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LA GONDOLA DEL DIAVOLO di Carlo Campogalliani

CopertinaTra i classici indimenticabili del nostro cinema riproposti da CG Home Video troviamo anche alcuni titoli cinematografici firmati da Carlo Campogalliani, attore e regista prolifico che, cominciata la sua carriera cinematografica al tempo del cinema muto anche in veste di regista [La nave dei morti, 1921, La casa della paura, 1921], si è felicemente adattato all’ondata burrascosa portata dal cinema sonoro sfornando titoli che tutt’ora sono degni di considerazione, come il suo primo film sonoro Cortile, 1931,  Il bravo di Venezia [anche questo distribuito home video da CG Home Video], 1941, che vedeva come protagonista principale Rossano Brazzi, o La mano morta, 1949, o la commedia sentimentale Bellezze in bicicletta, 1951, costituito da un cast d’eccezione che vedeva la presenza di Peppino De Filippo, Aroldo Tieri, Renato Rascel.

Campogalliani non si è ancorato ad un unico genere, ma anzi ne ha sperimentati diversi, anche se prevalentemente si è dedicato all’avventura, alla commedia e al peplum.

É appena giunto in DVD, sempre tramite GC Home Video, La gondola del diavolo, che possiamo definire un dramma gotico d’atmosfera [come pure La mano morta, 1949], diretto in un anno difficile per l’Italia e per il mondo, il 1946, l’anno del dopoguerra e della ricostruzione.

La gondola del diavolo immagineProdotto da una delle più importanti case di produzione italiane, la Scalera Film, [che limitò le proprie produzioni cinematografiche durante il biennio in cui si era insediata al Nord la Repubblica di Salò, per poi chiudere definitivamente nel 1952, non prima di aver prodotto l’Otello di Orson Welles], e girato negli stabilimenti di Scalera Film a Venezia, La gondola del diavolo fu scritto dallo stesso Campogalliani con l’attore e regista Marcello Pagliero, che si ispirarono ad un’antica leggenda veneziana di origini medievali che aveva come soggetto non una gondola qualsiasi, ma la “gondola del diavolo”.

Marco [Erminio Spalla] è un gondoliere veneziano che vedovo da alcuni anni, per mantenere la sua famiglia, composta dalla figlia Marina [Loredana Padoan], ormai una ragazza, e il suo unico figlio maschio, ancora bambino, è costretto a vendere la sua gondola, dopo varie trattative, a Crisostomo, un cliente non certo facile.

gondola_del_diavolo_loredana_carlo_campogalliani_002_jpg_wnkyMarco è in mano ad uno strozzino, ma finalmente riuscirà a sbarazzarsi dell’uomo e a non patire più la fame nel momento in cui un suo amico lo propone all’ambasciatore di Francia, che, trattenendosi un mese a Venezia, cerca un gondoliere da pagare profumatamente. Tutto sembra andare per il meglio, sennonché, da un momento all’altro, Venezia viene colpita da una serie di omicidi compiuti di notte sempre a ridosso del canale. L’anomalia sta nel fatto che, a omicidio compiuto, il canale è attraversato da una gondola guidata da un uomo incappucciato, motivo per il quale tutti l’hanno battezzata la gondola del diavolo. La magistratura suprema della Repubblica Veneziana, per volontà del doge, fa arrestare e perseguitare alcuni sospettati, ma gli omicidi continuano e i prigionieri sono perciò liberati. Nel frattempo Marina, che per aiutare il padre vende alcuni ricami, ha stretto formalmente amicizia con la cortigiana Imperia [Flora Mannino], legata a Messer Ricunis [Carlo Lombardi], relazione forzata, in quanto la donna non lo ama, ma anzi lo teme. Messer Ricunis è un uomo molto furbo, arricchitosi illecitamente, lui che è di origini umili. Nel frattempo Paolo Venier [Alfredo Varelli], un nobile che appartiene ad una organizzazione sovversiva che sta organizzando una rivolta contro il patriziato veneziano, si innamora di Marina, la quale comincia a sospettare che proprio suo padre, assente da casa di notte, sia il gondoliere assassino.

Immagine 3La gondola del diavolo è un film in costume molto accattivante. Pur non essendoci nessun ricorso alla violenza, a parte la scena che vede un condannato, poi graziato, legato al tavolo della tortura, il rimando al genere horror è spesso presente, ma trattato sempre in maniera velata. Gli assassinii non si vedono mai, preceduti quasi sempre da un primo piano del pugnale e da un forte urlo. Completa è la caratterizzazione dei personaggi, tra tutti Messer Ricunis, megalomane e presuntuoso a tal punto da affermare ad Imperia, che lo taccia di egoismo: “Ho molta amicizia per me stesso. Guai a chi tocca questo vulcano”.

Come un degno film d’ambientazione storica, La gondola del diavolo è anche esteticamente appariscente per via dei costumi e delle scenografie firmate dagli storici sceneggiatori Ottavio Scotti [Orient Express di Carlo Lodovico Bragaglia, 1954, Romanzo di un giovane povero, 1942, di Guido Brignone]e Luigi Scaccianoce [Uccellacci e uccellini, 1966, di Pier Paolo Pasolini, Satyricon, 1969, di Federico Fellini]. Particolare è la trovata iniziale, con cui si apre il film, con il primo piano di un grande libro, che sul frontespizio ne riporta il titolo,  La gondola del diavolo, appunto, sfogliato da una mano guantata.

Tra gli extra, la sezione testuale Il periodo bellico di Scalera Film, sulla storia della storica casa di produzione.

“É mezzanotte. Il tempo è sereno. Dormite tranquilli”.

Gilda Signoretti

LA GONDOLA DEL DIAVOLO

Voto film

3 Teschi

Voto DVD

3disc copy

Regia: Carlo Campogalliani

Con: Erminio Spalla, Carlo Lombardi, Loredana Padoan, Alfredo Varelli, Flora Mannino

Durata: 84′

Audio: Italiano Dolby Digital 2.0

Formato: 4:3  1.33:1

Distribuzione: CG Home Video [www.cghv.it]

Extra: Il periodo bellico di Scalera Film

InGenere Cinema

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