Adattamento cinematografico di The Lone Ranger, personaggio radiofonico, fumettistico, cinematografico ma, soprattutto, televisivo, protagonista della popolare serie andata in onda negli Stati Uniti dal 1949 al 1957 [arrivata in Italia con il titolo di Il cavaliere solitario], l’omonimo film di Gore Verbinski, distribuito da Disney, reinventa in maniera fresca e creativa la storia ambientata nel vecchio west.
L’ingresso nel cast, nel ruolo del nativo americano Tonto, di Johnny Depp, decentra poderosamente l’asse attanziale di protagonista e spalla, a favore della seconda.
“Mai togliere la maschera”, questo il motto sentenziato da un anziano Tonto, all’interno di una sorta di baraccone-museo del selvaggio west, ad un ragazzino che lo osserva più preoccupato per la sua salute mentale, che sorpreso di trovare un vero indiano all’interno di un tableau vivant.
Un monito che, oltre a rappresentare una chiara chiave di lettura al ruolo dell’indiano e del suo futuro “socio” bianco, Lone Ranger, è un forte rimando alla stessa carriera attoriale di Depp, che nell’utilizzare maschere, iconicizzando personaggi, ha sempre mostrato grande abilità: da Edward Mani di Forbice al Cappellaio Matto, a Jack Sparrow di Pirati dei Caraibi, che con The Lone Ranger condivide regista e produzione.
John Reid [Armie Hammer] cade in un’imboscata assieme a suo fratello e ad un’intera squadra di Texas Ranger. Ritrovato nel deserto da un indiano [Johnny Depp] davvero sui generis, con un marcato umorismo salace e un corvo impagliato usato come copricapo, con cui l’uomo intrattiene conversazioni e che continua a nutrire come se fosse ancora vivo, Reid asseconda i consigli strampalati del suo salvatore, indossando la maschera che lo trasformerà nel Ranger che dovrà sventare il più grande e pericoloso intrigo della storia del West.
Verbinski e i suoi sceneggiatori [Justin Haythe, Ted Elliott, Terry Rossio] costruiscono una storia che ha il sapore e l’imponenza di un viaggio epico, pur se affrontato con una grande piega ironico-grottesca, che ne determina la più agevole fruibilità, nonostante la durata dilungata.
Il gruppo creativo si dimostra abile nel piegare credenze reali del popolo nativo americano [il cavallo bianco visto come spirito errante, il Windigo…] in modo da trasformarli in elementi di una storia sopra le righe e volutamente irreale, sempre sospesa tra il vero e l’immaginato.
A questo si aggiunge un divertito ghigno da b-movie, che si legge di tanto in tanto nei personaggi, principali e secondari, e trova l’apice nella direttrice della Casa del Piacere, interpretata da Helena Bonham Carter.
The Lone Ranger riutilizza molti dei topoi classici del vecchio West [con tanto di lungo e strutturato duello sul tetto del convoglio in corsa], ma li tradisce creativamente due volte: rivoltando il tutto [quasi sempre] dal punto di vista di Tonto, ed evidenziandone gli spunti meno seriosi.
Luca Ruocco
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THE LONE RANGER
Regia: Gore Verbinski
Con: Johnny Depp, Armie Hammer, Helena Bonham Carter, Tom Wilkinson
Uscita in sala in Italia: mercoledì 3 luglio 2013
Sceneggiatura: Justin Haythe, Ted Elliott, Terry Rossio
Produzione: Jerry Bruckheimer, Gore Verbinski
Distribuzione: The Walt Disney Company Italia
Anno: 2013
Durata: 149’