La bellezza è una dote inestimabile, e ogni bellezza paga il prezzo del sacrificio.
È così che la pensa Victor Clare [Mike Raven], scultore e pittore affermato e corteggiato da tutti gli intenditori d’arte, come Joanna [Melissa Stribling] e John [James Bolam]. Proprio John, con sua moglie Millie [Mary Maude] e con il figlio di Clare, Michael [Ronald Lacey], e la consorte Jane [Beth Morris], si reca nella villa dell’artista, in Cornovaglia, per convincerlo a vendergli alcuni suoi ritratti.
Victor è un uomo dall’aria tranquilla, gentile e passionale, soprattutto nel riuscire a far cadere ai suoi piedi le tante modelle che posano per lui. Non è bello, ma ha una personalità affascinante.
La sua villa è circondata da campi sterrati, circondati da montagne, ma un tempo quel territorio era ricco di miniere, motivo per cui sono rimasti aperti molti cunicoli nelle catene montuose.
Clare, come ammette Michael, è uno psicopatico ma, nonostante tutto, il ragazzo pare emularlo, tanto da giurare a sua moglie, con la quale è in crisi, che un giorno le farà vedere chi è, e soprattutto le dimostrerà quanto egli valga, alla pari di suo padre.
Clare vive con sua moglie Dorothy [Betty Alberg], pazza da tempo, e che ha sposato solo per soldi, e Bill [John Arnatt], che da sempre ama la donna, e che difende dalle violenze verbali del marito, che se la spassa con Marcia [Judy Matheson], sua amante e modella.
Quando Clare vede, per la prima volta, Millie, è stregato subito dalla sua bellezza e dal suo viso angelico, ma, in particolar modo, come rivelerà poi, dalla “sacralità” che gli evoca il suo volto, e dalla bellezza della sua luce interiore.
Clare non si limita a fare ritratti e sculture, ma compie una serie di delitti proprio nel momento in cui lavora alle sue opere che al loro interno contengono i corpi delle vittime, fuse col bronzo.
Hoocker, qui alla sua prima e unica regia, scrive il film con Tom Perkinson, con il quale ha costruito una sceneggiatura per niente scontata, come potrebbe far pensare la prima parte, e la forza del film sta proprio nella volontà di illudere lo spettatore e depistarlo, facendogli supporre che i delitti prima siano opera di un personaggio, poi di un altro.
La fabbrica dell’orrore è un film riuscito, con omicidi ben costruiti e realistici. Il sangue, poi, non manca. La camera, all’inizio del film, gira molto lentamente tra il camino e il tavolo da lavoro di Clare, all’interno di una grotta, e poi ci porta verso una scultura, all’interno della quale vi è una donna, Chi-San [Me Me Loy], che, come Millie, ha stregato con la sua bellezza lo scultore, che infatti vuole conservarla in eterno.
Ancora una volta Mosaico Media rispolvera un film che rischiava di cadere nel dimenticatoio. Peccato che per tutta la durata del film si sia costretti a sentire un audio davvero pessimo.
Gilda Signoretti
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LA FABBRICA DELL’ORRORE
Voto film
Voto DVD
Regia: Ted Hoocker
Con: Mike Raven, Mary Maude, James Bolam, Ronald Lacey, Betty Alberg, John Arnatt, Judy Matheson
Durata: 85’
Audio: Italiano Dual-Mono
Formato: 4:3
Distribuzione: Mosaico Media [www.mosaicomedia.it]
Extra: /