Lollo Mascalucia [Lando Buzzanca] è ossessionato dal suo desiderio di diventare padre.
Unico erede dell’industria paterna e sposato da anni con l’avvenente compagna [Rossana Podestà], l’uomo, siciliano doc, non riesce a sopportare il fatto che la sua vita coniugale non abbia ancora dato frutti e che la sua genia sia ancora senza un erede.
Senza troppa sensibilità l’uomo accusa sua moglie della cosa, convincendola di essere infertile e portandola ad un tale stato di colpevolezza e sottomissione, da cercare di trovare una qualsiasi soluzione alla cosa e, visto che la “chiusa” società siciliana del periodo vedeva le visite ginecologiche come una perdita della propria più intima pudicizia, analizza come possibili tutte le soluzioni più alternative.
Per quanto la donna, supportata dalla madre, si sforzi di rendere possibile il desiderio del marito, però, i tentativi dimostreranno tutti inutili, fino a quando, in un convento di suore, Lollo e sua moglie si troveranno di fronte ad una giovane ragazza madre [Gloria Guida], che i due vogliono accogliere nella propria casa per poi convincerla a dare alla luce il loro erede, in cambio di un bel gruzzolo.
Come nel più classico moto da commedia sexy all’italiana, equivoci e malintesi sono dietro l’angolo e, proprio quando il tutto sembra prendere una piega quasi drammatica, il senso del morboso e del pruriginoso si fa protagonista della virata tragi-comica, preludio di un finale tanto schietto quanto duro.
Il gatto mammone di Nando Cicero sarebbe potuto essere una regia dello stesso interprete principale, Buzzanca, che [come racconta nelle interviste raccolte negli extra] si lasciò trasportare dalla sua pigrizia, facendo subentrare alla regia proprio un giovane Cicero, rimanendo, comunque, attore protagonista, a interpretare, ancora una vola nella sua carriera, l’uomo affascinante e dotato di sex appeal, molto ben voluto dal genere femminile.
Arricchisce, però, sia il personaggio che la stessa commedia, un senso di risata molto amara che rende Il gatto mammone un film dal doppio risvolto, ricamando sul dualismo uomo-donna di una società all’apparenza patriarcale.
Mentre a Buzzanca e alla Podestà sono affidati gli sviluppi dei canali del grottesco e del drammatico, alla giovane Gloria Guida sono relegate le redini del lato sexy della commedia. La bionda reginetta del Genere, sempre [s]vestita in vestaglie e vestitini poco coprenti, riesce a sostituire nella mente del maschio siculo l’ossessione per la paternità, per diventare erotico alibi del suo tradimento.
Il gioco delle parti porterà ad un inevitabile [e prevedibile, tanto che la stessa edizione DVD lo svela nella stessa sinossi sulla quarta di copertina] cambio della guardia.
Nell’edizione DVD di CG Home Video, tre inserti extra: “I gatti mammoni”, video che raccoglie le testimonianze, a dire il vero non tutte positive, di Buzzanca e di Tiberio Murgia [caratterista sardo che nella sua vita artistica ha interpretato unicamente personaggi siciliani e che nel film ne interpreta uno dai molteplici figli]; “Buzzanca Story Cap I”, i primi passi di una intervista carriera all’attore protagonista; e una gallery sulla Guida.
Luca Ruocco
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IL GATTO MAMMONE
Voto film
Voto DVD
Regia: Nando Cicero
Con: Lando Buzzanca, Rossana Podestà, Gloria Guida
Formato: 1:1.78 – 16/9
Audio: Italiano Mono
Distribuzione: CG Home Video [www.cghv.it]
Extra: Lando Buzzanca & Tiberio Murgia “I gatti mammoni”; Buzzanca Story – CAP I; Galleria fotografica: omaggio a Gloria Guida