Kaiju, letteralmente “strana bestia”, ma universalmente tradotto come “mostro”. Il mostro tipico della fantascienza giapponese forte dell’indice di gradimento del pubblico si fa Genere cinematografico.
Il cinema fantastico giapponese, fatto di creature enormi, scherzi della natura e del tempo, o mutazioni derivate dall’inquinamento radioattivo, di cui l’esempio più famoso è e rimarrà sempre il Godzilla [Gojira] di Ishiro Honda.
Il 2013 vede la rielaborazione del Kaiju in chiave moderna, autoriale, contaminata dalla visione di chi sa di saper tenere ben in mano le redini di un blockbuster occidentale.
In Pacific Rim, progetto che vede il ritorno alla regia di Guillermo Del Toro, Kaiju è il nome con cui è stata battezzata una razza di creature gigantesche, risalite in supercifie da una sorta di falla situata sul fondo dell’Oceano Pacifico.
Alieni che, invece di planare dall’alto, risalgono dal basso da un portale dimensionale attraverso cui mostri lovecraftiani, di volta in volta simili ad una qualche specie acquatica [rospi, rettili, granchi], arrivano sulla Terra con un’unica finalità: distruggere.
Per difendere quel che resta dell’umanità, dopo i primi inaspettati e terribili attacchi, le potenze mondiali, unite sotto un intento comune, danno vita a mostri tecnologici di uguale grandezza: gli Jaeger, robot colossali guidati attraverso una sorta di connessione neurale tra la macchina e i due piloti situati all’interno.
L’incipit didattico/action di Pacific Rim fotografa un momento cardine della storia della guerra ai Kaiju: i mostri emersi dalle profondità degli abissi iniziano a dimostrarsi senzienti e non semplicemente guidati da istinti animali. Comprendono la strategia umana, e iniziano a prevederne le mosse di difesa. Gli Jaeger si dimostrano insufficienti a bloccare la loro furia. Ne fanno le spese due piloti: i fratelli Becket, Yancy [Diego Klattenhoff] e Raleigh [Charlie Hunnam], che, credendo di avere la situazione sotto controllo, cadono nella trappola di una creatura.
Con un salto temporale di cinque anni, Del Toro riprende le ultime mosse di un’umanità ormai decimata, che tenta ogni carta in suo possesso per non capitolare definitivamente sotto gli artigli dei mostri anfibi. Perduto ogni interesse per i grandi robot, i Capi di Stato dirigono i loro finanziamenti verso la costruzione di un muro di contenimento nella speranza che una barriera possa servire a fermare i Kaiju.
Ma c’è chi non vuol smettere di combattere. Il carismatico generale Pentecost [Idris Elba] ha trasformato il suo esercito in una resistenza, per tentare il tutto per tutto.
Inutile girarci attorno: il film di Del Toro è, ad oggi, uno dei migliori titoli fantastici dell’anno, ed è un titolo irrinunciabile per chi, come chi scrive, coltiva una passione smodata per i “film coi mostri”.
Del Toro è un autore intelligente e sa lavorare al Genere, dosando i suoi ingredienti in maniera sapiente: sa che in un film di mostri questi ultimi devono fare bella mostra di sé, e non si fa pregare…
I Kaiju vengono serviti agli occhi degli spettatori in ogni salsa: diverse specie, diversi livelli evolutivi, vivi, morti, in combattimento, a tranci.
La realizzazione grafica delle creature, ad opera delle forze creative di Industrial Light & Magic, Legacy Effects, Mr. X, Ghost VFX, Hybride Technologies, Rodeo FX, Spectral Motion, così come quella dei robot, è quanto di meglio si possa desiderare in un film fantastico di questo taglio.
Ma Del Toro sa anche che una serie di combattimenti tra creature titaniche [vedi Transformers] non sarebbe bastato a tutti, e di certo non avrebbe fatto di Pacific Rim un cult.
Per questo, insieme a Travis Beacham, confeziona una storia ti taglio fantastico in cui trovano spazio inserti di valore morale ed etico, lo sbocciare di una storia d’amore, il cammino di redenzione dell’eroe, tipico del cinema made in USA.
E il tutto funziona a meraviglia; anche la parte sci-fi [l’unica con qualche pecca sul finale] che, oltre a spiegare la possibilità del varco dimensionale, regala qualche collegamento tra i Kaiju e i dinosauri.
Molto buone anche le scelte fatte su location e fotografia/condizioni climatiche: molto suggestive le scene di combattimento in acqua in notturna, sotto la pioggia battente.
Il film, ciliegina sulla torta, è dedicato a due numi tutelari del cinema dei mostri, Ray Harryhausen e, appunto, Ishiro Honda.
Luca Ruocco
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PACIFIC RIM
Regia: Guillermo Del Toro
Con: Charlie Hunnam, Idris Elba, Rinko Kikuchi, Charlie Day
Uscita in sala in Italia: giovedì 11 luglio 2013
Sceneggiatura: Travis Beacham, Guillermo Del Toro
Produzione: Warner Bros. Pictures, Legendary Pictures
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Anno: 2013
Durata: 113’