scrivere e girare un’opera, magari collettivamente. Se poi questa idea trova il sostegno degli amici di sempre, allora è fatta. È più o meno così, infatti, che le fondamenta di Tatami, prodotto da Charyót Film, creata nel 2012,  hanno cominciato a formarsi.

Tatami, che è estensione del cortometraggio dello stesso Cappiello, dal titolo L’oscuro cammino dell’inconscio, 2009, seppur non convincente, ha degli spunti interessanti. Tatami è il nome con il quale è chiamata la pavimentazione rettangolare giapponese, che rimanda anche al tappetino sul quale si pratica judo.

Mauro [Mauro Cappiello], il protagonista, è un giovane lucano, che ha lasciato Venosa per andare a vivere in città. Divide un appartamento con tre ragazzi: Vincenzo [Vincenzo Lacolla], con cui lavora in un’autofficina, Piervito [Piervito Bonifacio] e Michelangelo [Michelangelo Martino].

Mauro è un ragazzo profondamente insicuro e solitario. La sua ingenuità porta i suoi compagni a mostrare un certo istinto di protezione nei suoi confronti, e a rimproverarlo bonariamente per le cattive condizioni igieniche della casa, di cui anche Mauro è responsabile. Mauro è svogliato, così tanto da vivere con pigrizia anche la sua storia d’amore con Serena [Serena Falcone], nella quale non ha mai creduto, e che confida ai suoi amici di aver lasciato semplicemente perché non ha voglia di vivere lunghe storie d’amore.

Da un po’ di tempo, infatti, Mauro è ossessionato dai ricordi, e appena ricorda, come sostiene, dopo essere sprofondato in un lungo sonno, prende coscienza di sé e della realtà, avvertendo inoltre un senso di vuoto. Il risveglio è il suo grande incubo, dal quale non riesce in realtà mai a svegliarsi. Fa appena in tempo a sfogare il suo malessere a Vincenzo, prima di tornare a Venosa, nella speranza che il ritorno alle origini e l’affetto della famiglia possa distoglierlo dalle sue paure.

tatami2Tatami, scritto da Cappiello con Rocco Silano, Piervito Bonifacio e Vincenzo Lacolla, parte da buoni presupposti, iniziando proprio dalla manifestazione dei sogni/incubi di Mauro, che prendono corpo con maggiore insistenza via via che il protagonista viene assalito dai ricordi e dalle sue ansie. Mauro è vittima di sé stesso, ed è proprio la sua personalità il suo vero ostacolo.  Il suo disagio e la sua incoscienza sono il punto focale del film. Quello che non si afferra pienamente da questo lungometraggio di Cappiello è quale sia veramente il motivo del disturbo di Mauro, né quanto ci sia di vero dalle sue frustrazioni e dai suoi sogni/incubi, forse originati da una figura materna negativa che continuamente, nelle parti oniriche, gli domanda perdono per averlo messo al mondo.

Superata la prima ora, che risulta piacevole, anche perché velata da un sottile umorismo che ci porta a provare tenerezza per questo ragazzo confuso e rapito dai suoi pensieri, sempre tra le nuvole, il film, a metà tra il drammatico e il surreale, va avanti per stereotipi, e degenera in una situazione folle in cui Mauro, come un eremita, fa strani incontri lungo un sentiero montuoso, e addirittura arriva a combattere fintamente con un guerriero incappucciato, incontrando prima ancora un cadavere dalle fattezze poco credibili.

Non è solo un problema di risorse tecniche, che comunque qui pesano, [pensiamo ai difetti della fotografia], ad esempio, o economiche, ma la non riuscita di Tatami è legata in buona parte ad una troppo ingenua sceneggiatura, unita poi ad una recitazione mediocre, e, infine, alla sua durata. Non perché due ore siano troppe a priori, ma perché non si intravedono linee evolutive nella narrazione, rimanendo sempre in una situazione di stallo in cui si avverte la mancanza di dinamismo.

Gilda Signoretti

TATAMI

1.5 Teschi

Regia: Mauro Cappiello

Con: Mauro Cappiello, Vincenzo Lacolla, Piervito Bonifacio, Michelangelo Martino

Sceneggiatura: Mauro Cappiello, Rocco Silano, Piervito Bonifacio, Vincenzo Lacolla

Produzione: Charyót Film

Distribuzione: /

Anno: 2012

Durata: 118’

Trailer:

InGenere Cinema

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