Il periodo è zombificamente molto prolifico.
Di più: cinematograficamente parlando, lo zombi è ormai divenuto l’icona filmica horror del nuovo millennio e, dopo aver raggiunto apici di gradimento prima impensabili, riletto nella nuova chiave di star della risata, sta rientrando in corsia a scorrimento moderato.
C’è ancora spazio per qualche sprazzo creativo, ma il più [in sala] è già stato detto spesso in modo più che soddisfacente, e proprio un blockbuster colossale come World War Z potrebbe aiutare a mettere in pausa [più o meno momentanea] il mondo dei morti che camminano.
Aria diversa, sempre speziata dal tipico tanfo della putrefazione, tira in libreria, dove segnaliamo le uscite di due tomi adatti agli appassionati della zombie culture, della zomedy e, più in generale, dell’horror più ridanciano.
Il primo volume che presentiamo in questo pezzo-tandem è pubblicato da Bao Publishing: 111 pagine dedicate ad un palestrato ibrido uomo-zombi, Zombo, personaggio sui generis creato come arma di difesa, ma del tutto instabile, altalenante tra i suoi modi gentili e la vorace fame di carne umana, ideato dal britannico Al Ewing, per i disegni di Henry Flint.
Zombo: Posso mangiarti, per favore? raccoglie quattro storie, di durata variabile e tutte collegate, per fotografare nascita, sviluppo e salace ironia nera di un personaggio che taglia trasversalmente il fumetto di Genere [sci-fi e horror], con l’inserto di astronavi, viaggi interplanetari e forme di vita aliene alternati a scene cannibaliche e voluttuosamente gore; quello da supereroi [Zombo dovrebbe difendere la razza umana e il famigerato “Governo”, ma essendo ghiotto di carne umana continua a domandare ai suoi protetti il permesso di poterli divorare]; ma soprattutto una sana satira sociale, acuta e intelligente, che attraversa vari strati, andando dalla politica, al mondo dei reality, all’ossessione per il video e all’azzeramento del senso della privacy.
Il volume, con tutte pagine a colori, esalta l’estetica pop del suo eroe verde e putrefatto e racchiude anche un dialogo botta e risposta tra i due autori e delle tavole d’appendice.
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Altro tipo di morto vivente, più veracemente malvagio, diretto impiegato del Demonio, è Heavy Bone, cadavere ritornato in vita, con tanto di squarcio sul torace, ricordo della visita autoptica, inviato sulla Terra con la missione di inviare agli inferi, di tanto in tanto, qualche anima rockeggiante.
Universitalia, per la collana Horror Project di Daniele Francardi, riporta negli store il primo numero della breve serie che vede per protagonista l’ossuto e diabolico personaggio, killer di rockstars, creato a inizio 2000 da Enzo Rizzi.
Anche in questo caso l’ironia nera fa da padrona, supportata da poderose strizzate d’occhio alla scena cult-rock, da cui il personaggio trae linfa vitale e il motivo stesso della sua esistenza.
Il volume, di 36 di formato A4, presenta uno stile di sceneggiatura asciutta e diretta, supportata da disegni in bianco e nero altrettanto incisivi, se pur volutamente parodici.
Proprio per festeggiare la ristampa dello storico primo numero di Heavy Bone, Alessandro Vitti, disegnatore degli staff Marvel e Bonelli] ha realizzato per l’occasione la copertina d’autore che trovate pubblicata qui accanto.
Luca Ruocco
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ZOMBO: POSSO MANGIARTI, PER FAVORE?
Autore: Al Ewing, Hernry Flint
Editore: Bao Publishing [www.baopublishing.it]
Pagine: 111
Illustrazioni/Foto: Sì
Costo: 13,00 euro
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HEAVY BONE
Autore: Enzo Rizzi
Editore: Universitalia – Horror Project [www.unipass.it]
Pagine: 36
Illustrazioni/Foto: Sì
Costo: 6,00 euro